I francesi, si sa, in certi settori non hanno rivali, e godono di una credibilità enorme in ogni angolo del mondo: dagli Stati Uniti al Giappone, nessuno si sognerebbe di mettere in discussione la leadership di profumi, grandi vini e alta moda d’Oltralpe, minacciata, a volte, solo dai prodotti del Belpaese. Ma in altri settori, come quello dell’auto, sconta un gap importante con tanti altri Paesi, dalla Germania alla Corea, tanto che Peugeot, per sfondare sul mercato cinese, dove ha da poco aperto i battenti lo stabilimento d Shenzhen, ha deciso di puntare proprio sul binomio con vini e profumi “made in Paris”. Del resto, se il consumatore associa alle auto tedesche il concetto di affidabilità, a quelle americane quello di potenza, e l’Italia può farsi forte di marchi come Ferrari e Lamborghini, alle vetture francesi non resta granché a cui “attaccarsi”, se non, appunto, ricordare al mondo l’indiscussa capacità di fare grandi prodotti di lusso, che le concessionarie del Dragone regaleranno ai loro potenziali clienti ...
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