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DICHIARAZIONE FINALE

Sicurezza alimentare e cibo per tutti: gli obiettivi dei Ministri dell’Agricoltura del G20

Al centro dei 21 punti della “Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari di Firenze” la sostenibilità e la resilienza dei modelli produttivi
AGRICOLTURA, CARTA DI FIRENZE, G20 AGRICOLTURA, Italia
I Ministri dell’Agricoltura del G20 a Firenze

“Noi, Ministri dell’Agricoltura del G20, ci siamo incontrati a Firenze dal 17 al 18 settembre 2021 e abbiamo ribadito il nostro impegno a raggiungere la sicurezza alimentare e il cibo per tutti, e a garantire sistemi alimentari sostenibili e resilienti, senza lasciare indietro nessuno”. Il primo punto della dichiarazione finale dei Ministri dell’Agricoltura del G20 riuniti a Firenze nei giorni scorsi, è anche il più importante tra i 21 della “Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari di Firenze”, presentata ai media dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. “Dobbiamo essere in grado di mettere in campo politiche che invertano la rotta in modo definitivo senza guardare al consenso e alle ricadute immediate - ha detto Patuanelli - tutto ciò che facciamo avrà effetto tra molti anni. Ci sono dei passaggi nel documento - prosegue il Ministro - importanti rispetto agli obiettivi dell’agenda 2020-2030: uno degli obiettivi più importanti è l’obiettivo fame zero, perché è chiaro che ciascun Paese vive un pezzo dei problemi. Pur essendo consapevoli che ancora troppo spesso nel nostro Paese i bambini fanno il loro unico pasto completo a scuola, e quindi il tema della sicurezza alimentare riguarda anche l’Italia, è evidente che ci sono zone del mondo dove questo è il problema principale”, ha detto ancora Patuanelli. “Quindi l’obiettivo su questo punto è quello di incrementare la multilateralità dei rapporti e la cooperazione tra Paesi per evitare gli sprechi e consentire una produzione di cibo sano anche nei Paesi dove questo non avviene pur avendo la possibilità di farlo”, ha aggiunto il Ministro.
La Carta di Firenze “è decisamente un documento che, nonostante l’obbligo di arrivare a dei compromessi - perché quando ci sono tanti Paesi che firmano un documento, tutti con sistemi produttivi diversi e problemi diversi, il compromesso non può non esserci per avere la soddisfazione - è comunque un documento che rispetto ad altri testi presenta alcune concretezze”. Sull’agenda 2030, dice Patuanelli “vedo dei tentennamenti perché molto spesso fare delle scelte significa dividere il campo e quindi può aumentare o far perdere il consenso. Ci sono due azioni che il nostro Paese si è trovato ad affrontare ma che non siamo ancora riusciti a portare avanti: la sugar tax e la plastic tax. Il tema del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori in ambito agricolo non è stato affrontato - precisa Patuanelli - ma è al centro della mia agenda politica, abbiamo finalmente completato la mappatura delle esigenze della manodopera perché conoscere la richiesta di lavoratori nei singoli periodo dell’anno è fondamentale. A margine del G20, in alcuni eventi con le associazioni di categoria, abbiamo parlato del tema dei prezzi del grano, è sotto gli occhi di tutti la dinamica che si sta producendo, in particolare in alcuni settori produttivi - ha concluso il Ministro - e quella spirale va vista anche con un occhio alle speculazioni che si stanno sviluppando sulla Borsa, che sono internazionali. Se non ci sarà il raggiungimento di un plateau, per poi tornare a livelli inferiori, qualche intervento a livello globale bisognerà prenderlo”. La chiosa è sulla Food Coalituion della Fao, a cui “hanno già aderito oltre 35 Paesi, ma il dato è in costante aumento perché c’è sempre più attenzione rispetto al ruolo della Fao per garantire la sicurezza alimentare nel mondo”.
Importantissimo anche il punto 3, che ribadisce la centralità dei sistemi alimentari sostenibili e resilienti, “fondamentali per la sicurezza alimentare e la nutrizione, contribuendo a diete sane ed equilibrate, eliminazione della povertà, gestione sostenibile delle risorse naturali, conservazione e protezione degli ecosistemi e mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. In questo contesto, accogliamo con favore le Linee guida volontarie sui sistemi alimentari e la nutrizione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (CFS) recentemente approvate e incoraggiamo tutte le parti interessate a contribuire attivamente alla promozione del loro uso e applicazione”. Tenendo sempre in conto, come sottolinea il punto 6, “che non esiste una soluzione valida per tutti, sottolineiamo l’urgenza di tener conto di diverse condizioni locali, culture, storie, sistemi di produzione, modelli di consumo e tradizioni, mentre si progetta una trasformazione di sistemi alimentari sostenibili, produttivi e resilienti”.
Per quanto riguarda la sostenibilità, al punto 7 i Ministri dell’Agricoltura del G20 riconoscono “che non c’è crescita sostenibile senza un’agricoltura economicamente sostenibile che generi un reddito stabile e gratificante e crei lavoro dignitoso e di qualità e opportunità per agricoltori e lavoratori agricoli, le loro famiglie e le comunità rurali”, e al punto 8 che “la sostenibilità sociale dei sistemi alimentari richiede maggiore attenzione al contributo dei lavoratori agricoli e delle comunità, compresi i lavoratori stagionali migranti, allo sviluppo sostenibile e per garantire che condividano equamente i guadagni da questo sviluppo attraverso guadagni adeguati dal loro lavoro”. Dinamiche che, ovviamente, hanno conseguenze sociali e politiche (basti pensare ai flussi migratori ed alla loro gestione), così come la lotta allo spreco, la ricerca, la lotta alla pandemia, la promozione delle colture locali e dei piccoli produttori, la lotta al cambiamento climatico, il ruolo del commercio alimentare nel garantire la sicurezza alimentare di tutti, e lo stesso ruolo del G20, come si legge nei punti successivi, che riportiamo - integralmente - di seguito.

