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ROSSI DI MEDELANA: IL CORAGGIO DI UNA SFIDA

Basta una parola per dare il senso della storia aziendale della Tenuta Castello del Terriccio: sfida. Sfida contro i ritardi e la burocrazia, contro l’antica vocazione dei terreni, contro le dimensioni dell’azienda. Sfida intesa come trasformazione aziendale, sorretta dalla determinazione del suo proprietario, Gian Annibale Rossi di Medelana. Dalla tradizionale cerealicoltura, che stava diventando sempre meno remunerativa, alla orticoltura, alla olivicoltura, fino alla vitivinicoltura. Eliminate le piante sparse e riaccorpate, l’azienda vanta oggi trenta ettari di oliveto specializzato coltivato biologicamente e un moderno frantoio dove si produce un olio pregiato, premuto a freddo, a bassissima acidità, particolarmente profumato, che viene imbottigliato e commercializzato.

Per quanto attiene la parte viticola sono stati messi a dimora vitigni di Cabernet Sauvignon e Merlot per i rossi, Chardonnay e Sauvignon per i bianchi, che coesistono con marze di ottimi vitigni autoctoni, raccolti dopo un’ accurata opera di selezione. La nuova sfida è quella del biologico. Oltre agli oliveti, Rossi di Medelana ha riconvertito al biologico gli ottocento ettari di superficie aziendale ancora coltivati a cereali. Accanto a quelli tradizionali, il farro e il grano senza glutine, che sono commercializzati con il marchio dell’azienda.

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