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SONDAGGIO WINENEWS-VINITALY SVELA LUOGHI DOVE IL “SOGNO ITALIANO” DIVENTA REALTÀ TRA I FILARI. “LA GRANDE BELLEZZA” DEL VINO ITALIANO: TOSCANA, LANGHE, SICILIA, MONTALCINO, ETNA: COSI’ LE FIRME PIÙ PRESTIGIOSE DELLA STAMPA ENOICA MONDIALE

Italia
Capofaro, camera con vista e vigna, uno dei luoghi dell’anima della Sicilia, di proprietà dei Tasca d’Almerita

La Toscana, sinonimo di cultura, arte, storia, vino, cibo, persone e moda, le Langhe, con il loro fascino raffinato che si ritrova in vini che appartengono all’“Olimpo italiano”, la Sicilia, dove guardando al passato si fa innovazione e si vede il futuro del vino italiano, Montalcino, per i suoi grandi vini ed un paesaggio immutato dai tempi di Leonardo, l’Etna, “mozzafiato” con i suoi ripidi pendii vitati e vini favolosi: ecco “La grande bellezza” del vino italiano, i luoghi più belli dell’Italia del vino, secondo le firme più prestigiose della stampa enoica internazionale - da Monica Larner (The Wine Advocate) a Kerin O’Keefe (Wine Enthusiast), da Walter Speller (www.JancisRobinson.com), al Master of Wine Tim Atkin, fino alle più famose wine writer d’Asia Sophie Liu e di Russia Eleonora Scholes ... - che in un sondaggio Winenews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimento del settore (Verona, 6/9 aprile; www.vinitaly.com), stilano una personalissima “road map” del cuore, in omaggio al trionfo agli Oscar del capolavoro di Paolo Sorrentino e del cinema italiano. Compito non facile, dicono, perché l’Italia del vino è una “grande bellezza”.
Ci sono luoghi nell’Italia del vino capaci di “stravolgere” i sensi, dove il “sogno italiano” - un mix di territori unici e bellissimi, bien vivre, buon cibo e grandi vini - diventa realtà tra i filari, e, viceversa, vini che, di tutto questo, lasciano traccia nel bicchiere. È possibile immaginare così “La grande bellezza” del vino italiano, citando la pellicola di Sorrentino, che, 15 anni dopo Roberto Benigni e ancora grazie al “bello”, ha riportato la statuetta in Italia, con un affresco di un Paese decadente ma affascinante che, dalla ricchezza della tavola ai gioielli dell’arte, dall’unicità dei paesaggi solcati dai vigneti all’eccellenza dell’artigianato, è ricco di “grandi bellezze”.
Per Monica Larner, responsabile per l’Italia di “The Wine Advocate”, “La grande bellezza” del vino italiano, in questo momento, sono “le regioni del Sud” ed in particolare “la Sicilia, perché mi piace l’innovazione che si sta facendo sui vitigni autoctoni e credo che sia una nuova frontiera per il futuro: guardando nel passato si vede il futuro del vino italiano. Queste regioni e soprattutto la Sicilia ti danno questa visione, con la materia genetica in primo piano, che ti dà un’idea di quello che può avvenire. Questo è eccitante in un modo che nessun altra regione riesce a fare. Sono appena tornata dalla Sicilia ...”. Si resta in Sicilia anche secondo Kerin O’Keefe, responsabile Italia di “Wine Enthusiast”, e, in particolare, sui “versanti del Monte Etna”, con “il vulcano fumante, i ripidi pendii con le viti ad alberello, il suolo nero, è tutto mozzafiato. Ed i vini sono favolosi”.
E se per Walter Speller, firma di JancisRobinson.com (e www.WalterSpeller.com), “è veramente impossibile proporre un unico luogo, perché la grandezza dell’Italia sono la sua grandiosa varietà e la sua bellezza, ed ogni regione ha qualcosa di incantevole che ritrovi anche nel vino, se prodotto nel rispetto del territorio” - tanto che, racconta il giornalista inglese, “mi è anche accaduto che un luogo non mi piacesse, ma, dopo aver degustato il vino, di vederlo con occhi nuovi” - c’è chi, invece, ha un luogo del cuore ben preciso. Per Sophie Liu, scrittrice e autrice di “Grandi Vini di Toscana”, e tra le più importanti wine educator dei Paesi asiatici, “La grande bellezza” del vino italiano è la Toscana, perché “è cultura, arte, storia, vino, cibo, persone e moda”. E’ in Toscana anche il luogo del cuore di Tim Atkin, Master Of Wine e uno dei più seguiti wine writer di Oltremanica (www.timatkin.com): “Montalcino. Perché? Per il paesaggio, praticamente immutato dai tempi di Leonardo, la città, la gente, la politica e, soprattutto, i vini”.
Anche per Eleonora Scholes, una delle voci e firme del vino più autorevoli della Russia (fondatore ed editore di www.spaziovino.com), “la bellezza dell’Italia è l’offerta di un’incredibile varietà di luoghi distinti, ognuno stupefacente a suo modo, per diverse ragioni. Se devo nominare un solo luogo, come mia preferenza personale, direi le Langhe, hanno un fascino raffinato, per tutti i sensi. Sono stimolanti”: dalla natura ai borghi, dall’accoglienza alla gastronomia, dal tartufo bianco agli eventi, e naturalmente il vino “motivo principale per indicarle come mio luogo preferito. Barbaresco e Barolo, l’Olimpo del vino italiano, che esigono dal loro bevitore un certo livello di cultura, intelligenza e raffinatezza. Forse elitario, ma assolutamente giustificato”.

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