Focus - I 21 punti della “Carta di Firenze”

1. Noi, Ministri dell’Agricoltura del G20, ci siamo incontrati a Firenze dal 17 al 18 settembre 2021 e abbiamo ribadito il nostro impegno a raggiungere la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti e a garantire sistemi alimentari sostenibili e resilienti, senza lasciare indietro nessuno.

2. Negli ultimi decenni, l’agricoltura e i sistemi alimentari globali hanno prodotto un aumento sostanziale della produzione alimentare per sfamare una popolazione in crescita e hanno migliorato la disponibilità e l’accesso al cibo nonostante la continua esposizione a un’ampia varietà di rischi. Tuttavia, a sei anni dall’adozione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un quarto della popolazione mondiale soffre ancora di insicurezza alimentare e il mondo è fuori strada per raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile 2 (SDG 2) Fame Zero. Questa situazione è stata aggravata dalle interruzioni legate alla pandemia di COVID-19.

3. Riconosciamo che i sistemi alimentari sostenibili e resilienti sono fondamentali per la sicurezza alimentare e la nutrizione, contribuendo a diete sane ed equilibrate, eliminazione della povertà, gestione sostenibile delle risorse naturali, conservazione e protezione degli ecosistemi e mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. In questo contesto, accogliamo con favore le Linee guida volontarie sui sistemi alimentari e la nutrizione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (CFS) recentemente approvate e incoraggiamo tutte le parti interessate a contribuire attivamente alla promozione del loro uso e applicazione.

4. Sottolineando gli impegni dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l’Accordo di Parigi, continueremo a lavorare per promuovere sistemi alimentari sostenibili e resilienti che creino benefici per le persone, il pianeta e la prosperità e intraprenderemo azioni urgenti per affrontare le cause e gli impatti di cambiamento climatico e conservare, proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi.

5. Ci impegniamo a lavorare insieme per identificare e superare i principali ostacoli al raggiungimento degli SDG e per informare le nostre politiche. Riconosciamo e apprezziamo le attività in corso della FAO e di altre organizzazioni e organismi internazionali pertinenti, che supportano le nostre azioni segnalando i progressi verso gli SDG e fornendo raccomandazioni politiche basate su dati scientifici e prove.

6. Riconosciamo la necessità di identificare percorsi per sistemi alimentari sostenibili e resilienti e di trovare strutture istituzionali, collaborative e finanziarie appropriate per la loro attuazione, per superare le sfide a breve e lungo termine. Considerando che non esiste una soluzione valida per tutti, sottolineiamo l’urgenza di tener conto di diverse condizioni locali, culture, storie, sistemi di produzione, modelli di consumo e tradizioni, mentre si progetta una trasformazione di sistemi alimentari sostenibili, produttivi e resilienti. La continua transizione verso sistemi alimentari sostenibili è un processo che richiede il contributo di tutte le parti interessate e un dialogo continuo e inclusivo. A tal fine, continueremo a lavorare per filiere agricole sostenibili e responsabili.

