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UMANI RONCHI PUNTA SULL’ABRUZZO: L’AZIENDA MARCHIGIANA INVESTE 3 MILIONI DI EURO PER UNA TENUTA DI 30 ETTARI NELLA PRIMA DOCG DELLA REGIONE. E NEL TERRITORIO DEL VERDICCHIO CLASSICO CONQUISTA UN ALTRO PRESTIGIOSO "CRU"

Umani Ronchi
Michele e Massimo Bernetti

Punta sull’Abruzzo, regione tra le più promettenti per il futuro dell’enologia italiana di qualità, l’azienda marchigiana Umani Ronchi, famosa in tutto il mondo per il Pelago, vino di “alto lignaggio” creato dal principe degli enologi italiani, Giacomo Tachis. E’ di questi giorni l’acquisto di una tenuta di 30 ettari nelle Colline Teramane, sottozona vocata della doc Montepulciano d’Abruzzo che, a partire dalla vendemmia 2002, otterrà il prestigioso riconoscimento della “garantita”: l’investimento della Umani Ronchi, pari a 3 milioni di euro a regime, rientra nella filosofia di espansione in nome della qualità praticata dall’azienda “punta di diamante” della moderna enologia marchigiana, condotta da Massimo Bernetti e dal figlio Michele.

L’obiettivo della Umani Ronchi (200 ettari di vigneto nei migliori terroir del Verdicchio Classico e del Rosso Cònero, 4,5 milioni di bottiglie prodotte, ripartite su 14 etichette, per un fatturato annuo di 11 milioni e 360 mila euro, 22 miliardi di vecchie lire) in Abruzzo è un vino rosso d’autore tratto da uno dei vitigni autoctoni più potenti e noti d’Italia, il Montepulciano. «Questa acquisizione è strategicamente molto importante, perché ci consentirà di produrre vino docg in una zona particolarmente vocata, esercitando un controllo su tutta la filiera produttiva, dalla vigna fino all’imbottigliamento - spiega Michele Bernetti - Da molti anni esisteva una joint-venture tra noi e due cantine abruzzesi per la commercializzazione di Montepulciano d’Abruzzo, la cui produzione era già regolata da rigidi disciplinari. Da adesso saremo anche noi a produrre direttamente in questa regione dall’enorme potenziale enologico, puntando su livelli assoluti di qualità».
La nuova tenuta di Umani Ronchi si estende su un’area collinare a Casal Thaulero, nei pressi di Roseto degli Abruzzi, una zona “storica” per la vitivinicoltura della regione perché proprio qui nacque, molti anni fa, una delle prime cantine sociali abruzzesi che si dedicarono all’esportazione di vino. I vigneti sono piantati a Montepulciano, con sistema a spalliera, ed hanno una densità di 4.000-5.000 piante per ettaro. Altri vigneti saranno impiantati nel 2003, e attorno alla suggestiva casa colonica che domina la tenuta sarà costruita una cantina di vinificazione, che si aggiungerà alla cantina di invecchiamento già esistente.
Nell’attesa delle future etichette Colline Teramane “firmate” dalla Umani Ronchi, l’azienda marchigiana conquista anche un altro prestigioso “cru” nella doc del Verdicchio Classico, che si aggiunge ai 100 ettari già posseduti in zona: 8 ettari di vigneto a Cupramontana, proprio nel vertice della collina, che saranno interamente destinati in futuro alla produzione di un nuovo vino. Con questo acquisto la Umani Ronchi può così vantare vigneti in tutte le migliori zone del Verdicchio Classico.
Gli ultimi investimenti della Umani Ronchi in Abruzzo e nelle Marche si sommano a quelli effettuati nei mesi scorsi (3,2 milioni di euro, oltre 6 miliardi di lire) per l’impianto e l’ammodernamento dei vigneti e per la ristrutturazione della cantina di Osimo. Il restyling dello stabilimento, resosi necessario grazie all’incremento produttivo dell’azienda, ha visto la costruzione di una nuova cantina di vinificazione delle uve rosse, di un magazzino termocondizionato per l’affinamento delle bottiglie e di una nuova “barricaia” che, per la sua concezione avveniristica, è stata immortalata da AD, rivista internazionale di architettura.

La Umani Ronchi, che commercializza all’estero il 75% della sua produzione, in 32 Paesi di tutto il mondo, è presente sul mercato italiano nei migliori ristoranti ed enoteche. Fiori all’occhiello dell’azienda, oltre al Pelago (Marche Igt) e al Cùmaro (Rosso Cònero Doc), sono il Casal di Serra (Verdicchio di Jesi Classico Superiore) e il Maximo (Sauvignon blanc botritizzato), splendido vino da dessert.

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