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VINO: LE AZIENDE INFORMANO

Da oltre trent’anni, il Vinitaly di Verona è la vetrina mondiale della produzione enologica di qualità: le 3100 aziende partecipanti propongono il meglio della produzione. I meridiani ed i paralleli di questa carta geografica dell’enologia mondiale sono i diversi padiglioni della Fiera di Verona.

Qui di seguito alcune novità delle aziende.

Padiglione 1
La Regione Sicilia, con l’Istituto Regionale della Vite e del Vino, con tutta la vasta gamma dei prodotti della sua terra, in particolare della vite e dell’olivo, ricchi del calore, dei colori e dei sapori del Sud Italia.

Padiglione 2
Sono greche la Domaine Hatzimichalis e la Boutari&Son Wineries che hanno proposto vini e distillati provenienti dai vitigni della varietà Cabernet, Merlot, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon.
L’azienda tedesca Frankenwein ha presentato il "Franconian Dry", uno dei migliori vini secchi di Germania nella sua tradizionale veste: la quot;Bocksbeutel", bottiglia di forma rotondeggiante. L’Azienda Agricola Leonardi (Modena) è celebre per la sua acetaia attiva dal 1871 dove produce su ricette proprie aceto balsamico tradizionale e con condimenti, salse di verdure e vino.
La Endrizzi Srl (Trento) presenta le nuove etichette e il corporate design dell’azienda, creato dal professor Geissler di Monaco, e il nuovo prodotto Masetto Nero Annata 1997, una cuvée di Merlot, Cabernet Sauvignon e Lagrein, ricreata secondo un’antica ricetta di famiglia tenendo conto del gusto moderno.
Così come nuova nella Linea Superiore è la Grappa di uve Teroldego.
L’Istituto Trentino del Vino ha presentato oltre 50 aziende della provincia, suddivise tra cantine private, cooperative, case spumantistiche e distillerie: quest’anno è stato possibile assaggiare 16 Talento Trento Doc, 14 spumanti charmat, 95 vini bianchi, 6 rosati, 96 rossi, 19 vini da dessert e 50 grappe.
Sempre dal Trentino proviene la Cantina La Vis (Trento) che si distingue per essere la prima azienda in Italia ad aver effettuato la zonazione secondo il principio del "vitigno giusto nel posto giusto".
I sui prodotti hanno preso letteralmente il volo con il nuovo Millennio: dal 2000, Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, servirà i vini La Vis sui voli internazionali in business class.
Quindi, la casa editrice specializzata, l’Edizioni L’Informatore Agrario (Verona), che ha presentato nuove pubblicazioni dedicate alla vite ed al vino, quali "Viticoltura di qualità", a cura di Mario Fregoni, o "Arte, cultura e tecnica della degustazione - Vini e Vivande".

Padiglione 3
Il Consolato generale della Repubblica del Cile ha raggruppato, sotto la propria egida, diciannove aziende cilene e raddoppia lo spazio espositivo rispetto al ’99 (è stata proposta anche una degustazione di grandi vini cileni accompagnati dai piatti del famoso Chef Guillermo Rodriguez).
La Champagne Marie Stuart e la Champagne Joseph Perrier (Reims) si sono presentate come due delle maison più blasonate di Francia, presenti sui principali mercati esteri per la produzione di qualità.
Il Centro Agro-Alimentare dell’Umbria (Perugia) propone al palato fine degli operatori presenti ogni anno a Vinitaly i prodotti della sua meravigliosa terra (www.umbriadoc.com): è stato così possibile degustare la buona tavola, i vini di qualità (in particolare il Sagrantino di Montefalco ed il Rosso Torgiano Riserva), l’olio extravergine d’oliva (unica regione ad avere la Dop), i tartufi pregiati, i formaggi ed i latticini umbri, i salumi tipici, il miele e le lenticchie di Castelluccio.