7. Riconosciamo che non c’è crescita sostenibile senza un’agricoltura economicamente sostenibile che generi un reddito stabile e gratificante e crei lavoro dignitoso e di qualità e opportunità per agricoltori e lavoratori agricoli, le loro famiglie e le comunità rurali.
Riconosciamo l’importanza della prosperità delle aree rurali e il ruolo degli agricoltori familiari e dei piccoli proprietari terrieri nel contribuire alla crescita sostenibile e la necessità di migliorare l’occupazione e le opportunità commerciali, nonché condizioni di vita e di lavoro dignitose per rendere l’agricoltura più attraente per le donne e i giovani. Una tale trasformazione e rivitalizzazione rurale inclusiva affronterebbe la difficile situazione di almeno il 75% dei poveri del mondo che vivono nelle aree rurali e promuoverebbe il loro accesso equo a diete sane. Questo obiettivo richiede un più facile accesso all’istruzione, al capitale, alle tecnologie e ai mercati, partenariati pubblico-privato e investimenti responsabili nelle aree rurali e nelle infrastrutture rurali. Riaffermiamo, in linea con il “CFS - Principles for Responsible Investment in Agriculture and Food Systems”, l’importanza di promuovere investimenti responsabili nei sistemi agricoli e alimentari, in particolare per gli agricoltori familiari, le startup e le piccole e medie imprese che utilizzano tecnologie innovative che può sostenere la transizione verso sistemi alimentari sostenibili e resilienti.

8. La sostenibilità sociale dei sistemi alimentari richiede maggiore attenzione al contributo dei lavoratori agricoli e delle comunità, compresi i lavoratori stagionali migranti, allo sviluppo sostenibile e per garantire che condividano equamente i guadagni da questo sviluppo attraverso guadagni adeguati dal loro lavoro. Promuoveremo un ambiente politico che consenta un’occupazione equa, dignitosa e sicura nelle catene del valore agroalimentare. Ci impegniamo a continuare il dialogo sui sistemi alimentari sostenibili e a discutere idee per adattare le istituzioni per affrontare le nuove sfide.
Riconoscendo l’interazione dell’agricoltura con il clima, la biodiversità e le risorse naturali, le nostre azioni dovrebbero considerare gli impatti economici e sociali della trasformazione dei sistemi alimentari, garantendo nel contempo una transizione a modelli sostenibili, senza lasciare indietro nessuno.
Sottolineiamo l’importanza di garantire un approccio olistico a questo problema, considerando congiuntamente il degrado ambientale, le opportunità economiche e gli impatti sociali. Per raggiungere questo obiettivo e garantire l’inclusione sociale, l’uguaglianza e l’uguaglianza di genere e di età, i giovani, le donne, i popoli indigeni e le comunità locali devono svolgere un ruolo chiave come parte dei processi e delle soluzioni decisionali, anche attraverso un approccio centrato sulle persone.

9. Riconosciamo che la perdita e lo spreco di cibo (FLW) è una sfida globale e richiede azioni urgenti e collettive. Rinnoviamo il nostro impegno a dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumo e a ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolta entro il 2030. Pertanto, accogliamo con favore gli sforzi della Piattaforma tecnica sulla misurazione e la riduzione di Food Loss and Waste e qualsiasi altra iniziativa e conferenza regionale e nazionale pertinente per affrontare questo problema.

10. La pandemia di COVID-19 e altre malattie infettive emergenti e zoonosi, nonché la continua sfida della resistenza antimicrobica (AMR), ci ricordano gli stretti legami tra salute umana, animale, vegetale e ambientale. Sulla base degli standard internazionali dell’OIE e del Codex Alimentarius, sottolineiamo l’importanza fondamentale di applicare un approccio olistico multisettoriale e riaffermiamo il nostro impegno a implementare l’approccio One Health per accelerare la lotta globale contro la resistenza antimicrobica nei sistemi agricoli e alimentari e per prevenire, ridurre e gestire le minacce biologiche e i rischi per l’agricoltura e la sicurezza alimentare.
Riconosciamo e incoraggiamo il lavoro delle organizzazioni Tripartite Plus (OIE, FAO, WHO e UNEP) per rafforzare l’attuazione dell’approccio One Health per combattere la resistenza antimicrobica, le malattie zoonotiche emergenti con potenziale pandemico e altre minacce alla sicurezza sanitaria globale, e accogliamo con favore il Un gruppo di esperti di alto livello sulla salute istituito da FAO, OIE, UNEP e OMS. Allo stesso modo, rinnoviamo il nostro impegno per garantire la sicurezza alimentare in tutti i sistemi alimentari. Accogliamo con favore il continuo lavoro delle Organizzazioni Internazionali nel potenziare le capacità dei paesi di combattere l’AMR.

