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LE MIGLIORI SELEZIONI DEL GASTRONAUTA DAVIDE PAOLINI DI SCENA, DAL 18 AL 20 MARZO ALLA STAZIONE LEOPOLDA DI FIRENZE … ARRIVA TASTE, ORIGINALE PERCORSO ENOGASTRONOMICO TRA LE ECCELLENZE ITALIANE

Italia
Davide Paolini

Un appuntamento destinato a lasciare il segno, vuoi per l’interesse che l’enogastronomia di qualità suscita da sempre, vuoi perché a “condurre i giochi” c’è un personaggio di calibro come il “Gastronauta” Davide Paolini. Dal 18 al 20 marzo, alla Stazione Leopolda di Firenze, va in scena la prima edizione di “Taste” (www.tastefirenze.it; Taste, in viaggio con le diversità del gusto, infoline: 055/212622 - 055/212551; orario di apertura: ore 10 alle ore 23; biglietto di ingresso: 5 euro): un originale percorso “gastronautico” dedicato alla scoperta della diversità culturale e biologica dei cibi.
Nato da un’idea di Davide Paolini, scrittore, giornalista - collabora con l’autorevole “Il Sole 24 Ore” e conduttore radiofonico e autore di diverse pubblicazioni, l’appuntamento fiorentino rappresenta un evento unico che mette insieme e vuol presentare al grande pubblico le più qualificate realtà della cultura enogastronomica.
Oltre 150 gli espositori presenti alla Stazione Leopolda per dare vita a una fiera dell’eccellenza, un libero assaggiare, ma anche un evento per sollecitare un dibattito cultural-gastronomico e fotografare le evoluzioni contemporanee del gusto in un contesto che amalgama cibi, vini e idee, tendenze e scuole di pensiero, ma anche attrezzature e tecniche professionali, food & kitchen design.

Focus - Come si sviluppa l’originale evento “Taste”
Una fiera, un libero percorso di assaggi, un luogo di puro dibattito cultural-gastronomico: Taste è tutto questo ma anche qualcosa di più e di differente.Un osservatorio delle evoluzioni contemporanee del gusto in grado di riconoscere cosa sta mutando nella società globale.150 espositori. Selezionate come aziende-modello in materia di gastronautica, partecipano produzioni di eccellenza provenienti da tutta la penisola e relative all’intero comparto merceologico - dal formaggio stagionato di latte di bufala al cioccolato preparato col miglior cacao del mondo, dalla trippa di coda di rospo alla confettura al balsamico - con un occhio di riguardo per quelle più specialistiche. Tra i 100 partecipanti, Amedei, Antica Dolceria Bonajuto, Castello di Monsanto, Castello di Querceto, Cedroni, Confetteria Barbero, Consorzio Chianti Classico, De Gust, Guido Gobino, Irinox, Krumiri, La Campofilone, La Dispensa di Amerigo, La Motticella, Pastificio Benedetto Cavalieri, Per Boschi e Contrade, Rustichella d’Abruzzo, Smartech.
Il pubblico - Punto di incontro per operatori internazionali di settore, Taste si rivolge all’universo della distribuzione, dell'hospitality e della convivialità - ristoranti, enoteche, hotel, banqueting - ma anche al vasto pubblico dei cultori del mangiarberebene, sempre alla ricerca dell’autenticità e della qualità dei sapori
Il percorso - In una cornice di forte impatto scenografico, Taste disegna un viaggio alla scoperta di vecchi e nuovi giacimenti gastronomici e di benessere, articolato in quattro stazioni:
- Taste Tour: un’area riservata all’esposizione e alla degustazione dei prodotti delle aziende, tra assaggi e informazioni dirette sulle caratteristiche delle singole specialità;
- Taste Tools: un’area dedicata agli oggetti e alle attrezzature legati al mondo della cucina e del sapere alimentare, tra food & kitchen design;
- Taste shop: un’area-shop dove è possibile acquistare tutto quello che è stato visto e assaggiato nel percorso;
- Taste ring: nello Spazio Alcatraz, un’area dedicata al Viaggio nelle Diversità. Un ring per intriganti e audaci abbinamenti di cibi, e tra cibi e bevande, ideati da Davide Paolini e Pietro Camussone per gourmet curiosi. Con temi come: “Scambio di Coppie”, “I Trasgressivi”, “Cuori Ribelli” e “Gli Infedeli”.

