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TRA GLOBALIZZAZIONE E SERENDIPITÀ “BACCHICA”: UN MECCANICO ARGENTINO CERCA SU YOUTUBE COME TOGLIERE TAPPI ROTTI DALLE BOTTIGLIE, E IMMAGINA IN SOGNO UN MACCHINARIO POTENZIALMENTE RIVOLUZIONARIO PER SALVARE VITE IN PARTI A RISCHIO

Sembra una storia uscita dritta dritta dai miti omerici, con l’ispirazione divina che arriva in sogno al povero protagonista del dramma e, a mo’ di deus ex machina, finisce col fornirgli la soluzione ad un problema irrisolvibile - oltre che un motivo in più agli abitanti dell’Olimpo di bisticciare come condomini di periferia. Ma quanto accaduto al meccanico argentino Jorge Odón, a partire da un umile filmato su “Youtube” su come togliere tappi di sughero rotti dai colli di bottiglia, potrebbe benissimo essere l’inizio di una nuova fase nella storia recente dell’ostetricia, secondo quanto riportato dal “New York Times”.
Dopo aver visionato il filmato, infatti, Odón ha sognato uno scenario nel quale al posto del tappo c’era un bambino, e al posto della bottiglia la madre, e - metà McGyver, metà Rube Goldberg - ha subito creato un prototipo usando una bambola della figlia, un barattolo di vetro e una manica di tessuto cucitagli dalla moglie. Per quanto sembri incredibile, la soluzione “enoica” di Odòn non solo non è stata subito fatta a pezzi dalla comunità scientifica, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è dimostrata assai interessata al prototipo, con un’azienda statunitense che l’ha già “prenotata” per una possibile commercializzazione. Secondo i medici interpellati al riguardo, infatti, il “macchinario Odòn” potrebbe avere potenzialità enormi non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli avanzati, soprattutto come alternativa non invasiva, di facile uso e a basso costo ai parti cesarei.
E pensare, ha commentato il diretto interessato, “che quando ho raccontato a mia moglie dell’idea” - dopo averla svegliata alle quattro del mattino, beninteso - “mi ha detto che ero matto e di tornare a dormire”.

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