Sarà il mercato asiatico quello dove si giocherà la partita più cruciale nell’export da parte dei principali Paesi produttori di vino. Già adesso, il continente asiatico assorbe il 46,9% del consumo mondiale di alcolici e, entro il 2010, la percentuale dovrebbe superare il 50%. Fondamentale anche il mercato nordamericano: gli Usa sono ora il terzo Paese consumatore di vino, alle spalle di Francia e Italia, ma, nel 2010, alla luce dell’incremento percentuale attuale, dovrebbe scavalcare le due storiche nazioni europee. Tutto questo emerge dallo studio Vinexpo/Iwsr sul mercato del vino dal 2001 al 2005 e sulle prospettive tra il 2005 e il 2010.
Il dato del mercato Usa è ancor più importante se si considera che gli Stati Uniti sono i maggiori consumatori di vini di qualità: il valore del vino venduto oltreoceano è superiore a quello del vino venduto complessivamente in Italia e Francia. A proposito di ciò, lo studio prevede di qui al 2010 proprio un forte incremento percentuale delle vendite mondiali di bottiglie al di sopra dei 10 dollari (+17,2%), a fronte di un incremento del 9,12% dei vini, tra i 5 e i 10 dollari, e di un incremento più modesto del 2,44% dei vini al di sotto dei 5 dollari. In linea, anche se con percentuali più ridotte, il trend sul mercato italiano.
Interessante anche rilevare che il mercato, sia internazionale sia italiano, richiederà sempre più vino rosso e rosato, mentre il consumo dei vini bianchi è destinato a rimanere pressoché stabile. Germania, Regno Unito e Usa resteranno i maggiori consumatori di vino d’importazione, mentre sono previsti incrementi significativi della domanda in Canada e Giappone, dopo una brusca frenata di quest’ultimo negli anni, tra il 2001 e il 2005.
Italiani e francesi restano ben poco attratti dal vino di provenienza straniera: anche se nel nostro Paese la percentuale è destinata a salire dell’1,26%, in termini numerici assoluti resta poco significativa, al pari della Francia che, però, e questa non è una buona notizia per noi, risulta sempre meno interessata al vino italiano.
Lo studio prevede un calo delle esportazioni italiane in Francia di ben il 77%; anche in Germania, il vino italiano troverà maggiori difficoltà (calo previsto del 15,57%), mentre sono previste in aumento le esportazioni negli Usa (+4%) e, soprattutto, nel Regno Unito (+24%).
Un accenno, infine, al mercato dei superalcolici: bene Vodka, Cognac, Armagnac, Tequila e Rum, a discapito soprattutto del gin. Curioso notare come la Cina dovrebbe diventare il secondo consumatore mondiale di Cognac alle spalle degli Stati Uniti.
L’evento - Il Vinexpo di Bordeaux 2007
Il Salone internazionale del vino e degli alcolici di Bordeaux, uno degli appuntamenti più importanti del settore, è di scena quest’anno, dal 17 al 21 giugno, nel quartiere espositivo di Bordeaux Lac. Con il ritorno dell’Ice (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) e di alcune importanti realtà produttive italiane, lo spazio dedicato al vino italiano sarà di 4.110 metri quadrati (su un totale di 41.000, quindi il 10%) contro i 3.400 metri quadrati (nel 2005). Le novità 2007? Il nuovo spazio chiamato Club du Lac, a bordo lago, con padiglioni climatizzati, destinato ad alcuni dei nomi più prestigiosi dell’elite mondiale (Gallo Winery, Louis Roederer, Taittinger, Baron Philippe De Rothschild, i cileni di Concha Y Toro …); altra novità, l’orario di apertura anticipato alle ore 8,30; attesi 2.400 espositori ed un incremento dei visitatori (50.000, nel 2005); il recente Vinexpo-Asia, manifestazione che sarà riproposta nel 2008, fa prevedere un massiccio afflusso di operatori da Cina, Giappone, Corea del Sud e Singapore.