Taste - Gli eventi del gusto
A Taste, oltre al programma di provocazioni e di battaglie proposte dai taste ring, ecco gli altri eventi che si svolgeranno nella tre giorni:
- “Viaggio nelle Diversità”. Un'area dedicata a intriganti e audaci abbinamenti di cibi, e tra cibi e bevande, ideati da Davide Paolini e Piero Camussone di Visconti Eventi per gourmet curiosi. Con temi come: “Scambio di Coppie”, “I Trasgressivi”, “Cuori Ribelli” e “Gli Infedeli”.
- Gara di gelato estemporaneo (18 marzo - ore 16). Organizzata dal professor Davide Cassi dell’Università di Parma, vedrà protagonisti le coppie di “atleti”, reduci dal primo campionato mondiale di questa specialità. Si confronteranno in un’appassionante gara di velocità a base di azoto liquido, fantastico fluido trasparente, che bolle gorgogliando a 196 gradi sotto zero e sta rivoluzionando da qualche anno il mondo della cucina e della pasticceria. Il record da battere è di 13 secondi e 27 centesimi per fare un chilo di gelato
- Le degustazione del mitico sigaro “Toscano”. Nei tre giorni di Taste, la Manifattura Tabacchi di Lucca e il club Amici del Toscano propongono una esclusiva degustazione: i prodotti Toscano, dal classico fatto a mano fino alle novità aromatiche, protagonisti di abbinamenti d’eccellenza, con grappe, distillati, vini da meditazione (tra i quali quelli di cantine Giacomo Montresor), cioccolato e caffé.
- L’arte contemporanea. Castello di Ama per l’arte contemporanea - progetto di Lorenza e Marco Pallanti volto alla valorizzazione e al dialogo col territorio attraverso l’arte contemporanea - in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano presentano a Taste un’installazione dell’artista sudafricano Kendell Geers. Alla Stazione Leopolda va in mostra “House of spirits”, un’imponente opera di 4,20 metri di diametro, realizzata in filo spinato e acciaio, che si ispira ai poliedri leonardiani e si pone come un omaggio alla cultura rinascimentale.
- Food Sound System di donpasta.selecter (19 marzo, ore 19). Una raffinata performance di musica e sapori, la “jam-session” di un dj che ha mixato cucina e musica in una fusion di odori, suoni e sapori tra Salento, Provenza e Maghreb. A Taste, donpasta selecter presenta il progetto multi-mediale tratto dal suo libro “Food Sounf System. Riflessioni di un gastrofilosofo musicale”: 30 ricette in cui si combinano la passione per i fornelli, elucubrazioni musicali e riflessioni culturali, tra Coltrane e la parmigiana, i Clash e il polpo in pignata, Bob Marley e il Caffè Quarta. Sul palco donpasta.selecter è accompagnato dai musicisti dell’ensemble napoletano de La Mescla, che interpretano i brani “abbinati” alle ricette, e da video che mostrano gli ingredienti e la preparazione dei piatti.

Taste, in viaggio con le diversità del gusto
Nell’evento “taste” alcune le aziende-modello in materia di “gastronautica made in Italy”:
Amedei - Il piacere della degustazione del cioccolato attraverso l’esaltazione delle qualità del cacao. Equador, Grenada, Jamaica, Madagascar, Trinidad, Venezuela: qui risiedono le migliori piantagioni da cui Amedei seleziona le varietà più rare. Come il Chuao, considerato il miglior cacao del mondo e finora appannaggio esclusivo dei grandi cioccolatieri francesi. Nato a mezz’ora da Caracas, conserva un immediato sapore di frutti rossi e una sontuosa rotondità aromatica. È la prima volta che questo “blend naturale” viene lavorato in purezza. Per un cioccolato che dopo un affinamento di 20 giorni addirittura migliora.
Antica Dolceria Bonajuto - Era il 1880 quando Francesco Bonajuto, seguendo le orme paterne, apriva una piccola bottega dolciaria immersa nello straordinario barocco di Modica. Oggi la Dolceria Bonajuto si trova ancora dove lui l'aveva fondata, per offrire prelibatezze di una tradizione secolare di origine araba e spagnola. Dalla prima derivano l'aranciata e la cedrata, realizzate con scorze d'arancia e di cedro purificate in acqua corrente per eliminare l'alcool e poi cotte con miele. Alla seconda e al costume siciliano rimandano invece nucatoli e 'mpanatigghi - dallo spagnolo “empanadas-empadillas” - che si distinguono per l'accostamento alquanto inusuale di carne e cioccolato. Tra le altre proposte: cioccolato alla vaniglia e alla cannella, torrone bianco abbrustolito.
Azienda Agricola Palari - Nasce da un piccolo vigneto in contrada Palari, non lontano dallo stretto di Messina, una delle Doc più antiche della Sicilia che la tenacia di Salvatore Geraci, architetto e intenditore, ha salvato dall’estinzione. È Faro Doc, vino elegante e iper-blasonato che beneficia di un microclima davvero unico e da cui una rigida selezione non consente di ottenere oltre 1 kg di uva per pianta. Dalla splendida Villa Geraci del ‘700 siciliano, l’azienda controlla uve autoctone dai nomi evocativi come Nerello, Nocera, Cappuccio Tignolino, Core'e Palumba. Tutte uve che entrano nel disciplinare per la produzione del Faro Doc. L’altra etichetta è il Rosso del Soprano.
Azienda agricola De Nigris - Alchimia dei formaggi e scelta di nuovi percorsi nella caseificazione conducono a fragranze e sapori del tutto inediti. L’azienda vanta la produzione, prima in Italia, di formaggi a pasta dura di solo latte di bufala, stagionati negli antichi granai sotterranei che da secoli appartengono alla famiglia. Punte di diamante della produzione: la bufagella, il bubalus, le gocce di bufala, il burrino e soprattutto il moro, pregiata qualità che a una coagulazione a basse temperature con caglio di capretto associa una stagionatura di quattro mesi e un trattamento delle forme con olio d’oliva e carbone vegetale.
Cedroni - La sua Madonnina del Pescatore a Marzocca di Senigallia, in provincia di Ancona, è ormai uno dei ristoranti più apprezzati del panorama gastronomico italiano. Professionista dall'impronta creativa con una grande attenzione concentrata sul pesce - è famoso per avere inventato il susci, versione nazionale e colta del piatto giapponese - lo chef Moreno Cedroni presenta una produzione che rispecchia questo spirito e disegna abbinamenti talora insospettabili. Davvero imperdibili: il fegato e la trippa di coda di rospo, la salsa di lamponi e zenzero, la confettura di fragole e timo al limone.
De Gust - “Dissodare i giacimenti golosi” è il motto di questa azienda nata a Rio Pusteria, piccola località dell’Alto Adige, che si propone l'affinamento artigianale dei formaggi e la cura delle piccole produzioni casearie di nicchia. Il punto di partenza è costituito da materie prime sceltissime (formaggi a latte crudo, distillati, vinacce e lieviti) che cifrano ed esaltano il carattere di un territorio. Con l’idea che dietro ogni formaggio c'è un pascolo d'un diverso verde, sotto un diverso cielo.
Guido Gobino - Tourinot Maximo è la riedizione dell'antico Giandujotto nato a Torino nel 1860 dall'ingegno di piccoli cioccolatieri che, per ovviare alla scarsità di cacao imposta del blocco durante le guerre di Indipendenza, utilizzarono una miscela di cacao, nocciole e zucchero. Per produrre un Giandujotto superiore oggi l’azienda torinese impiega soltanto materie di prima scelta. Le migliori nocciole di qualità Tonda Gentile delle Langhe vengono selezionate e tostate con cura, le specie più pregiate di cacao sapientemente miscelate, e dal latte intero e dal purissimo burro di cacao si ottiene il giusto connubio di gusto e aroma. Tra le altre specialità: Crema Gianduja, Cremini, Aromatizzati alla menta, Amarissimi, Cialde da Degustazione.
