Dagli eventi da non perdere ai temi “caldi” di cui si parlerà, dalle grandi degustazioni al viaggio virtuale tra i più famosi territori - festeggiando 20 candeline di “Cantine Aperte”, con il Movimento Turismo del Vino, e con la serie di francobolli di Poste Italiane dedicati alle docg del Belpaese (dal Barolo al Brunello, dal Sagrantino al Prosecco ...) - scoprendo le ultime tendenze e andando a caccia di curiosità, incontrando produttori e lasciandosi affascinare, o ri-affascinare dall’universo di Bacco: ecco tutto quello che c’è da sapere su Vinitaly (www.vinitaly.it), che si apre domani, con la giornata dedicata ai wine-lovers.
Istruzioni per l’uso? L’Italia del vino sarà protagonista di degustazioni come “Le grandi biografie del vino-Gaja, Tenuta dell’Ornellaia e Florio” by Vinitaly-Bibenda, e “’80, ’90 e 2000: Trent’anni di Amarone d’Arte” con le Famiglie dell’Amarone d’Arte, ma anche “Di padre in figlio” con Antinori, Argiolas, Chiarlo, Donnafugata, Ferrari, Zonin e il “provocatore generazionale” Mannheimer, e “La nascita del mito-Giovani Docg Italiane” della rivista Civiltà del Bere. Fuori fiera, invece, i migliori vini di Antinori saranno al Palazzo della Ragione (26 marzo). E tra “prime” come “Vivit”, salone dei vini “bio”, e del Consorzio Vino Chianti, per la prima volta a Vinitaly, il Friulano sarà portabanderia del Friuli Venezia Giulia, sotto la regia dell’Ersa, mentre Mtv Puglia accenderà i riflettori sui grandi vini della Regione, il consorzio Piemonte Land of Perfection su tutte le denominazione top, dal Barolo al Barbaresco, di uno dei territori più famosi, e l’Istituto Vite Vino di Sicilia si concentrerà sulla diversità dei grandi territori del vino dell’isola. Immancabili le bollicine, dagli eleganti Franciacorta ai migliori Trentodoc, dall’amato Prosecco al più classico Asti, fino all’Oltrepò Pavese. E tra il vino che “si ascolta” in tasting in musica proposta dalla cantina dell’Amarone Massimago (e “Cocktail Dinner & Music” con i giovani imprenditori Agivi fuori fiera), la degustazione del Wildbacher, prezioso vitigno autoctono trevigiano di origine austriaca di cui Conte Collalto è uno dei due produttori al mondo, e i “Vini dei vulcani” del Consorzio del Soave, la caccia è aperta ai vini più curiosi. E ai loro “vestiti”, con “Etichetta e bottiglia: haute couture o pret-à-porter del vino? Studio sul packaging design nelle cantine della Valpolicella” (27 marzo), e oggetti cult, come “Geni di Luce”, opera in tre piatti che fa incontrare Luce della Vite di Frescobaldi e la storica Richard Ginori 1735.
Ma il Vinitaly è anche l’occasione per fare il punto sull’attualità (con il Ministro Catania, il presidente Commissione Agricoltura Parlamento Ue De Castro, il commissario Ue all’Agricoltura Ciolos) con focus, convegni e ricerche: a partire dalle capacità economiche del settore, in “Diamo credito al vino italiano” di Fedagri-Confcooperative, attraverso i canali di vendita che più crescono, in “I nuovi comportamenti di acquisto e consumo di vino nella gdo” con Symphony IRI Group e la sociologa Colussi (26 marzo), e guardando a “Il consumo di vino nel fuori casa” con Vinitaly e Axiter-Confcommercio-Unicab (27 marzo). Senza mai abbassare la guardia, con Confagricoltura in “Vino italiano, terapie anti-spread. Strategie per aumentare il valore dei nostri vini all’estero”, forti del record dell’export 2011 (4,4 miliardi di euro) ai cui mercati saranno dedicati focus sulla Russia con Banfi e su Cina e Stati Uniti con Veronafiere (27-28 marzo). Di “Vino & comunicazione” parleranno esperti a raccolta alla Regione Umbria (26 marzo) e la griffe della Valpolicella Allegrini, che presenta il “multichannel”, nuova frontiera della wine communication, dove scoprire i suoi tesori (raccolti ne “I sentieri di Allegrini”, a partire dal gioiello di Villa della Torre). Del ruolo del viticoltore per valorizzare il vino italiano, invece, ne parleranno Bosco Viticoltori, importante realtà veneta, e Vinitaly (27 marzo).
