
Il 2024 segna il miglior bilancio di sempre nella storia di Veronafiere, tra i principali player fieristici internazionali, attiva dal 1898 da Verona, sia a livello di Gruppo che per la Capogruppo. I risultati, precedentemente approvati dal Cda, e oggi all’unanimità anche dall’Assemblea dei Soci di Veronafiere, che sempre all’unanimità ha confermato Federico Bricolo presidente di Veronafiere per il triennio 2025-2028, testimoniano il pieno rilancio dell’attività fieristica e l’efficacia della nuova traiettoria strategica avviata con il Piano One Veronafiere 2024-2026. In particolare, i ricavi consolidati del Gruppo raggiungono i 125,5 milioni di euro, con un incremento di 5 milioni dai 120,5 milioni dell’esercizio 2023, e l’Ebitda si attesta a 25,8 milioni di euro, in aumento di 3,5 milioni dai 22,3 milioni dell’anno precedente, con una crescita percentuale del 15,7%. Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2024 rileva un utile di 9,5 milioni di euro a fronte di un utile dell’esercizio precedente di 3,8 milioni del 2023, segnando un incremento record del 150%. Ma anche la capogruppo Veronafiere SpA presenta risultati altrettanto significativi: i ricavi si attestano a 101,5 milioni di euro, in crescita di 7,7 milioni dai 93,8 milioni del 2023, con un aumento del 7,8%, l’Ebitda raggiunge i 20 milioni di euro, migliorando di 5,9 milioni il dato dello scorso anno, pari a una crescita del 37,3%, e l’utile netto si attesta a 9,2 milioni di euro, quasi quadruplicato dai 2,3 milioni del 2023.
Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2024 del Gruppo, l’Assemblea dei Soci ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione: Romano Artoni, vicepresidente uscente e manager con lunga esperienza nel settore finanziario; Marina Montedoro, nuova vicepresidente, direttrice Coldiretti Veneto; Barbara Ferro, esperta in programmazione strategica, pianificazione economico-finanziaria e organizzazione; Désirée Zucchi, imprenditrice del settore culturale e formatrice aziendale; Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis; Alfonso Sonato, commercialista e revisore legale con incarichi in enti pubblici e privati. Si tratta di un Consiglio rinnovato per due terzi - con 5 nuovi consiglieri su 7 - che per la prima volta nella storia di Veronafiere presenta una maggioranza femminile, con 4 donne su 7 componenti. “Si apre oggi un altro triennio pieno di sfide e di nuovi risultati da raggiungere, che affronteremo con spirito di squadra con il CdA appena nominato, caratterizzato da visione, energia e competenze e con il dg Adolfo Rebughini - ha detto Federico Bricolo - con le colleghe, la cui forte presenza sarà senz’altro un valore aggiunto, e i colleghi del Consiglio di amministrazione, inizieremo subito a lavorare per consolidare e far crescere ulteriormente il posizionamento di Veronafiere, nel panorama fieristico nazionale e internazionale, come player di riferimento per la promozione delle importanti filiere del made in Italy rappresentate nel nostro portafoglio”.
Dal punto di vista patrimoniale, la gestione del capitale circolante ha evidenziato un significativo efficientamento, con una riduzione dei crediti verso clienti pari a 4,2 milioni di euro e degli altri crediti per 8,3 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto (Pfn) si è sensibilmente ridotto, passando da -17,9 milioni di euro a -6,4 milioni di euro, con un rapporto Pfn/Ebitda pari a -0,25 (da -0,80 dell’anno precedente), a conferma del progressivo rafforzamento della struttura finanziaria. Il patrimonio netto si incrementa di 4,8 milioni di euro, effetto combinato del risultato d’esercizio e dell’aumento della partecipazione in società controllate. Risultati record che riflettono l’importante calendario di eventi organizzati nel 2024 da Veronafiere: 45, di cui 35 in Italia e 10 all’estero in Brasile, Cina, Kazakistan, Serbia e Stati Uniti d’America. Il quartiere fieristico ha registrato 861.090 visitatori e 11.867 espositori, su una superficie espositiva netta pari a 623.272 metri quadrati. L’attività congressuale ha visto lo svolgimento di 342 eventi, per un totale di 62.900 operatori. “Tra i più importanti risultati che il 2024 porta in dote c’è quello di aver dato un nuovo impulso al processo di proiezione internazionale di Veronafiere e dei suoi prodotti - commenta Bricolo - ad ottobre abbiamo portato a Chicago il mondo del vino con la prima edizione di Vinitaly.Usa. Parallelamente ha preso il via un nuovo corso in Sud America, con la trasformazione della storica Vitória Stone Fair in Marmomac Brazil, a San Paolo. Il rafforzamento delle strutture operative in Asia e Brasile, inoltre, ha ulteriormente consolidato il posizionamento globale del brand Veronafiere. Il Consiglio di amministrazione e la struttura operativa di Veronafiere hanno condiviso gli obiettivi nel corso di un anno molto intenso e reso ancora più impegnativo dalla crescente instabilità a livello geopolitico. In questo scenario abbiamo iniziato a sviluppare concretamente le linee del Piano Strategico One Veronafiere, portando nel primo anno i primi concreti, importanti risultati”. “Il faro intorno a cui abbiamo orientato tutta la nostra attività è il Piano Strategico di Sviluppo 2024-2026, approvato a fine 2023 - conferma Adolfo Rebughini, dg Veronafiere - l’obiettivo era chiaro: valorizzare sotto un’unica regia tutte le società del Gruppo, dagli allestimenti a quelle operanti all’estero, in modo da creare valore in termini di fatturato e di know-how di mercato riferito alle industry che presidiamo con le rassegne e gli eventi a marchio Veronafiere in Italia e nel mondo. Le linee di crescita sono state quindi plasmate su un modello di business che ha nel fattore umano la chiave del proprio successo e incardinate su quattro pilastri: crescita sostenibile del business nazionale, presenza internazionale strutturata, sviluppo di un’offerta di servizi e allestimenti completa e competitiva, utilizzo dei dati a supporto del business. A sostegno di queste direttrici sono state attivate azioni mirate: semplificazione societaria, ridefinizione organizzativa con investimenti sulle persone, interventi tecnologici e infrastrutturali e l’adozione di politiche Esg integrate a ogni livello. Un percorso di evoluzione e crescita che anche nel 2024 ha visto l’impegno fondamentale di tutti i dipendenti del nostro Gruppo che, con professionalità e passione, hanno contribuito a riaffermare con orgoglio il ruolo determinante di Veronafiere e dei suoi prodotti nel promuovere nel mondo e supportare filiere strategiche del nostro made in Italy”.