La Campofilone - La prima azienda di Campofilone, borgo medioevale marchigiano, è anche la prima impresa italiana di pasta secca all’uovo ad avere ottenuto certificazioni prestigiose come Qualità Prodotto e Tracciabilità e Rintracciabilità di Filiera. Specialità di punta è l’originario maccheroncino di Campofilone, finissimo spaghetto all’uovo in grado di cuocersi nel condimento, con una resa assolutamente elevata (250 grammi rappresentano una dose abbondante per quattro persone) e una grande capacità di assorbimento. Una pasta unica al mondo, la cui complessa preparazione è stata tramandata nei secoli dalle signore di Campofilone e riservata ai giorni di festa.
La Dispensa di Amerigo - Da Savigno, centro emiliano del Tartufo, una gamma di preparazioni ottenute in modo naturale ed in base alla stagionalità. Non soltanto delikatessen al tubero bianco dei colli bolognesi, come la fonduta di Parmigiano Reggiano con Tartufo, ma anche una raffinatissima proposta di creme e ragù, aceti e liquori. Eccezionale riuscita per uno Zabajone tradizionale, al caffè oppure al rosolio di rose; per un classico Nocino, commercializzato dopo tre anni d'invecchiamento, e per un Liquore di Limone prodotto, a differenza del Limoncello, con tutto il frutto e non solo con la buccia.
La Motticella - La Motticella, o Motta della Regina, designa un insediamento riportato sulle mappe già prima dell'anno Mille. Feudo vicino a Lucera, in Puglia, oggi è una vivace azienda che si avvale esclusivamente di tecniche a basso impatto ambientale per la coltivazione biologica di pomodori, barbabietole, grano duro, vite e olivo. Punti fermi: il recupero dei ceppi autoctoni e la raccolta manuale dei frutti. Tra le varietà di passate, pelati e condimenti per la pasta spiccano i Pomodorini "prunilli" in passata di pomodoro. I "prunilli" sono i pomodorini rotondi di Lucera, coltivati in aridocultura (con la sola acqua delle precipitazioni naturali): un processo che riduce il raccolto fino al 70%, ma regala un aroma di inedita intensità. Appena raccolti, i "prunilli" vengono pelati a mano e aggiunti alla passata tradizionale.
Pastificio Cavalieri - "Pasta di prima qualità firmata per nome e cognome": è il motto dell’azienda fondata da Benedetto Cavalieri nel 1918 per offrire pasta di qualità prodotta con il grano duro "fino Selezionato" delle assolate colline pugliesi. Da Maglie, in provincia di Lecce, la tradizione di famiglia perpetua un metodo di lavorazione che definisce "Delicato" per la prolungata impastatura, per la lenta gramolatura pressatura e trafilatura, e per l'essiccazione a bassa temperatura di sceltissime miscele di semole di grano duro.
Per boschi e contrade - Discendente del naturalista Etienne de la Ville sur Illon Conte de la Cepede, Paola si appassiona presto alla ricerca di antiche varietà autoctone di fagioli, nell'incontaminato paesaggio del parco Appennino Lucano. Dalla tradizione culturale di Sarconi, in Basilicata, e dall'unicità del suo fagiolo - oggi protetto con marchio I.G.P. della Comunità Europea - nasce Fasoldò. Si tratta di una crema dolce di fagioli coltivati come un tempo: i baccelli vengono raccolti, battuti e sgranati a mano ed esposti al sole dell'aia per una completa essiccazione. Tra le prelibate specialità biologiche dell’azienda: chutney, confetture dell’orto e il delizioso miele lucano.
Rustichella d’Abruzzo - Una decennale esperienza insegna quanto conti il grano nella realizzazione di una pasta di qualità. Rustichella d'Abruzzo sceglie con attenzione semole di grano duro abruzzese provenienti da coltivazioni ottenute in condizioni ideali. A ciò si aggiungono l'acqua di montagna, le preziose trafile in bronzo e una filosofia produttiva che affonda le radici nella tradizione. Completa il quadro un processo di essiccazione a bassa temperatura e a lungo periodo, che consente di mantenere inalterate le caratteristiche nutrizionali del prodotto.

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