E poi c’è l’ambiente, su cui il vino ha molto da dire, interrogandosi su “Clima e vino: rischi e prospettive di una relazione particolare” con Città del Vino, Coldiretti, Greenpeace e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini - che illustrerà anche il progetto “EcoSostenibilità nella Vitivinicoltura” - ma anche su “Il vino sostenibile si deve vendere” con il progetto di viticoltura sostenibile “Magis” (26 marzo). Sostenibilità a cui guardano anche progetti come “Montefalco 2015: The New Green Revolution” di cui è capofila Caprai, e “SoStain”, primo programma di certificazione della viticoltura in Italia (con Planeta e Tasca d’Almerita). Il must? Il primo stand 100% scollegato dall’elettricità: dalla cantina Salcheto, per degustare, bisogna pedalare.
Le curiosità – Ziz-zag tra altre news & eventi
Vino & clima, focus e dibattiti
“ViViT”, salone dei vini “bio” è la new entry di Vinitaly, dove di vino, ambiente e climate change parleranno anche Città del Vino, Coldiretti e Greenpeace a convegno. Ci sarà anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ad illustrare il progetto EcoSostenibilità nella Vitivinicoltura (con Gancia, Masi, Antinori, Mastroberardino, Chiarlo, Planeta, Tasca d’Almerita, Venica ...) e consegnare al Console giapponese Shigemi Jomori i proventi di “Insieme 2001”, progetto e vino di Venica per il Giappone terremotato (oltre Vinitaly, c’è “ViniVeri”, Cerea, 24-26 marzo).
Il mondo del vino d’Italia nei francobolli
Ci sarà tutta l’Italia del vino a Verona: a celebrarla, anche Poste Italiane, con una serie di francobolli (dal 24 marzo) dedicati a territori e Docg del Belpaese: dal Barolo al Brunello di Montalcino, dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene al Sagrantino di Montefalco, al Primitivo di Manduria. L’annullo è possibile, oltre che negli uffici postali dei territori del vino rappresentati nei 15 francobolli, anche a VeronaFiere.
Rosati mon amour: il made in Puglia che piace sempre più
Il futuro? “E’ rosa .. anzi rosato”: la “rosato-mania” cresce nel mondo (+17% i consumi in 8 anni) e l’Italia, dopo la Francia, è il produttore n. 2. Ecco perché l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia (www.regione.puglia.it) , da sempre leader nella produzione, il 27 marzo, a Vinitaly, presenterà uno studio su consumi e produzione dei Vini Rosati negli ultimi anni, a cura dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Un’occasione per scoprire i segreti del grande successo dei rosati, anche in vista del primo “Consorso Enologico Nazionale di Vini Rosati d’Italia”, di scena il 6 aprile in Puglia.
“Lambruscao meravigliao”: se anche il Brasile pensa di investire sull’Italia
Strano rapporto, tra Italia e Brasile, con tante rivalità, come nel calcio, ma anche tratti in comune, come la voglia di far festa. Tra i vini italiani che “uniscono” i brasiliani, nonostante il problema pendente dei dazi, c’è il Lambrusco, pari al 70% di tutto il vino importato dall’Italia. Tanto che un fondo brasiliano si sarebbe fatto avanti per investire in una della cantine leader del Lambrusco: Cantine Ceci, come conferma Alessandro Ceci. “Ci parliamo da tempo, ma non c’è ancora niente di concreto”. News potrebbero saltar fuori a Vinitaly, ma per ora, “Lambruscao meravigliao” a parte, “l’azienda non si vende”.
C’è sempre una prima volta: Antinori e Consorzio Chianti Classico
Il territorio del Chianti Classico (chianticlassico.com) arriva a Vinitaly in buona salute, forte di un più 4% di vendite nel 2011, secondo un trend positivo che prosegue anche nei primi mesi del 2012. E, soprattutto, con un’importante novità: per la prima volta, dopo 37 anni, a Verona, insieme a più di 120 cantine protagoniste con le loro etichette in degustazione, con il Consorzio Vino Chianti Classico ci sarà anche Marchesi Antinori, la storico marchio da poco rientrato nel Consorzio, che abbraccia così un territorio che si muove unito, nel rispetto dei suoi diversi protagonisti, per affrontare le sfide globali.
Brunello in bicicletta: artigianalità e passione si incontrano a Vinitaly
Da Magni a Nencini, da Saronni a Merckx, ci sono saliti in tanti, e ora, a “correre” su uno dei miti delle due ruote del grande ciclismo, sarà un altro “campione” del made in Italy: il Brunello di Montalcino, icona italiana famosa in tutto il mondo, che incontra la Colnago, lo storico marchio italiano di biciclette, in una “limited edition” di 80 magnum di Brunello di Montalcino 2007 “Vigna di Pianrosso” firmata Ciacci Piccolomini d’Aragona (www.ciaccipiccolomi.com), una delle cantine top per guide e guru internazionali del vino, per gli 80 anni del costruttore Ernesto Colnago, che, domani, sarà a Vinitaly per ricevere il suo regalo speciale. E contraccambiare con una bicicletta storica.
Focus - Usa loves Italy: una storia d’amore a Verona
Il fascino dei tanti territori dell’Italia del vino, il lifestyle italiano tanto amato e di cui Bacco è uno degli alfieri più prestigiosi, la capacità di offrire vini per tutti i gusti, da quelli più immediati e fruttati a quelli più potenti e complessi, dai grandi classici ai territori emergenti, e per tutte le tasche, con un ottimo rapporto qualità-prezzo: ecco alcuni degli ingredienti della lunga “storia d’amore” tra gli Stati Uniti, primo mercato enoico al mondo, e il vino italiano, lo “straniero” più presente nei calici a stelle e strisce, con quasi 2 milioni di ettolitri che dall’Italia, nel 2011, sono partiti per gli Usa, per un valore che sfiora il miliardo di dollari. Una passione, quella degli americani per il vino italiano, che non conosce battute d’arresto fin da quando, a cavallo tra il 1700 e il 1800, con gli States ancora giovani, fu l’italiano Filippo Mazzei a impiantare in Virginia un vigneto per il futuro presidente Thomas Jefferson, e, qualche decennio dopo, furono le famiglie italo-americane come i Gallo o i Mondavi a dar vita alla florida industria vinicola americana, soprattutto in Napa Valley.
Un legame che “simbolicamente” si rinnova a Verona, città degli innamorati per eccellenza, che fu la scena di Romeo e Giulietta, e che oggi, al Palazzo della Ragione, fa da sfondo alla nuova storia d’amore: con la prima degustazione organizzata in Italia da “Wine Spectator”, la più importante rivista enoica americana, in collaborazione con Veronafiere, che con “OperaWine” ha riunito i “Finest Italian Wines 100 Great Producers”, i 100 produttori più importanti d’Italia, in un grande evento come anteprima d’eccezione a Vinitaly: “i più significativi, per grandezza o prestigio selezionati dalla rivista - spiega Stevie Kim, general coordinator Vinitaly in the World - in un evento di respiro internazionale di cui i produttori sono molto entusiasti”.
A suggellare questo amore, nomi come Allegrini e Antinori, Caprai e Bellavista, Biondi Santi, Giacosa e Ca’ del Bosco insieme a Zonin e Castello Banfi, Castello di Ama, Damilano e Donnafugata, passando per Fattoria del Cerro e Ferrari, Feudi di San Gregorio e Gaja, Sandrone, Lungarotti, Frescobaldi e Masciarelli, Mastroberardino, Chiarlo e Nino Negri, Pio Cesare, Planeta e Rocca delle Macìe, Santa Margherita, Tasca d’Almerita, Tenuta dell’Ornellaia e Tenuta di Biserno, Tenuta San Guido, San Leonardo e Umani Ronchi, riusciti, negli anni, ad accendere la scintilla nel cuore degli americani. E come per un vero amore, i presupposti ci sono tutti perché la passione tra gli Stati Uniti e il vino italiano possa durare ancora a lungo.
