Ogni anno gli italiani spendono complessivamente 12,5 miliardi di euro per il pane e affini, mentre viene registrato un boom per quelli con farine locali e grani antichi (+60%), ma sono aumentati anche gli acquisti di pani con fermentazioni lunghe e controllate e con il lievito madre, ricchi di aromi, struttura e facilmente digeribili (+35-40%). Incremento anche per la spesa dei pani “low carb”, e cioè a basso contenuto di carboidrati (+20%), o i superfood, cioè pani proteici, addizionati con alghe e fibre (anche questi aumentati del 20%). Tra i più amati troviamo anche i pani gourmet, aromatizzati con cacao o cioccolato bianco, lavanda, zafferano, curry, con l’aggiunta di frutta secca, fichi, uvetta, oppure frutti rossi, che hanno visto un incremento del 10%. A fare il punto sulle tendenze di consumo del pane, in occasione della “Giornata Mondiale del Pane” che si è celebrata, oggi, 16 ottobre (condividendo la data con la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”, ndr), è Mario Porrone, presidente Assopanificatori Confesercenti: “tra i trend si registra anche quello dei panificatori a prediligere lente lavorazioni e nuovi metodi di recupero del pane contro lo spreco. Tra cui l’offerta di pane tostato affettato, ottimo per le zuppe o bruschette e quelli dolci venduti come fette biscottate per la colazione. Con i pani low carb vengono, invece, realizzati crostini, che in molti utilizzano come spuntini durante gli allenamenti. Ma ciò che più colpisce è il desiderio di autenticità: la voglia di tornare dal fornaio di fiducia, di ritrovare il sapore del pane vero”.
Sono oltre 200 le tipologie di pane diverse in Italia, tra cui 5 Igp (Coppia Ferrarese, Pane Casareccio di Genzano, Pane di Matera, Piadina Romagnola e Südtiroler Schüttelbrot) e 3 Dop (Pagnotta del Dittaino, Pane di Altamura e Pane Toscano), lavorati da 190 molini dello Stivale che trasformano oltre 5,8 milioni di tonnellate di frumento tenero dai quali si ottengono 4,3 milioni di tonnellate di farine destinate, in misura del 58% (2,4 milioni di tonnellate), alla produzione di pane e prodotti sostitutivi, come ha sottolineato Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia nella “Giornata Mondiale del Pane”. “Un’occasione per celebrare un assoluto protagonista, fin dall’antichità, del nostro modello alimentare, simbolo universale di nutrimento, ma anche di tradizione, qualità e convivialità - ha detto Francesco Vacondio, presidente Sezione Molini a frumento tenero Italmopa - un alimento ricco di importanti proprietà nutrizionali indispensabili al nostro fabbisogno quotidiano, per il successo del quale un contributo determinante deriva dal prezioso lavoro dei nostri mugnai che, attraverso la produzione di farine e semole di assoluta qualità e pienamente rispondenti alle più variegate esigenze, assicurano l’eccellenza di un alimento emblema della nostra cultura gastronomica nel mondo”.
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