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QUANTO RENDE UN VINO DA COLLEZIONE, E COME SI CALCOLA IL SUO VALORE? È LA DOMANDA CHE SI È POSTA L’AMERICAN ASSOCIATION OF WINE ECONOMICS CHE, NEL SUO ULTIMO STUDIO, HA ELABORATO UN MODELLO MATEMATICO BASATO SU 9.492 COMBINAZIONI

Italia
Il listino di Berry Bros & Co. di Londra del 1909

Quanto rende un vino da collezione, e come si calcola il suo valore? È la domanda che si sono posti gli analisti della American Association of Wine Economics che, nel loro ultimo studio, hanno sviluppato un vero e proprio modello matematico, mettendo a sistema un database di 9.492 combinazioni di prezzo, annata e Chateaux relativi all’andamento dei prezzi, sia al dettaglio che all’asta, dei 5 Premier Cru Supérieur (Haut-Brion, Lafite-Rothschild, Latour, Margaux, e Mouton-Rothschild), tra il 1899 ed il 2012. Il risultato, frutto di migliaia di calcoli e variabili prese in considerazione, è che l’investimento in fine wines, mediamente, rende il 4,1% netto all’anno.

L’andamento, con le dovute eccezioni, è diverso da vino a vino, e da annata ed annata, ma ci sono delle costanti: nei primi due decenni di vita, il valore è legato anche alla qualità della vendemmia, con i prezzi che salgono più velocemente nel caso delle grandi annate.

Questo trend, però, subisce una frenata nel momento in cui la bottiglia inizia a perdere il suo valore come vino, per tornare a crescere in quanto oggetto d’antiquariato, riequilibrando, così, gli aumenti di prezzo delle diverse annate.

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