Info: www.operawine.it
La tendenza che ci piace - I tempi cambiano e il mondo del vino si reinventa. Wine hunter & Co: ecco l’identikit delle nuove “eno-professioni”
Dal wine hunter al wine promoter, dal wine driver al wine blogger che diventa wine seller, fino al social wine writer: i tempi cambiano, e il mondo del vino si reinventa, con sempre nuove “eno-professioni”. Come il wine hunter, che va “a caccia” di clienti top per cantine ed enoteche, accorciando i tempi e snellendo gli affari, semplici appassionati o collezionisti - di cui conosce gusti e preferenze personali - con cui stringere contatti. Una persona di fiducia, esperta di vino ed appassionata, che consiglia etichette e racconta il valore aggiunto di una bottiglia, fatto di storie e aneddoti che da sempre affascinano i wine lovers. Ma c’è anche il wine blogger che diventa seller, e si mette a vendere etichette di persona, grazie anche ai contatti nati proprio sul web. Web dove c’è il social wine writer, una persona formata all’interno della cantina - o nei consorzi - di cui conosce non solo tutti i vini, ma ogni singolo aspetto storico e quotidiano, che comunica puntualmente ai wine lovers, soprattutto sui social network, da Facebook a Twitter, rispondendo a domande e curiosità. E poiché non c’è evento al quale il vino non si possa abbinare, c’è il wine promoter, che consiglia alle cantine le occasioni per sposare la cucina in kermesse gastronomiche, ma anche arte, musica o letteratura, e solidarietà, in iniziative di charity. Ma, tra etilometro che incombe e inasprimento di sanzioni per chi guida oltre i limiti di alcol consentiti, come assaggiare vini in tranquillità? Con il wine driver, autista personale che accompagna i clienti a casa per conto di cantine e locali. E’ così che la passione si trasforma in nuove figure professionali, che si incontreranno a Vinitaly, rassegna internazionale (Verona, 25-28 marzo; www.vinitaly.it) che registra novità e tendenze del mondo del vino.
Novità di cui è ricca l’edizione 2012: “a partire dalle nuove date - spiega Elena Amadini, brand manager Vinitaly - non più giovedì-lunedì, ma domenica-mercoledì, per accorciare ed ottimizzare i tempi in chiave business per le aziende. Con un investimento maggiore su incoming ed operatori, un ricco calendario di eventi, degustazioni di grande spessore, attenzione ai contenuti di attualità del mondo del vino, e “Vivit”, nuovo salone dei vini bio con aziende a Vinitaly per la prima volta”.
E, dopo l’ufficialità dell’Istat del record dell’export del vino italiano nel 2011 (4,4 miliardi di euro), a Vinitaly, in termini di numeri, debutterà anche il primo Osservatorio Nazionale dei Numeri del Vino del Consorzio Italia del Vino (da Banfi a Ferrari, da Gruppo Italiano Vini alla Marchesi di Barolo, da Santa Margherita a Terredora, da Zonin a Gancia). Un settore in salute, quindi, per Giovanni Mantovani, ad Veronafiere, che, a proposito di professioni, “assorbe più di 1 milione di occupati. Un dato, peraltro, in crescita”.