11. Promuoveremo la ricerca e l’innovazione per aumentare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari e per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici e arrestare e invertire la perdita di biodiversità e migliorare la resistenza di piante e animali a malattie, parassiti e stress abiotici. Ricordiamo il ruolo fondamentale della caratterizzazione, conservazione in situ ed ex situ e valutazione delle risorse genetiche animali e vegetali per l’alimentazione e l’agricoltura e il loro scambio e disponibilità per l’allevamento, la diversificazione dell’agricoltura e la ricerca in conformità con quadri concordati a livello internazionale, a seconda dei casi . Riconosciamo che la ricerca si rafforza attraverso principi condivisi di apertura, trasparenza, reciprocità ed eccellenza. Lavoreremo per rafforzare la collaborazione nella ricerca e per migliorare l’interfaccia tra scienza e politica.

12. Sosterremo lo sviluppo delle capacità, la formazione e i servizi di estensione per i produttori locali, i piccoli produttori e gli agricoltori familiari per affrontare gli aspetti chiave della sostenibilità dei sistemi alimentari. Sottolineiamo l’importanza della trasformazione digitale in agricoltura, promuovendo l’innovazione proteggendo al contempo la privacy dei dati, i dati sicurezza e diritti di proprietà intellettuale e investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) e trasferimento di conoscenze agli agricoltori. Riconosciamo che le pratiche e gli approcci delle tecnologie innovative possono svolgere un ruolo importante nell’aumento della produttività in modo sostenibile, nell’ottimizzazione dell’uso degli input, nell’aiutare i paesi a produrre cibo sotto gli effetti dei cambiamenti climatici. Rafforzeremo la nostra cooperazione lavorando insieme per promuovere la resilienza, la produttività e la sostenibilità del settore alimentare e agricolo, anche sfruttando le opportunità chiave di quest’anno alla COP 26, al vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite (UNFSS) e in altri forum.

13. Promuoveremo pratiche e tecnologie agricole che siano sia produttive che sostenibili, basate su scienza e prove e basate sui dati, informate dal contesto e dalle circostanze locali, conserveremo le risorse naturali, la salute del suolo e l’acqua, consentiranno una gestione sostenibile della terra, arrestare e invertire perdita di biodiversità e contribuiscono alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

14. Il cambiamento climatico, gli eventi meteorologici estremi, i parassiti e le malattie di animali e piante e gli shock come la pandemia di COVID-19, minacciano i sistemi alimentari in tutto il mondo, possono causare carenze alimentari ed esacerbare la volatilità dei prezzi e richiedono risposte coordinate ed efficaci. Ci guarderemo da qualsiasi misura restrittiva ingiustificata che potrebbe portare a un’estrema volatilità dei prezzi alimentari nei mercati internazionali e minacciare la sicurezza alimentare e la nutrizione.

15. Riconosciamo che il commercio agroalimentare internazionale è fondamentale per la sicurezza alimentare e la nutrizione globali. Sottolineiamo l’importanza di un ambiente aperto, trasparente, prevedibile e un sistema commerciale multilaterale non discriminatorio coerente con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), per migliorare la prevedibilità del mercato, aumentare la fiducia delle imprese e consentire il flusso del commercio agroalimentare in modo da contribuire alla sicurezza alimentare e alla nutrizione.
Accogliamo con favore gli sforzi costruttivi dei membri dell’OMC per compiere progressi in occasione della dodicesima conferenza ministeriale dell’OMC (MC12).

