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QUANDO IL VINO DIVENTA IL FULCRO DI UN’ESPERIENZA TURISTICA D’ECCELLENZA, E IN CANTINA SI TRASCORRE LA VACANZA, CON IL PIACERE DELLA BUONA TAVOLA: LE CASE HISTORY DI CECCHI IN TOSCANA E CHIARLO IN PIEMONTE. FOCUS - VINO&CIBO, BINOMIO DI TANTE CANTINE

Italia
Ecco il ristorante Marennà di Feudi di San Gregorio

Non più solo cantine, da visitare per una degustazione, un tour nella bottaia, l’incontro diretto con il produttore: ma veri e propri poli di attrazione turistica, che hanno come punti di forza ristoranti stellati, cuochi famosi, resort di charme. Luoghi che soddisfano tutti i sensi, e dove, grazie all’incontro tra il vino e il cibo che meglio lo accompagna, si riscopre in modo autentico e genuino il piacere della buona tavola, quasi come a casa, senza rinunce come capita sempre più spesso altrove, tra etilometri e clima neo-proibizionistico, perché in cantina ormai si può trascorrere l’intera vacanza.
Tanto che può succedere anche che uno storico ristorante di uno dei territori del vino più famosi e frequentati, decida di chiudere e traslocare direttamente in cantina: è il caso de “La Leggenda dei Frati”, meta gourmet tra le più conosciute della Toscana, che si è da poco trasferito a Casa Cecchi, celebre griffe chiantigiana, proprio di fronte alla cantina (www.cecchi.net). Qui “La Leggenda dei Frati” vivrà in totale indipendenza, mantenendo le caratteristiche che da sempre la contraddistinguono (cucina del territorio rivisitata, materie prime selezionate seguendo la filosofia del km 0 e della stagionalità, compatibilità e basso impatto ambientale anche in cucina, etica del consumo e predilezione per prodotti biologici), ma non c’è dubbio che gli eno-appassionati coniugheranno volentieri un giro alla scoperta di Cecchi e delle sue etichette ad una sosta golosa ai tavoli del ristorante.
E, tra gli ultimi esempi di questa tendenza, in cui il vino diventa il fulcro di un’accoglienza a 360 gradi, uno arriva anche dal Piemonte. Chiarlo, una delle più note cantine delle Langhe, inaugura a La Morra un nuovo indirizzo deluxe: si chiama Palas Cerequio (in piemontese “palas” significa palazzo di lusso), ed è il risultato dell’attento e raffinatissimo restauro di un’antica borgata risalente al 1781 (www.chiarlando.it). Primo relais dedicato ai cru del Barolo, totalmente immerso tra i vigneti, ospita eleganti suite ispirate al barocco piemontese, un enorme caveau che accoglie la prima Banca del Barolo - oltre 6.000 bottiglie divise in lotti dal 1958 ad oggi, in un ambiente a temperatura e umidità controllate, con sala degustazione - ed una grande sala ristorante con uno spazio a vista per lo chef (in programma show coking di grandi cuochi internazionali). E poiché Palas Cerequio ha intorno a sé, nel raggio di 30 chilometri, ben 18 ristoranti stellati, può indirizzare ogni sera i propri ospiti verso uno diverso, divenendo così un vero e proprio “ristorante diffuso”.

