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QUANDO IL VINO DIVENTA MECENATE: TRE INNOVATIVI PROGETTI CULTURALI PER UMANI RONCHI, CHIARLO E DONNAFUGATA

Non solo oggetto di puro piacere per i nostri sensi: il vino a volte può diventare un importante volano per la valorizzazione del territorio, facendosi mecenate di progetti di arte e cultura. Umani Ronchi, Chiarlo e Donnafugata, tre aziende vitivinicole d’eccellenza nelle rispettive regioni (Marche, Piemonte e Sicilia) presentano gli innovativi progetti che hanno promosso nella propria terra, svincolandosi da una pura logica commerciale e puntando invece sulle peculiarità culturali. Dove ? Da Verona, con un evento ad hoc, denominato “Aperivino”, una speciale serata a base di vino e musica (appuntamento: 11 aprile, dalle 19 alle 23, nello show-rooom “Mobilia International”).

Umani Ronchi presenta la nuova bottaia, esempio di progettazione architettonica di alto pregio, e per questo recensita dalla più prestigiosa rivista internazionale di architettura, AD: progettata secondo i canoni dell’architettura destrutturata, si presenta con una linea modernissima dove tutto è stato studiato per creare le migliori condizioni ambientali per favorire la maturazione dei grandi vini rossi, come il Pelago e il Cùmaro. Michele Chiarlo racconta “Orme su La Court”, il parco artistico realizzato con lo scenografo Emanuele Luzzati in un vigneto di Barbera; Donnafugata illustra il progetto promosso con la Scuola Normale di Pisa per riportare alla luce in Sicilia l’antica città elima di Entella (Anthìlia).

Le singolari iniziative sono state fortemente volute dalle giovani leve di queste tre storiche famiglie dell’enologia nazionale: Michele Bernetti, Alberto Chiarlo ed Antonio e José Rallo, che hanno deciso di presentarsi in “squadra” per creare interesse e sinergie positive intorno ai propri progetti.

L'evento “Aperivino” - una festa che si propone come il primo “fuori fiera” di Vinitaly, per spezzare il ritmo frenetico di appassionati ed operatori della kermesse veronese - vede anche come pezzo forte anche la mostra delle uve “Pomona Italiana” del conte Giorgio Gallesio, illustre diplomatico e botanico ligure vissuto tra Settecento e Ottocento. Si tratta delle riproduzioni di 16 mirabili tavole pomologiche di una delle più pregiate “Pomone” (cataloghi di varietà di frutta) che fiorirono all’epoca in Europa, realizzata dal Gallesio tra il 1817 e il 1839.

Ma non solo. Ci saranno poi le interpretazioni dello chef Nicola Bindini di "Academia Barilla" a carezzare i palati più esigenti e raffinati: prodotti di nicchia all’insegna del tipico e del biodiverso, provenienti dal Piemonte alla Sicilia, sapientemente accostati ai vini delle tre aziende: si potranno così gustare la bottarga di tonno e il pane nero di Castelvetrano, il salame cotto monferrino e la robiola di Roccaverano, il pecorino di fossa e il lonzino di fico della Vallesina. Alle note del cibo e del vino risponderanno note musicali che spaziano dal Jazz al Vintage, dall’Old al New Lounge, fino alla Bossa Nova: un momento conviviale destinato a rimanere nella memoria degli eno-appassionati !.

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