16. Riconosciamo e accogliamo con favore gli importanti contributi dell’iniziativa del sistema di informazione del mercato agricolo (AMIS) e del Group on Earth Observations Global Agricultural Monitoring (GEOGLAM) per migliorare la trasparenza del mercato alimentare e supportare risposte politiche coordinate per la sicurezza alimentare e la nutrizione, in particolare durante la pandemia di COVID-19. Per garantire la continuazione del lavoro di AMIS nel ridurre le incertezze del mercato alimentare globale, ci impegniamo a fornire dati tempestivi e risorse volontarie per sostenere l’iniziativa.
Riconosciamo i contributi della Piattaforma per la gestione del rischio agricolo (PARM) per migliorare la resilienza del settore agricolo attraverso una migliore gestione dei rischi e apprezziamo i risultati della Piattaforma per l’agricoltura tropicale (TAP) e dell’Iniziativa per il grano alla sua decima anniversario.
Ringraziamo la FAO e l’OCSE per il Rapporto di sintesi sulla resilienza e la gestione del rischio che raccoglie le esperienze dei Paesi del G20 sulle sfide affrontate durante la pandemia di COVID-19 e le loro rispettive risposte.

17. Apprezziamo i risultati della decima riunione del G20 dei principali scienziati agricoli (MACS) sul ruolo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione nei sistemi alimentari sostenibili e resilienti per migliorare la sicurezza alimentare e la sicurezza alimentare. Incoraggiamo la cooperazione nella ricerca per migliorare l’uso e l’applicazione della tracciabilità digitale lungo la catena alimentare e per rafforzare la comprensione e la conoscenza scientifica e basata sull’evidenza dell’editing del genoma in agricoltura, i suoi potenziali benefici e rischi, il suo potenziale utilizzo per lo sviluppo sostenibile e per informare la politica processi e sistemi normativi. Incoraggiamo una maggiore attenzione e maggiori investimenti nella ricerca e sviluppo in agricoltura e nell’innovazione per l’azione per il clima. Diamo il benvenuto ai due workshop, proposti dalla Presidenza italiana del G20, sulla resistenza antimicrobica (AMR) e sul cambiamento climatico, che si sono tenuti su iniziativa della Presidenza italiana del G20 l’1 e 2 settembre.

18. Diamo il benvenuto all’Open Forum del G20 sull’Agricoltura sostenibile sotto la Presidenza italiana del G20. Questo è un passo avanti nella promozione di una più ampia adozione di pratiche agricole comprovate e sostenibili nelle aree rurali per la gestione sostenibile delle risorse naturali.

19. Nonostante gli sforzi globali, la fame è in aumento e gli impatti multiformi della pandemia di COVID-19 stanno aumentando l’insicurezza alimentare e la malnutrizione. Desideriamo rafforzare la cooperazione tra i membri del G20 e i paesi in via di sviluppo nel settore alimentare e agricolo per migliorare, condividere le conoscenze e aiutare a sviluppare capacità di produzione interna più adatte alle esigenze locali e contribuire alla resilienza e al recupero dell’agricoltura e delle comunità rurali. In questo contesto, accogliamo con favore la Dichiarazione di Matera del G20 sulla sicurezza alimentare e la nutrizione e riconosciamo l’opportunità di lavorare insieme, su base volontaria, tra l’altro attraverso la Food Coalition, un’alleanza globale guidata dalla FAO, per avviare un’azione coordinata in risposta a COVID-19 e i progetti Peer to Peer del G20, un meccanismo di collaborazione volontaria tra i ministeri dell’agricoltura e altre parti interessate, per condividere conoscenze e migliori pratiche per sistemi agricoli sostenibili.

20. Accogliamo con favore il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite che si terrà nel settembre 2021. Riconosciamo che ora, più che mai, abbiamo bisogno di un’azione decisiva, inclusiva, sostenuta e coordinata per garantire che i nostri sistemi alimentari possano intensificarsi per affrontare le sfide condivise che faccia. Il nostro lavoro si rafforza reciprocamente con gli sforzi del Vertice per promuovere azioni coraggiose nell’agricoltura sostenibile e nei sistemi alimentari per garantire progressi misurabili verso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Sosteniamo attivamente i flussi di lavoro per il Summit e invitiamo tutte le parti interessate a contribuire al suo processo, al fine di raggiungere risultati equilibrati e obiettivi che riconoscano la diversità dei sistemi di produzione alimentare e che contribuiscano a costruire sistemi alimentari sostenibili.

21. Ringraziamo la Presidenza italiana per la guida e l’ottimo lavoro svolto. Attendiamo con impazienza la presidenza indonesiana del G20 nel 2022.

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