Focus - Vino & cibo, il binomio su cui puntano moltissime cantine da nord a sud del Belpaese
Vino & cibo, ecco dunque il binomio su cui puntano moltissime cantine da nord a sud del Belpaese: a partire dal Trentino, dove una delle mete cult per gli amanti del buon bere è firmata Ferrari. La Locanda Margon, voluta dalla famiglia Lunelli (prende il nome dalla vicina Villa Margon, splendido complesso cinquecentesco sede di rappresentanza di Ferrari) è un luogo di eccellenza e di sperimentazione, per innovativi abbinamenti con le bollicine creati dallo stellato chef Alfio Ghezzi. In Lombardia, si trova la meta pioneristica dei progetti di accoglienza delle cantine in Italia: l’Albereta Relais & Chateaux, la locanda di lusso con spa creata nel lontano 1993 ad Erbusco da Vittorio Moretti, alla guida del Gruppo Terra Moretti (Bellavista & Contadi Castaldi & Petra), che ospita la cucina di Gualtiero Marchesi e la Spa Espace Vitalité di Henri Chenot. In Toscana, invece, all’interno della Tenuta La Badiola in Maremma, c’è l’esclusivo albergo L’Andana, sempre di Moretti, che vede ai fornelli nientemeno che le “roi” della cucina francese Alain Ducasse.
In Veneto, Venissa è un vero e proprio progetto completo di ospitalità creato da Bisol sull’isola di Mazzorbo a Venezia: qui la storica famiglia di viticoltori in Valdobbiadene ha recuperato un’antica vigna murata, dove è stata piantata la Dorona, lo storico vitigno a bacca bianca tipicamente veneziano coltivato fin dal XV secolo, e qui sorgono l’Ostello ed il Ristorante Venissa di Paola Budel, chef bellunese formatasi alla scuola di Gualtiero Marchesi e di Michel Roux. Sempre Bisol, a Cison di Valmarino (Treviso) nel cuore della Marca Trevigiana, ha recuperato e ristrutturato il Relais Duca di Dolle, antico eremo cistercense eletto Punto Fai. Dalla ristorazione all’ospitalità, anche l’offerta di Marchesi Antinori, tra le griffe enologiche più famose al mondo, è davvero ricca, e, dopo le “Cantinette Antinori” (i ristoranti e wine bar a Firenze, Zurigo, Vienna e Mosca), “Fonte de’ Medici” (l’agriturismo di charme a Montefiridolfi, a pochi passi da Firenze), la storica gastronomia fiorentina “Procacci” (ora presente anche a Vienna e Singapore), l’Osteria di Passignano di Tavarnelle Val di Pesa (una stella Michelin, nella tenuta dove nasce il Tignanello), oltre al ristorante Peppoli a Pebble Beach in California, da febbraio 2011 il gruppo Antinori gestisce anche il “Tombolo Talasso Resort”, hotel & spa sulla costa toscana a Marina di Castagneto Carducci (Livorno). Una vera e propria catena è anche il “de’ Frescobaldi Retail and Restaurant” della Marchesi de’ Frescobaldi, con ristoranti e wine bar all’aeroporto di Roma Fiumicino, a Firenze in Piazza Signoria, e ora anche all’interno dei magazzini Harrods nel cuore di Londra. E se anche la griffe sarda Argiolas ha il suo Wine Bar all’aereoporto di Cagliari Elmas, il Ristorante Ruràl è, invece, il loft di tendenza inaugurato da Damilano nel 2010 a Torino. In Piemonte, nelle storiche cantine della Marchesi di Barolo a Barolo, ci sono invece un’elegante foresteria ed un ristorante esclusivo, oltre ad un’enoteca che vanta una delle collezioni più complete di Barolo ed una ricca vineria dove acquistare e degustare i vini. Fontanafredda, in Piemonte, accoglie gli eno-turisti nella nuova Fondazione E. di Mirafiore, un funzionale open space in cui si trovano una fornitissima libreria, una bottega del vino (dove acquistare non solo bottiglie, ma anche le squisitezze di Eataly), un ristorante e addirittura un teatro, forse l’unico al mondo in cui è consigliato entrare con un bicchiere in mano …
Ma non solo. Tra gli indirizzi cool del mangiar bene c’è anche Marennà, il ristorante della cantina campana Feudi di San Gregorio, originalissimo per la sua posizione proprio sul tetto dell’azienda a Sorbo Serpico (Avellino), che offre una vista unica sui vigneti. Sempre in Campania c’è il Radici Resort, l’agriturismo di lusso di Mastroberardino, con i migliori chef della regione ai fornelli del suo ristorante, mentre in Friuli Venezia Giulia Venica & Venica - oltre alla possibilità di soggiornare nell’azienda di Dolegna del Collio (Gorizia) - ospita il ristorante dello chef stellato austriaco Arnold Pucher. In Veneto la cantina Villa Sandi, di proprietà della famiglia di imprenditori vitivinicoli Moretti Polegato, vanta una Locanda a Valdobbiadene e le celebri Botteghe del Vino di Crocetta del Montello e Valdobbiadene, e una di recente inaugurazione a Cortina. Tra i progetti speciali, in Emilia Romagna si trova il Ristorante Vite, come la pianta che riveste le colline di Coriano (Rimini) dove ha sede la Comunità di San Patrignano, una delle più importanti per il recupero di tossicodipendenti in Italia, e che nei piatti propone materie prime provenienti quasi esclusivamente dalla sua fattoria, insieme ai grandi vini prodotti dalla comunità.