Focus - Istruzioni per l’uso parte II: non è finita qui ... Zig zag a Vinitaly
Al Business Forum della Confederazione europea delle cooperative agricole (Cogeca), con il commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro e del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, saranno messe a confronto le strategie commerciali di alcune delle più importanti cooperative vitivinicole europee (Gruppo Riunite-Giv per l’Italia, 26 marzo). E, a proposito di grandi gruppi, a Vinitaly nasce Campari Wines, la nuova identità del polo vini di Campari, che vuole continuare ad investire nella ricerca della qualità nel mercato nazionale ed internazionale del vino. I mercati saranno al centro del convegno “Mercato del vino: come affrontare la discontinuità promosso da L’Informatore Agrario” (27 marzo). Il Gruppo 24 Ore presenterò invece una fotografia puntuale ed aggiornata del settore vitivinicolo italiano nella tavola rotonda “Tradizione, evoluzione o rivoluzione: come cambia il vino?” (27 marzo). Ma a Vinitaly si parlerà anche di “Vino naturale tra presente e futuro” in un convegno e con una cinedegustazione in compagnia di Jonathan Nossiter, di tracciabilità molecolare, la nuova frontiera analitica che il Consorzio della Vernaccia di San Gimignano ha scelto per i suoi vini, e di Malbec, il vitigno simbolo dell’Argentina, illustrato dagli enologi Michel Rolland e Roberto Cipresso. Tra i personaggi internazionali, ci sarà anche Benjamin Chau, deputy executive director operations dell’Hong Kong Trade Developmente Councilee. Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero presenterà le mappe con l’indicazione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive del Barbaresco Docg e del Barolo Docg (27 marzo). La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) invece dedicherà un talk-show alla fiera del vino più importante d’Italia sul tema del vino “fuori casa”.
Un Vinitaly che ritroverà la Toscana protagonista, negli appuntamenti che la Regione ha organizzato all’insegna dei suoi grandi vini, tra “emozioni, passione, solarità, eleganza e spiritualità”, e che vedrà un vino di casa, il Soave, nel ricco programma di iniziative del Consorzio di Tutela del vino bianco più importante del Veneto. Guarda ai winelovers “Umbria al Top” che al Vinitaly ne discuterà con la Master of Wine Debra Meiburg. La Regione Veneto, invece, celebra i suoi vini attraverso le “mani donate alla viticoltura” in una serie di incontri e degustazioni. Dei vini di montagna parlerà il Cervim-in “La viticoltura riconquista i pendii”, congresso internazionale n. 4 sulla viticoltura di montagna e in forte pendenza (27 marzo).
Verticali di Greco e Taurasi saranno il leitmotiv di Terredora, una delle aziende laeder dell’Irpinia enoica, mentre Bisol, la griffe del Prosecco, svelerà i segreti di Venissa, il vino rinato dopo secoli di oblio sull’Isola di Mazzorbo Burano, fresco della sua prima entrata in scena come una delle novità enoiche più attese, attraverso degustazioni esclusive guidate dal winemaker Roberto Cipresso. Un’insolita verticale, sarà quella del Vin Santo di Montepulciano Doc di Tre Rose, la cantina di Montepulciano del Gruppo Angelini (26 marzo). Dalla veneta Santa Sofia si potrà degustare in anteprima l’annata 2007 dell’Amarone Classico, disponibile da aprile. 1952-2012, la griffe veneta Santa Margherita festeggia invece i 60 anni dalla sua fondazione (26 marzo). Un altro compleanno? San Patrignano e i 10 anni dell’Avi, Sangiovese di Romagna Doc Superiore annata 2007 dedicato a Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità. Sempre dal Veneto, Zenato festeggia i 20 anni del Ripassa Valpolicella Doc superiore con un’esclusiva Salomon da 18 litri, una cuvée delle migliori annate, che potrà essere autografata dai wine lovers ed acquistata dal suo più grande estimatore (il ricavato sarà devoluto in beneficenza, così come quello dei braccialetti “Africa” realizzati da Nadia Zenato che andranno ad arricchire con un grappolo “L’Albero della Vite”, aiutando la Onlus Spirit in Dance per l’ampliamento dell’ospedale di Cumura in Guinea Bissau). Vino e solidarietà anche con Venica & Venica che il 26 marzo per mano del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini consegnerà il ricavo di “Insieme” per il Giappone, vino e progetto della cantina per aiutare il Paese terremotato, al console generale del Giappone a Milano Shigemi Jomori (26 marzo).
