Sono probabilmente il formato più piccolo che popola l’offerta enoica del BelPaese. Delle vere e proprie bottiglie “lillipuziane”, quelle prodotte dalla griffe del Nobile di Montepulciano Avignonesi, che custodiscono un vero e proprio gioiello del vino italiano. Si tratta del formato da 100 ml che contiene uno dei più preziosi nettari della produzione di vini dolci made in Italy.
Il Vin Santo di Montepulciano, ed il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice, che arriva a costare sui 250 euro a bottiglia (da 375 ml), dell’azienda con base a Valiano, una delle “sottozone” più importanti della denominazione del Nobile di Montepulciano. Storicamente Avignonesi ha prodotto queste due tipologie, distinguendosi per una qualità a dir poco eccezionale.
Il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice è ottenuto da Sangiovese in purezza. Le uve sono stese su stuoie di bambù nell’“appassitoio”, dove rimangono ad appassire per 6 mesi. Dopo una pressatura soffice, il mosto passa in tradizionali caratelli per una fermentazione lenta e naturale, insieme alla cosiddetta “madre”, per poi trascorrere in legno un periodo di invecchiamento di 10 anni. La produzione è esigua: 900 bottiglie da 375ml e 3.000 bottiglie da 100ml.
Il Vin Santo di Montepulciano subisce lo stesso trattamento di appassimento, fermentazione ed invecchiamento, ma le uve impiegate sono Trebbiano e Malvasia. Anche in questo caso produzione estremamente limitata: 900 bottiglie da 375ml e 3.000 bottiglie da 100ml.
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