02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Non solo Chianti Classico alla Chianti Classico Collection: in assaggio anche i più importanti “Supertuscan” che hanno fatto la storia del vino toscano. Da Fontodi a Isole e Olena, da Fonterutoli a Felsina, i migliori Igt nella top 10 di Winenews

La Chianti Classico Collection ha permesso ieri, alla Stazione Leopolda (oltre 150 produttori), anche di assaggiare o riassaggiare una serie di Indicazioni Geografiche Tipiche, che hanno fatto la storia recente del vino italiano e toscano.
Si tratta di vini che spesso sono composti da uvaggi bordolesi (Cabernet Sauvignon, Franc, Merlot, Petiti Verdot ...) in aggiunta al Sangiovese, ma anche dei Sangiovese in purezza che potrebbero tranquillamente essere “promossi” a Gran Selezione di Chianti Classico. L’ultima scelta, naturalmente spetta ai produttori che, in molti casi, sono ormai solidamente legati ad un’etichetta brand per questi vini “speciali” e, quindi, non se la sentono, nella maggior parte dei casi, di “trasportare” in un’altra tipologia vini di conclamato successo. Non solo Chianti Classico, dunque, alla Chianti Classico Collection. Ed ecco allora la top 10 degli assaggi di WineNews di quelli che una volta erano i cosiddetti “Supertuscan” e che hanno e continuano a fare anche il successo di una denominazione come quella che sta tra le colline di Firenze e Siena.
Un Sangiovese elegantissimo e personalità il Baron’Ugo 2012 di Monteraponi che, con questa annata, abbandona la denominazione Chianti Classico per diventare, in piena controtendenza, un Igt. Forza e intensità del Coevo 2011 di Cecchi, un classico taglio bordolese “alla toscana” a base di Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Ancora un Sangiovese in purezza, decisamente storico, il grintoso e sapido Cepparello 2013 di Isole e Olena. Vicino per carattere, ma più votato all’eleganza un altro Sangiovese, che recupera la vecchia etichetta per un vino che ha fatto storia, si tratta del Sangioveto 2010 del Castello di Monsanto. Belle sensazioni, soprattutto olfattive, nel freschissimo Cabernet Franc 2011 di Vignamaggio. Sangiovese nervoso e solido L’Anfiteatro 2012 di Vecchie Terre di Montefili. A tratti impetuoso il Sangiovese e Merlot Siepi 2013 del Castello di Fonterutoli che, accanto all’ormai estinto, ma ancora ben presente fra i wine lovers, Concerto di Fonterutoli, hanno formato una coppia di bordolesi “alla toscana” di riferimento. Altro sangiovese in purezza, lo storico Fontalloro 2012 di Felsina, un vino che non delude mai. Se la “conca di Panzano” è diventata una “sottozona” di riferimento nella geografia chiantigiana, in gran parte lo deve al Flaccianello 2012 di Fontodi, un vino che, quando uscì, cambiò decisamente “le carte in tavola”. Resta sempre affascinante il blend di Sangiovese e Malvasia Nera I Sodi di San Niccolò 2012 di Castellare di Castellina, fra i grandi da oltre trenta anni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli