La globalizzazione e il mondo del vino vanno ormai a braccetto, rinchiudersi nelle proprie aziende può rivelarsi controproducente, e spesso non porta risultati. Per questo è importante uscire, fare nuove esperienze e conoscere realtà differenti. Meglio ancora se le esperienze sono internazionali. È con questo spirito che Confagricoltura promuove stage all’estero per gli under 30, cui è offerta la possibilità di fare la vendemmia in tante regioni viticole dell’Australia, da Barossa Valley a North Tasmania, da Riverina a Limestone Coast. “Dopotutto - spiega Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura - il vino in Australia è un prodotto “high Tech”: in cantina e in laboratorio l’impressione è quella di una “fabbrica” di vino e tutto è perfetto, 24 ore su 24. Da settembre si può iniziare a programmare uno stage e partire già dal prossimo gennaio. Questa esclusiva opportunità la offriamo ai giovani che conoscono l’inglese, vorrebbero migliorare la propria conoscenza nel mondo del vino e hanno meno di 29 anni. Un’occasione per accrescere e migliorare, mettendole in pratica, le precedenti conoscenze individuali. Conoscere il vino nel suo complesso, grazie anche ad una maggiore informazione e divulgazione delle sue proprietà organolettiche, ai nuovi stili di vita di consumatori più attenti a qualità, genuinità e varietà e capaci di valutare è diventato quasi “un must” per chi intende intraprendere la propria professione in questo settore - continua Maiorano - l’esperienza può essere svolta sul campo o in cantina come operatore (cellarhand), assistente di laboratorio o svolgere entrambe mansioni”.
Il progetto proposto dai Giovani di Confagricoltura permette di farsi un’esperienza all’estero sul campo quasi a costo zero. E’ però necessario poter certificare la propria esperienza pratica.
“Lo stage - ha ricordato l’Anga - è remunerato e, con la retribuzione del proprio lavoro si rimborseranno in gran parte le spese anticipate (iscrizione, costi amministrativi, viaggio, visto e assicurazione) ed in più si compierà un importante investimento sul proprio futuro professionale.
Il regime di lavoro, è certamente impegnativo: durante la vendemmia anche 10/12 ore al giorno per sei giorni. Le tecniche enologiche australiane sono molto diverse dalle nostre a partire dal marketing, alla cultura del lavoro che è di stampo anglosassone e segue il criterio del fare profitto insieme, promuovendo lo spirito di squadra e il lavoro in team”.
“Non promettiamo un lavoro o un’occasione di guadagno - ha concluso il presidente dei giovani di Confagricoltura - ma assicuriamo una importante opportunità di formazione e di crescita personale e professionale da cogliere al volo”.
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