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LOVE WITH BACCO: A SAN VALENTINO TRA MENU EROTICI, BOLLICINE “VALENTINO”, IL VINO DI GIULIETTA, CENE IN CANTINA, FILARI IN DONO E “SELFIE” ENOICI, GLI APPASSIONATI HANNO PIÙ DI UNA “SCUSA” PER CONFESSARE L’AMORE PER VINI E BUONA TAVOLA ALL’ALTRA METÀ

Italia
Tanti eventi per un classico San Valentino

Con uno stuzzicante menu, meglio se italiano (“italians do it better” ...) e con un tocco di eros: gettonatissimi, le ostriche, ma sempre made in Italy, e il melograno, in riferimento all’antichità, il sedano con le sue sostanze che servono da richiamo olfattivo per la riproduzione, aglio e cipolla, alternativa naturale al viagra, curiosamente brodo di giuggiole (la Coldiretti ha censito i prodotti della campagna italiana “elisir naturali dell’amore”), i più classici peperoncino e cioccolata. Un menu servito magari ad “alta quota”, o “stellare” perché firmato da un grande chef, a lume di candela in tutti i sensi per la giornata del risparmio energetico che coincide proprio con il 14 febbraio, ispirato a “Nove Settimane e ½” o “con delitto” per i più trasgressivi, oppure fatto arrivare direttamente a casa via web per i meno esperti in cucina. A San Valentino, gli eno-appassionati hanno più di una “scusa”, come quelle trovate da WineNews, per confessare il proprio amore per i grandi vini e la buona tavola all’altra dolce metà. Visitando, per esempio, una cantina in coppia e cenando tra i filari, brindando con bollicine “Valentino”, con la nuova annata del Valtenesi Chiaretto che debutta proprio per la festa degli innamorati o con il vino di Giulietta; regalando al proprio partner un filare nel Chianti Classico - un’idea che sta davvero spopolando - o a Soave, ma anche un corso di cucina in un ristorante stellato. Non basta? In mancanza della frase giusta, è possibile affidarsi a quelle di “speciali Cupido” come Ficarra&Picone e, vera e propria “mania”, condividere un “selfie” con il partner ed il proprio vino del cuore sul web, perché il momento sia davvero indimenticabile.

Il menu tête-à-tête: italiano, ma con i prodotti “più stuzzicanti” della tradizione
È la tradizione culinaria italiana, il vero cavallo di battaglia capace di conquistare gola e cuore dell’amato/a, con i suoi sapori antichi ma rassicuranti e con ingredienti semplici e senza tempo: parola di 8 chef stellati su 10, interpellati da “Polli Cooking Lab”, che per il menu di San Valentino consigliano di puntare su verdure, pesce e frutta, con carciofi (62%), gamberi (57%), verza (55%), fragole (51%), legumi (47%), cavolfiore (44%), perché sono prodotti con un sapore facilmente riconoscibile (51%), legati al territorio di provenienza (48%), capaci di stimolare la fantasia (35%), senza dimenticare un tocco di eros anche nel piatto, tra il rosso dominante della tavola ai dolci a forma di cuore perché anche l’occhio vuole la sua parte, con melograno e ricci di mare, e dal più noto peperoncino al sedano, che contiene sostanze che servono da richiamo olfattivo per la riproduzione, aglio e cipolla, alternativa naturale al viagra, ma anche, dalla Sicilia, finocchietto selvatico che sprigiona un sapore “catturante” il o pistacchio di Bronte, esaltato fin dai tempi antichi, per i suoi stuzzicanti poteri, il cinipi e il verrùch dalla Puglia, o il brodo di giuggiole veneto e romagnolo, secondo Terranostra-Coldiretti che ha censito in una ricerca i prodotti ai quali sono attribuiti dalla tradizione popolare italiana straordinari poteri stimolanti, come elisir naturali dell’amore, in alcuni casi addirittura confermati da prove scientifiche. Le ostriche, simbolo dell’amore eterno, sono invece il piatto forte secondo gli chef Giovanni Lorusso e Francesco Gotti della Federazione Italiana Cuochi (che sfideranno le migliori squadre di cucina al mondo al “Global Chef Challenge 2014”), ma, perché no, made in Italy: dalle cattolichine dell’Adriatico alle sarde di San Teodoro o ancora le piatte di Manfredonia.