Guardando, invece, ai risultati del triennio 2022-2024, spiega Maurizio Danese, ad Veronafiere che ha concluso il suo mandato, “l’Azienda, su impulso dei Soci, ha completato un percorso di rafforzamento industriale e finanziario che ha ridefinito il modello di governance, consolidato i conti, rilanciato l’attività caratteristica e attivato una progettualità strategica di lungo periodo. È stato individuato e nominato il dg e sono state ridefinite le macro-aree operative (b2b, b2c e Wine & Food), potenziando le funzioni di marketing, comunicazione e controllo. Dal punto di vista economico-finanziario, il mandato si è aperto con una situazione patrimoniale complessa e si è chiuso con una piena ricostituzione della solidità del Gruppo. A fronte di una perdita consolidata di 6,1 milioni di euro nel 2022, nel 2023 è stato registrato un utile di 3,9 milioni di euro, accompagnato da una crescita dei ricavi del +11,9% e un Ebitda in aumento del 26,2%. Il 2024 ha ulteriormente confermato questa traiettoria. In aggiunta, è stato attuato un programma di riorganizzazione societaria che ha portato alla razionalizzazione del perimetro del Gruppo, con l’incorporazione di Pmt, la dismissione di Vpe, Metef e Lems India e il riassetto di Eurotend e Intex”.
Dal 2022 Veronafiere ha tracciato anche una chiara roadmap di sostenibilità, diventando il primo organizzatore fieristico italiano a ottenere la certificazione integrata Si Rating. Sono stati introdotti nuovi comitati strategici, ottenute certificazioni ambientali e sociali (45001, 50001, parità di genere), e completati interventi infrastrutturali. Sono stati definiti, poi, gli asset per la governance delle controllate Eurotend, Intex e Intex Us, nominando tre dipendenti della capogruppo negli organi amministrativi secondo un processo di fit and proper basato su competenza e coerenza valoriale. Nel 2024, Veronafiere ha quindi proseguito il percorso di sostenibilità ambientale, i progetti di inclusione e responsabilità condivisa (tra cui “Riding the Blue”, “Si sostiene in carcere”, “Cantine della solidarietà”, “Apen’Down” e il progetto della cooperativa Galileo per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità), e ottenuto la certificazione per la Parità di genere conforme alla Uni/PdR 125:2022, oltre ad aver adottato una nuova Carta dei Valori redatta in collaborazione con i dipendenti. La visione globale è quella di un quartiere fieristico che sia un esempio di sostenibilità e innovazione, sempre più funzionale alle esigenze dei clienti, ma anche integrato nel tessuto urbano e a servizio dei cittadini.
Dal 2022 al 2024 Veronafiere ha organizzato 144 eventi (109 in Italia e 35 all’estero), con 12 nuovi prodotti, accogliendo oltre 2,3 milioni di visitatori su 1,77 milioni di metri quadrati netti espositivi. In quartiere anche 165.000 operatori intervenuti agli 870 congressi. Risultati resi possibili anche grazie alla centralità dell’incoming, per garantire circolarità e respiro alle opportunità di business. Tra i successi principali del triennio: l’edizione 2023 di Fieragricola, con 140.000 visitatori; Vinitaly 2024 con 97.000 presenze e un incremento di operatori esteri da 140 Paesi; e Fieracavalli n. 126, con oltre 2.200 cavalli e 700 espositori da 25 Paesi; ma anche Marmomac 2024, con 1.485 espositori da 55 nazioni e 50.000 visitatori, di cui il 66% internazionali. Per il portafoglio b2c, centrale anche la creazione dell’Entertainment che ha portato negli spazi riqualificati delle Gallerie Mercatali grandi ospiti internazionali come Bob Sinclair e Sven Vath. È proseguito il consolidamento internazionale di Vinitaly con il debutto di Vinitaly.Usa e i Roadshow su nuovi mercati, tra cui Almaty e New Delhi, e l’ampliamento del portafoglio con nuove rassegne in Italia e all’estero, tra cui Marmomac Brazil, Solar & Storage, Sol2Expo, Vita in Campagna, fino alle tappe del tour dell’Amerigo Vespucci a Tokyo, Doha e Jeddah. Storico, inoltre, l’evento del 2024 “L’Economia di Francesco e il Mondo del Vino Italiano”, culminato nell’udienza con il Santo Padre.
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