Rosso, rosato, bianco, “orange” … ed ora blu! La gamma dei colori del vino da oggi si arricchisce grazie a dei giovani ricercatori spagnoli che, grazie anche alla collaborazione dell’Università dei Paesi Baschi e l’Azti Tecnalia, il Dipartimento di Ricerca Alimentare del governo basco, hanno creato il “Gik Live”, il vino blu. Il procedimento parte vinificando uve bianche e nere di diversa provenienza e aggiungendo poi antocianine e pigmenti color indaco (https://gik.blue/).
“Il blu rappresenta il movimento, la innovazione e l’infinito, da associare alla fluidità e al cambiamento - fanno sapere i ricercatori - un vino volutamente iconoclasta, creato per agitare un po’ le cose e vedere cosa succede”.
Il vino è talmente fuori da ogni schema al punto che la legislazione spagnola lo classifica come bevanda aromatizzata a base di vino, mentre per l’Unione Europea è una bevanda alcolica con meno di 15 gradi.
“Il vino può essere anche personalizzato - continuano - dato che il primo lotto rilasciato, che ha visto l’uscita di 400 bottiglie, è stato sviluppato in una cantina del Bierzo. Ma non è detto che possa essere vinificato da altre uve e cantine, a seconda della domanda del cliente. Lo abbiamo pensato per i più giovani, grazie alla sua innovazione, gusto (particolarmente dolce), colore e grado alcolico (11,5%)”.
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