Tra le mete per soggiornare tra i vigneti, invece, ci sono il Capofaro Malvasia & Resort di Tasca d’Almerita e la Foresteria di Planeta a Menfi in Sicilia, e l’affascinante Castello di Semivicoli, “buen retiro” di charme tra il mare e la Majella dell’azienda Masciarelli a San Martino sulla Marrucina in Abruzzo; ma anche Villa Bianchi alle Moie (Ancona), la casa colonica che Umani Ronchi, una delle realtà enologiche marchigiane più solide e prestigiose, ha trasformato in country house per accogliere i propri ospiti, così come nella casa vinicola Zonin a Gambellaria con una foresteria e spazi ad hoc per coffee-break, degustazioni e colazioni di lavoro; poi Villa della Torre a Fumane della Valpolicella, tra i gioielli storico-architettonici più importanti del Cinquecento italiano di proprietà della griffe di punta dell’Amarone Allegrini, dove è possibile abbinare alla visita e alle degustazione, un pranzo o un light-lunch, e, in Toscana, il Relais Riserva di Fizzano di Rocca delle Macìe, dove il ristorante gourmet propone piatti tipicamente toscani con i prodotti dell’azienda. In Toscana, Castello Banfi, cantina-simbolo del Brunello di Montalcino, oltre alla Taverna, possiede il lussuoso resort Il Borgo nella suggestiva location dell’antico Castello di Poggio alle Mura; alla storica Fattoria dei Barbi nel terroir di Montalcino, uno dei primi ristoranti in cantina nati in Italia, per volontà della famiglia Cinelli Colombini; Ferragamo, griffe storica del mondo della moda che produce vino nella sua Tenuta Il Borro vicino ad Arezzo, ha un lussuoso resort a Castiglion del Bosco a Montalcino; la Tenuta di Biserno a Bolgheri, di cui è proprietario Lodovico Antinori insieme al fratello Piero, vanta una piccola foresteria di alto livello. O ancora l’Osteria di Donatella Cinelli Colombini nella cinquecentesca Fattoria del Colle di Trequanda in Valdorcia, territorio oggi patrimonio Unesco. Nel Chianti Classico, Castel Monastero è invece un resort Spa esclusivo del gruppo Eleganzia (controllato da una cordata d’investitori tra cui il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia), dove a scrivere i menu è Gordon Ramsay, protagonista della cucina europea, con una collezione personale di dieci stelle Michelin, e dove è possibile seguire i programmi del dottor Mosaraf Ali, esperto internazionale di medicina integrata; sempre nel terroir del Chianti Classico, Badia a Coltibuono a Gaiole in Chianti è un’antica abbazia vallombrosana dell’XI secolo trasformata in un wine resort (si può soggiornare nelle ex celle dei monaci) con un elegante ristorante. E tra i luoghi che propongono accoglienza e ristorazione di alto livello, c’è anche Maso Franch, il Gourmet e Relais della Cantina La-Vis in Valle di Cembra in Trentino.

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