Francesco Beghi
Lo studio completo - Vinexpo/Iwsr 2007: come sarà la congiuntura del mercato mondiale del vino e degli alcolici per il 2010
Il mercato mondiale del vino e prospettive per il 2010
- Il consumo mondiale di vino aumenta di oltre 266 milioni di bottiglie ogni anno …
Tra il 2001 e il 2005 il consumo mondiale di vino d’uva è aumentato del 4,15%, stabilizzandosi a 227,881 milioni di ettolitri ossia l’equivalente di 30,384 miliardi di bottiglie. Tra il 2005 e il 2010, il consumo dovrebbe aumentare ancora del 4,8% per assestarsi a 238,825 milioni di ettolitri (31,843 miliardi di bottiglie). In 10 anni (2001/2010), il consumo dovrebbe quindi crescere di 20,02 milioni di ettolitri, per un totale di 2,669 miliardi di bottiglie. La crescita media del consumo per il periodo di riferimento si stabilizza quindi a 266,9 milioni di bottiglie l’anno.
- ... e la spesa dei consumatori aumenta di oltre 1,9 miliardi di dollari ogni anno
Il fatturato realizzato dalla vendita di vino (vendita al dettaglio) ha raggiunto 106,985 miliardi di dollari nel 2005, registrando un aumento del 9,8% rispetto al 2001. Tale cifra dovrebbe aumentare ancora del 9,4 % tra il 2005 e il 2010 per assestarsi a 117,038 miliardi di dollari. In 10 anni (2001/2010), l’aumento sarà quindi di 19,598 miliardi di dollari con un tasso di crescita media di 1,959 miliardi di dollari l’anno. Il fatturato mondiale è pari a quello realizzato dall’industria cosmetica mondiale o tre volte quello dell’industria mondiale discografica.
- Nel 2010 gli Stati Uniti saranno il principale mercato mondiale per consumo di vino …
Con un consumo di 27,3 milioni di ettolitri di vino fermo nel 2010 (12,3% del consumo mondiale), gli Stati Uniti diventeranno il primo mercato consumatore del mondo, posizionandosi proprio davanti all’Italia (27,204 milioni di ettolitri) e alla Francia (24,889 milioni di ettolitri).Gli Stati Uniti hanno visto crescere il loro consumo del 19,59% tra il 2001 e il 2005 e dovrebbero registrare un ulteriore aumento del 18,69% tra il 2005 e il 2010 posizionandosi davanti alla Francia e all’Italia (primo e secondo produttore mondiale). Nel 2005 gli Stati Uniti sono stati il quarto produttore mondiale e il 6° esportatore. Con un fatturato di 19,17 miliardi di dollari, gli Stati Uniti erano già il primo mercato mondiale del vino nel 2005 (per valore). Il fatturato dovrebbe aumentare ancora del 18,7% tra il 2005 e il 2010, per assestarsi a 22,75 miliardi di dollari.
- La Cina e la Federazione russa entrano nel “club” de primi 10 mercati mondiali del vino
Pur continuando ad aumentare la propria produzione, la Cina ha visto aumentare il consumo di vino del 22,45% tra il 2001 e il 2005 e dovrebbe registrare un ulteriore aumento del 35,91% tra il 2005 e il 2010. Nel 2005 è diventata il decimo paese consumatore di vino fermo del mondo e dovrebbe diventare il nono nel 2010. La Federazione russa, dove il consumo di vino è aumentato del 37,28% tra il 2001 e il 2005, dovrebbe diventare l’8° mercato mondiale in vista del 2010.
- L’offerta globale di vini si arricchisce, ma i segmenti più alti del mercato registrano uno sviluppo dei consumi più rapido
I vini commercializzati tra i 5 e i 10 dollari la bottiglia (al dettaglio) dovrebbero registrare un aumento del consumo del 9,12% tra il 2005 e il 2010, mentre quelli venduti a oltre 10 dollari la bottiglia registreranno una crescita del consumo del 17,2% per lo stesso periodo di riferimento. Contemporaneamente, i vini commercializzati a meno di 5 dollari la bottiglia dovrebbero registrare una crescita del 2,44% in vista del 2010. Nel 2005 rappresentavano oltre i tre quarti (77%) del consumo di vino fermo.