Dal “cinemenu” a quello “ad alta quota”, c’è da sbizzarrirsi
Anche nel menu firmato Heinz Beck a La Pergola del Rome Cavalieri a Roma ci sono le ostriche, accompagnate dalle prestigiose etichette della cantina insignita del “Grand Award” da Wine Spectator: per una cena davvero “stellare” (www.romecavalieri.it). Per i veri romantici c’è il menu ispirato a “Colazione da Tiffany”, per i più trasgressivi il “Nove Settimane e ½” e per chi è in cerca di emozioni forti il “Top Gun”, ovvero i cinemenu del nuovo bistrot “La Zanzara” (www.lazanzararoma.com). Per chi ama il mistero, da Viola Enoteca a Milano (www.violaenoteca.com), la cena è in premio per l’appassionato investigatore che scoverà l’assassino che si aggira nel locale, per un “San Valentino con delitto”. Per una serata a lume di candela in tutti i sensi, all’enoteca “Il vino del ’99” a Roma le luci si spengono per “M’illumino di Meno”, giornata del risparmio energetico, in diretta con la trasmissione cult di Radio2 Caterpillar (www.enotecheromailvinodel99.com). E c’è di che sbizzarrirsi anche in fatto di location per cenare fuori. Come quelle romantiche ad “alta quota” sullo sfondo della Regina delle Dolomiti, a Cortina d’Ampezzo (dal nuovissimo ristorante “L’Altro Vissani” dello chef Gianfranco Vissani nell’Hotel Bellevue, www.laltrovissanicortina.it; a Il Gazebo Gourmet Restaurant del Cristallo Hotel Spa & Golf, unico 5 stelle Lusso delle Dolomiti, www.cristallo.it). Per chi proprio di cucina non se ne intende, dalla colazione a letto alla cena a lume di candela, in soccorso c’è il web, dove basta un click per far arrivare direttamente a casa un menu a tema (www.bofrost.it), o per trovare tra tanti indirizzi il proprio ristorante “su misura”: su www.restalo.it c’è anche l’opzione “Anti San Valentino!”, per i single o per un San Valentino alternativo, come quello a “Cena con i tuoi amici”; “A Bruges, nel regno del cioccolato”, “In Costa Azzurra per un banchetto di ostriche”, “Una piccante fuga in Calabria”, “Note di zenzero nel Regno Unito e “Stregati dal vino rosso in Serbia”, sono gli itinerari romantici e gustosi targati eDreams (www.edreams.it).

A San Valentino, niente gaffe nel bicchiere, una visita in coppia in cantina e una cena tra i filari
E per evitare gaffe con i migliori vini per festeggiare l’amore, se il Valentino Brut firmato Paladin è indubbiamente tra le etichette più a tema, sempre la griffe veneta propone un consulente specializzato per regali e menu (www.paladin.it). Ma c’è anche il Valtenesi Chiaretto, la cui nuova annata, la 2013, come ogni anno, arriva sul mercato proprio a San Valentino (www.consorziovaltenesi.it). Un grande classico, un messaggio in bottiglia: sul tappo in sughero del Mara Valpolicella Ripasso Superiore firmato Gerardo Cesari, vino ufficiale del Club di Giulietta, l’associazione che ogni hanno risponde alle migliaia di lettere indirizzate alla protagonista dell’opera di Shakespeare, sono impresse frasi romantiche da dedicare alla propria metà (www.cesariverona.it). Visitare in coppia una cantina o un frantoio? Con “Due cuori e...una bottiglia” nell’Illasi Valleys, in aziende come Fraccaroli e Villa Canestrari, Le Falezze e Mosconi, Frantoio Bonamini e Trabucchi d’Illasi, fino a Massimago (www.visitillasivalleys.com). Per una cena tra i filari c’è anche la Tenuta di Fiorano (Marchesi Antinori), a pochi passi da Roma, con l’orto e la vigna, laboratori per grandi e bambini, e la buona cucina al ristorante con il menu della chef Sarah Bugiada, un mix di ingredienti naturali dalle proprietà afrodisiache che, attraverso un percorso sensoriale, stimolano sensualità e passione (www.fattoriadifiorano.it).

Regalare un filare: l’idea che sta spopolando. Ma non la sola ...
Ambito regalistica a tema, se la possibilità di poter donare un filare nel cuore del Chianti Classico, al Podere La Villa (www.venditadirettavino.com), sta letteralmente spopolando tra i wine lovers, è possibile anche regalare all’amato l’adozione di viti di Garganega, il vitigno del Soave, con tanto di bottiglie personalizzabili ogni anno con il proprio nome, un verso poetico o una dedica (www.stradadelvinosoave.com). Ma a San Valentino è possibile regalare anche un corso di cucina, in un’isola a Venezia, a Venissa, il ristorante stellato a Mazzorbo Burano nella tenuta recuperata dalla griffe Bisol - che riapre proprio il 14 febbraio - con la chef Antonia Klugmann che sale in cattedra per i novelli cuochi (www.venissa.it).
Se non si trovano le parole, ci si può affidare a quelle di Alessandro Siani o Claudia Gerini, Claudia Amendola e Francesca Neri, Beppe Fiorello, Vincenzo Salemme, Benedetta Parodi, Ficarra&Picone, Neri Parenti, pensate per i celebri messaggi dei Baci Perugina nell’edizione limitata “Autografi d’amore” per sostenere l’onlus Agire e il progetto sociale “Data4Life” (www.baciperugina.it). E perché il momento sia davvero indimenticabile, perché non fotografarsi accanto all’amato con il vino del cuore e condividere il proprio “selfie” in rete? La griffe veneta Masi ha lanciato “ThatsAmarone”, concorso su Instagram che premia lo scatto più bello (fino al 14 febbraio, taggando nei commenti @masiagricola e usando gli hashtag #ThatsAmarone e #WineTogether; info: www.masi.it).

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