Tassare il vino per finanziare lo sport: la proposta arriva dal Congresso argentino, dove Mauricio Gòmez Bull, deputato della provincia di Santa Cruz, regione non vinicola, ha proposto un aumento delle accise su alcol e tabacco dell’1%, per sostenere la crescita dello sport argentino. Si tratterebbe di un piccolo aumento, stimato in 4 centesimi a bottiglia, eppure, dalla filiera è percepito come una vera e propria minaccia, perché il momento, per il mondo del vino d’Argentina, non è certo dei migliori, ed anche un aumento minimo delle accise rischia di mettere in crisi le aziende più in difficoltà, come racconta il portale francese “Vitisphere” (www.vitisphere.com).
In attesa che la proposta di legge arrivi al Congresso per essere approvata, si vanno stringendo le maglie dell’opposizione, pressata dal settore vinicolo, e guidata dal deputato della provincia vinicola di Mendoza Roberto Pradines, che sottolinea come “non si può pensare di tassare ancora il settore enoico per finanziare iniziative sociali come questa: l’accesso universale allo sport dovrebbe essere sostenuto e finanziato da una redistribuzione delle risorse del bilancio dello Stato”.
E l’opposizione alla proposta di legge di Gòmez Bull si incardina anche su un altro aspetto: nel 2012 il Governo argentino ha classificato il vino come bevanda nazionale, ed accomunare una tradizionale considerata, entro certi limiti, salutare, al tabacco, non è certo una scelta semplice da fare passare e da comunicare.
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