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VINITALY SBARCA IN INDIA PER PROMUOVERE IL VINO ITALIANO IN UN PAESE CHE DA QUI AL 2010 POTREBBE ASSORBIRE 54 MILIONI DI LITRI. MERCATO IN CRESCITA NONOSTANTE I DAZI DOGANALI. DA OGGI APPUNTAMENTI A MUMBAY E NEW DELHI

Il “Vinitaly World Tour” sbarca in India con 70 aziende al seguito (erano 50 nel 2007), per promuovere il vino italiano, che nel Paese asiatico è il più ricercato: da quando nel 2001 Nuova Delhi ha aperto i suoi confini all’importazione di vino, l’Italia ha visto aumentare il suo export a ritmi elevatissimi, culminati in un +75% del 2006. E anche il 2007 ha confermato il trend, con un rialzo che, nei primi 9 mesi, è stato del 23% in valore e del 21,5% in quantità, pari a 1,1 milioni di euro e oltre 202 mila litri. Un successo notevole, soprattutto in considerazione della altissima tassazione che rende difficoltosa l’importazione da parte indiana.

Secondo le ricerche di mercato, inoltre, entro il 2010, anche grazie all’aumento del numero di persone appartenenti alla classe media ed alta, i consumi di vino potrebbero arrivare a 54 milioni di litri all’anno.

“Vinitaly India” (edizione n. 3), organizzato da Veronafiere, aprirà i battenti oggi a Mumbay, capitale economica dell’India, per spostarsi poi il 17 gennaio, a New Delhi, dove arriverà anche il Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro: workshop, seminari a tema, incontri business to business e degustazioni caratterizzeranno questa tappa del road show di Vinitaly da domani al 17 gennaio.
“Vinitaly in India è ormai pluriennale: fin dal 2002 con la partecipazione a Ifows, l’Italian Food and Wine Show di Mumbay, poi dal 2005 con un evento nel quale abbiamo investito il brand Vinitaly. Abbiamo intravisto - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - prima di altri le potenzialità di questo immenso Paese e la designazione del 2007 come anno dell’Italia in India ha confermato la nostra lungimiranza”. Il vino è uno dei prodotti che negli ultimi anni ha visto la domanda aumentare maggiormente in India.

Proprio per questo motivo i produttori italiani hanno deciso di puntare per lo più su un mercato qualificato, basato su una clientela formata da ristoranti ed hotel di lusso destinati alla cosiddetta “upper class” indiana: in questo segmento di mercato, i prezzi partono dai 35 euro per arrivare anche ai 150 euro per una bottiglia di Barolo o di Brunello di Montalcino; in generale, comunque, sia per questioni economiche, ma anche per questioni culturali, in India, il consumo di vino è ancora relativamente basso, ma negli ultimi tempi si registra una crescita costante, attestata sul 30%. Nel 2006 è stato pari all’1% delle bevande alcoliche.

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