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Prosecco e Cava continuano a crescere in tutto il mondo, senza impaurire lo Champagne, ma le bollicine spagnole adesso conquistano anche la Francia, con una crescita nel 2015 del 19,21%, e 5,11 milioni di bottiglie vendute nei primi 9 mesi 2015

Tra gli scaffali dei supermercati di Francia, patria dello Champagne, si fanno largo anche Italia e Spagna, soprattutto grazie a Prosecco e Cava, con gli sparkling wine stranieri che, nel 2014, hanno conquistato il 5,5% del mercato francese. Una crescita, quella degli sparkling wine italiani e spagnoli più famosi, finita, nei giorni del Vinexpo di Bordeaux, sotto i riflettori di una delle testate più importanti di Francia, “Le Monde”, che scrisse a chiare lettere: “sono le bottiglie meno care, quelle che si trovano nella parte più bassa dello scaffale, ma questo non vuol dire che abbiano un ruolo marginale. In mercati come il Regno Unito, per esempio le bottiglie italiane sono diventate popolarissime, e oggi 3 bottiglie su 4 di Prosecco vengono esportate nel mondo”. La domanda è sempre la stessa: questi prodotti, benché diversissimi tra loro, sono una minaccia per il mercato dello Champagne? Le risposte anche: segmenti diversi, posizionamento di prezzo anche, e quindi le maison ostentano tranquillità.
Eppure, nel 2014, nel mondo, sono state vendute 307 milioni di bottiglie di Prosecco (a cui si aggiungono i 155 milioni di bottiglie di Cava), sui 304 milioni di quelle di Champagne, e c’è un altro dato, più aggiornato, che racconta ancora meglio la “rivoluzione” in atto: tra gennaio e settembre 2015, secondo i dati del Consejo Regulador del Cava (www.crcava.es), in Francia sono state vendute ben 5,11 milioni di bottiglie di Cava, con una crescita prevista sul 2014 del +19,21%; in attesa di dati più aggiornati, il 2014 parla di appena 3,4 milioni di bottiglie di Champagne che hanno preso la via di Madrid.
Certo, pesa molto il gap, in termini di cultura enoica, tra i due Paesi: in Francia la conoscenza e l’amore per le bollicine sono una vera istituzione, la Spagna sta scoprendo solo adesso le grandi potenzialità della propria produzione di punta, con una crescita delle vendite di Reserva e Gran Reserva (le due tipologie dal periodo di affinamento maggiore), del 6,25% e del 18% nel 2015 sul 2014. Sulla scia di un trend positivo che riguarda anche i mercati stranieri, non solo la Francia, ma anche Germania, Usa e Canada, mentre Belgio e Regno Unito mostrano un leggero calo.

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