- Il vino rosso rappresenta oltre la metà del consumo mondiale di vino fermo
Lo studio Vinexpo/Iwsr offre per la prima volta una lettura della tipologia di consumo di vino fermo per colore. Nel 2005, il consumo di vino rosso rappresentava il 50,19% del consumo mondiale di vino, con un aumento del 7,48% rispetto al 2001. Dovrebbe registrare un ulteriore aumento del 7,11% tra il 2005 e il 2010, per stabilizzarsi a 113,923 milioni di ettolitri (15,189 miliardi di bottiglie). Degno di rilievo anche il rinnovato interesse per i vini rosé, come testimonia l’aumento del consumo mondiale del 3,84% registrato tra il 2001 e il 2005, che dovrebbe aumentare ancora del 6,68% tra il 2005 e il 2010. Quanto ai vini bianchi, che nel 2005 rappresentavano il 40,6% del consumo mondiale, l’aumento del consumo dovrebbe essere limitato allo 0,54% tra il 2005 e il 2010.
- Il consumo pro capite della stragrande maggioranza dei mercati mondiali del vino continua ad aumentare
Tra i primi 20 mercati mondiali per il loro livello di consumo per abitante (in età di consumo), soltanto 6 registreranno una regressione tra il 2005 e il 2010 (la Francia, la Svizzera, il Portogallo, l’Argentina, l’Austria e la Spagna). Tra questi, 5 sono paesi produttori e registrano livelli di consumo superiori a 40 litri l’anno per abitante. Gli altri mercati mondiali, il cui consumo è stato analizzato da Vinexpo/Iwsr, registrano aumenti regolari del consumo. Ricordiamo che per un adulto che ha l’età legale per consumare vino, un consumo annuale medio di 40 litri l’anno equivale a una media di una bottiglia di 75 cl la settimana.
- La differenza tra la produzione e il consumo mondiale di vino dovrebbe diminuire in vista del 2010
Oltre ai fenomeni climatici che, nel mondo, influenzano da un “millesimo” all’altro, il livello mondiale della produzione di vino d’uva, Vinexpo/Iwsr ha rilevato che la tendenza approssimativa (in 10 anni tra il 2001 e il 2010) è quella di una contrazione della differenza tra la produzione e il consumo mondiale. Tra il 2006 e il 2010, la differenza dovrebbe passare da 32,599 milioni di ettolitri a 23,361 milioni di ettolitri, che rappresentano l’8,7 % della produzione mondiale attuale.
- Gli scambi internazionali continuano a svilupparsi rapidamente
Il consumo di vino fermo importato ha raggiunto nel 2005 51,304 milioni di ettolitri (24,2 % del consumo mondiale), con un aumento del 20,9% rispetto al 2001. Entro il 2010 dovrebbe raggiungere i 58,82 milioni di ettolitri, registrando un ulteriore aumento del 14,65% rispetto al 2005. Globalmente, in 10 anni (2001/2010), il consumo di vino importato aumenterà del 38,6%, cioè 4 volte più rapidamente rispetto al consumo globale di vino nello stesso periodo di riferimento.
Il mercato mondiale degli alcolici e prospettive per il 2010
- Il consumo mondiale di alcolici (eccetto i Rtd*) aumenta dell’1,39% l’anno (* Ready to drink)
Nel 2005 il consumo di alcolici ha raggiunto i 2,177 miliardi di casse da 9 litri (+ 7,48% rispetto al 2001) e raggiungerà i 2,307 miliardi di casse entro il 2010 (+ 6% rispetto al 2005). Nel decennio 2001/2010, si registrerà un aumento del consumo di alcolici del 13,92%, pari ad una crescita media annua dell’ 1,39% per il periodo di riferimento considerato.
