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VICINA AD UNA “SOLUZIONE AMICHEVOLE” LA QUERELLE “ANTIDUMPING E ANTISUSSIDI” TRA CINA ED UNIONE EUROPEA SUL VINO IMPORTATO NEL CELESTE IMPERO. A DIRLO, ALL’AGENZIA REUTERS, IL MINISTRO DEL COMMERCIO FRANCESE, NICOLE BRICQ

Vicina ad una “soluzione amichevole” l’inchiesta avviata nel giugno 2013 da parte dei tribunali cinesi, sul vino di importazione europeo, ed in particolare sull’aspetto anti-dumping e anti-sussidi che, secondo produttori del Celeste impero, avrebbero fatto concorrenza sleale alla produzione nazionale. A dirlo, all’agenzia Reuters, il Ministero del Commercio di Francia, Nicole Bricq. Una voce autorevole, visto che la Francia esporta oltre la metà dei 600 milioni di euro di vino spediti in Cina (dato 2012). “Sono particolarmente felice di poter dire - ha dichiarato Bricq in una conferenza stampa congiunta con il Ministro del Commercio cinese Gua Hucheng a Parigi - che siamo sulla strada giusta verso un compromesso sulla questione vino. Il dialogo costruttivo tra i funzionari europei e cinesi del settore dovrebbe consentire un buon compromesso”.

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