Villa Sandi, presenterà lo spumante Metodo classico “Opere Trevigiane” in un abbinamento insolito da scoprire con il sommelier Alessandro Scorsone e Giancarlo Moretti Polegato, alla guida della cantina veneta (26 marzo). La regina delle sommelier Adua Villa accompagnerà invece la degustazione delle etichette di Cantine Paladin (27 marzo). Da Donatella Cinelli Colombini insieme al Brunello di Montalcino, ci sarà Il Drago e Le Otto Colombe che nell’anno del drago cambia etichetta ed uvaggio. E se Castello Banfi aprirà la caccia ai fan del Sangiovese, con i wine lovers che potranno recarsi nel set fotografico della cantina per farsi scattare un flash ed entrare a far parte su Facebook dell’“Italia virtuale dei Testimonial” del celebre vitigno, mettendoci la propria faccia, Allegrini svelerà i segreti della “cantina degli esteti e degli ambientalisti”: San Polo, la cantina di Montalcino della celebre griffe, perfetto esempio di bioarchittettura (28 marzo). Un’altra curiosità? I vini in anfora georgiani, che saranno in degustazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Per uno sguardo oltreconfine, a Vinitaly ci sarà anche Ubifrance, con una selezione di 11 produttori francesi di vini e distillati.
Il Friulano? Celebra il suo goloso matrimonio d’amore e di gusto con un altro prodotto top del Friuli Venezia Giulia: il prosciutto di San Daniele. Ma non sarà il solo ad incontrare il food, che a Vinitaly, si ritaglia il suo spazio tra una degustazione e l’altra: se le prelibatezze dei Jeunes Restaurateurs d’Europe sposeranno le bollicine franciacorte firmate Guido Berlucchi (26-27 marzo), il finger food accompagnerà la perfomance artistica di Elisabetta Rogai, artista specializzata in dipinti “wine made” - quadri che profumano di vino, invecchiano sulla tela e cambiano di colore con il passare del tempo - ospite della cantina toscana Rocca delle Macìe che fornirà la tavolozza: il Chianti Classico Riserva Docg 2008 (27 marzo). E, a proposito di vino e arte, ci sarà anche “Bla … Bla … Bla … Bio Wine Label Art”, ovvero momenti artistici con molti artisti la cui opera più bella diventarà la prima etichetta della nuova linea bio della trentina La-Vis (25 marzo).
Di vino e cucina parleranno anche Bruno Vespa ed Antonella Clerici presentando il loro volume Vino & Cucina. Cento ricette della migliore tradizione enogastronomica italiana (edizioni Mondadori, 25 marzo). E poi c’è l’alta cucina: dal ristorante Da Vittorio a Brusaporto con i Fratelli Cerea al Reale di Rivisondoli con Niko Romito al Villa Crespi di Orta San Giulio con Antonino Cannavacciuolo ospiteranno le cene stellate firmate Cà del Bosco. Tornando a Verona, se stasera Piazza delle Erbe ospita Soave Style, evento del Consorzio del Soave aspettando l’apertura di Vinitaly, Ruggeri e La Montecchia accoglieranno invece i loro ospiti con un long aperitif nell’edificio più famoso della città: la Casa di Giulietta (25 marzo). A Verona Pasqua Vigneti e Cantine dedica invece una speciale mostra fotografica con gli scatti del famoso fotografo Giò Martorana (dal 26 marzo). Sempre a Verona, il 27 marzo il Palazzo della Ragione a Verona ospita i premi assegnati come ogni anno al mondo del vino dal Comitato Grandi Cru d’Italia, guidato da Vittorio Frescobaldi, nella sua cena di gala. Villa Serego Alighieri della famiglia degli eredi del grande poeta Dante Alighieri, a Gagagnago della Valpolicella, farà da sfondo a “Amarone, Marco Polo dei vini”, le cene firmate da Masi Agricola (che in fiera promuove il Seminario Tecnico n. 24 dedicato ad appassimento e genetica, 26 marzo). Una vera chicca? Guerrieri Rizzardi aprirà agli ospiti la cantina di Palazzo Guerrieri a Verona (26 e 27 marzo).
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