- L’Asia, prima regione consumatrice del mondo
Nel 2005 l’Asia ha superato per la prima volta, il traguardo del miliardo di casse da 9 litri consumate (1,021 miliardi di casse). Nel 2005, l’Asia rappresentava il 46,9% del consumo mondiale di alcolici. Entro il 2010, il consumo asiatico dovrebbe aumentare ancora dell’8,03%, per raggiungere i 1,103 miliardi di casse.
- Il continente americano registrerà le più elevate percentuali di aumento del consumo tra il 2005 e il 2010
L’America settentrionale (8,3% del consumo mondiale) registra un aumento regolare dei volumi consumati (+13,84% tra il 2001 e il 2005 e +10,5% tra il 2005 e il 2010). L’America Latina (7,4 % del consumo mondiale) dovrebbe ricominciare a registrare un aumento del consumo tra il 2005 e il 2010 (+11,88%). Infine, l’America centrale, in totale controtendenza, dovrebbe registrare un aumento del 18,52% tra il 2005 e il 2010, dopo una fase di regressione (-12,9%) sperimentata tra il 2001 e il 2005.
- Il fatturato realizzato con la vendita di alcolici nel mondo ha raggiunto i 169,975 miliardi di dollari nel 2005
Dovrebbe aumentare del 6,32% tra il 2005 e il 2010, per stabilizzarsi a 180,712 miliardi di dollari per lo stesso periodo di riferimento. Rappresenta 1,6 volte quello realizzato dalla vendita di vino.
- La vodka, protagonista indiscussa degli alcolici internazionali
Con un consumo di 504,11 milioni di casse da 9 litri nel 2005, la vodka rappresenta di gran lunga l’alcolico “internazionale” più consumato al mondo. Il consumo dovrebbe tuttavia leggermente rallentare tra il 2005 e il 2010 (+4,38%), dopo il notevole aumento registrato tra il 2001 e il 2005 (+17,89%). Ricordiamo che i primi tre mercati mondiali della vodka sono la Federazione russa, l’Ucraina e gli Stati Uniti.
- Il consumo mondiale di gin diminuisce in media del 2% ogni anno
Il gin è il solo alcolico al mondo caratterizzato da una regressione del consumo. Il consumo di gin diminuisce nelle Filippine, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (i tre principali mercati) e dovrebbe diminuire del 20,04% in tutto il mondo tra il 2001 e il 2010, con una diminuzione media del 2% annuo in 10 anni.
- Lo Scotch Whisky, il Rum e la Tequila dovrebbero registrare un aumento dei consumi entro il 2010
Il Rum, soprattutto bianco, il cui consumo è stato di 113,39 milioni di casse da 9 litri, dovrebbe registrare un nuovo aumento delle vendite del 13,8% tra il 2005 e il 2010. Dopo un aumento del 2,83% tra il 2001 e il 2005, lo Scotch Whisky dovrebbe registrare l’aumento del suo consumo tra il 2005 e il 2010 (+ 6,19%). Stabile sul suo mercato principale, la Francia, dovrebbe registrare una notevole progressione in Asia e in particolare in Tailandia, che rappresenta già il 5° mercato. Il consumo mondiale di tequila prosegue assestandosi su una media di 800.000 casse da 9 litri in più ogni anno nel periodo 2001 /2010.
- La Cina diventerà il secondo mercato mondiale per il Cognac entro il 2010
Il consumo di cognac è aumentato del 12,18% tra il 2001 e il 2005. La crescita dovrebbe continuare e aumentare ulteriormente del 15,54% tra il 2005 e il 2010. La Cina, fino al 2005 terzo mercato mondiale per il Cognac, dovrebbe diventare il secondo entro il 2010, mentre la Gran Bretagna dovrebbe diventare la terza destinazione. Gli Stati Uniti restano il principale mercato per il Cognac e dovrebbero registrare un ulteriore aumento del consumo del 12,33% tra il 2005 e il 2010.
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