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Tra “wine experience” e “wine sharing”, da Roma a Milano per stappare grandi bottiglie all’insegna della convivialità ma anche della condivisione della spesa per etichette decisamente costose e spesso in arrivabili per molti enoappassionati

Stappare in enoteca o al ristorante una grande bottiglia è sempre un investimento importante. Ma ci sono vie per renderlo più accessibile. Come la “wine expericence”, pensata da Settembrini a Roma (http://viasettembrini.com), dove gli appassionati, in un appuntamento settimanale, con 50 euro, potranno degustare selezioni di grandi vini francesi, da Gevrey - Chambertin alla Borgona. Più “social” l’idea di “wine sharing” dell’Enoteca “Bicerin” di Milano (www.bicerinmilano.com): via facebook o per telefono ci si prenota, e raggiunto un gruppo di 6 persone, si aprono insieme grandi bottiglie (da Cavallotto a Oasi degli Angeli, da Le Macchiole a Henri Boillot, da Chateau de Pommard a Bruno Paillard). Perchè condividere una grande bottiglia (e la spesa) è più bello.

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