Padiglione 8
L’Azienda Agricola Fratelli Speri (Verona), che esporta l’80-90% della propria produzione, ha presentato all’attenzione degli operatori internazionali le nuove annate dei suoi vini, da sempre strettamente legati al territorio: il Valpolicella Doc Classico Superiore "Sant’Urbano" vendemmia 1997; il Recioto della Valpoliccella Doc Classico "La Roggia" vendemmia 1995; l’Amarone della Valpolicella Doc Calssico "Monte Sant’Urbano" venedemmia 1995. Tutti vini prodotti da vitigni autoctoni.
Sempre di Verona è l’Azienda Vitivinicola Zenato che ha offerto in degustazione la nuova annata dell’Amarone, frutto della vendemmia 1995, classificata a cinque stelle. Inoltre, propone un nuovo vino, Alberto 1997, frutto di un blend di uve Corvina, Cabernet e Merlot, lasciate ad appassire e, poi, affinato leggermente in barrique per diciotto mesi.
L’Azienda Agricola Nicolis (Verona) ha presentato un nuovo vino, Testal, un Igt rosso, frutto della vendemmia 1997, ottenuto dai migliori grappoli, da una raccolta tardiva e un appassimento naturale, a cui è segue un affinamento in piccole botti di rovere. E’ un vino innovativo, prodotto con un uvaggio a base di Corvina veronese e piccole percentuali d’altri vitigni prestigiosi.
Il Zuitter Rosso IGT, prodotto con uve Cabernet, Merlot e Marzemino, lo Spumante Promosso Extra Dry e lo Spumante Indimenticabile Vspqrd (vino spumante di qualità prodotto in una regione determinata), sono invece le novità presentate dalla Motelvini (Treviso).
La Astoria Vini (Treviso) ha proposto due novità: Colli di Conegliano rosso Doc 1997, uvaggio Cabernet Sauvignon, affinato in barriques di rovere francese per sedici, diciotto mesi, ai quali segue un affinamento in bottiglia di un anno; Malbech Venezie IGT, frutto di un antico vitigno, oggi tornato alla ribalta.
Sono due nuovi spumanti, il Brut Celebrated e il Dolce Celebrated, le novità proposte dalla Antonini Ceresa (Treviso), mentre Faè-Prosecco Millesimato 1999 è stato il prodotto di punta della società Wisco (Treviso). Cabernet Sauvignon Piave Doc Riserva è il nuovo vino da pasto, leggermente erbaceo, di corpo rotondo e armonico che, insieme al Raboso Piave Doc il Consorzio Cantine La Marca (Treviso) ha portato all’assaggio.
La Antiche Distillerie Riunite (Vicenza) hanno presentato Linea D’UA: una nuova gamma di distillati, selezione di pregiati monovitigni e distillati d’uva ed una finissima grappa bianca.
Il Gruppo Santa Margherita (Venezia) ha proposto il Chianti Classico "Lamole di Lamole" 1996, che è prodotto dalla cantina del gruppo in Greve in Chianti e che si è imposto in molti concorsi internazionali. "Eco Vite" è la nuova linea di vini ottenuti dalla vinificazione d’uve provenienti da coltivazioni biologiche e prodotta dalla Loncon (Venezia).
La Cantina S.Osvaldo (Venezia) ha presentato una nuova linea di grandi cru, composta da una serie di vini d’alta qualità elegantemente vestiti, chiamata Baron Babos.

Padiglione 9
E’ da sempre il padiglione di alcune note firme dell’enologia nazionale provenienti da diverse regioni italiane: Bolla, Bertani, Marchesi di Barolo, Berlucchi, Carpenè Malvolti, Pasqua, Fontana di Papa, Isole e Olena ...
Hanno segnalato la loro presenza l’azienda Villa Rinaldi (Verona) che ha presentato prestigiose bottiglie in cristallo cesellate in oro 18 carati (da uno e tre litri); la società Cielo ha presentato le nuove linee di vini veneti a denominazione di origine controllata e Igt - Linea Cielo - e vini biologici; la Canavel Spumanti, che ha proposto il Prosecco di Valdobbiadene Spumante "Vigneto del Faè". L’azienda agricola Santa Sofia (Verona) ha lanciato la prima vendita "en primeur" dei propri prodotti. Un’operazione che, per merito di grandi aziende leader, ha già avuto dei precedenti, ma mai riferita al più ricercato vino della Valpolicella: l’Amarone.
Tutto ciò, in concomitanza con la storica Vendemmia ’97, che sarà disponibile in bottiglia a partire dall’autunno 2002. L’azienda presenta inoltre un Amarone denominato "Riserva del Millennio Giancarlo Begnoni" di livello superiore e a totale maturazione in barrique.
La Casa Vinicola Canella (Venezia) ha proposto il Prosecco di Conegliano spumante extra dry "Ecoverre", il Pinot Chardonnay Brut "Ecoverre" e l’esclusivo coktail veneziano di fama internazionale, il Bellini. Sudtiroler Alto Adige Sauvignon vigneto Naun annata 1999, un vino bianco fruttato, è la nuova annata presentata dalla Niedermayr (Bolzano), mentre la Fattoria Paradiso (Forlì) ha proposto i suoi cru: Sangiovese Superiore Vigna del Molino; Albana dolce e secco, passito, spumante; Riserva di Sangiovese Vigna delle Lepri; i due vitigni ritrovati, Cagnina e Pagadebit ed il vino Barbarossa, scoperto dall’azienda nel ’50. La Fontana di Papa (Roma) ha presentato Anno Domini 2000.
L’industria vinicola laziale, sponsor e fornitore ufficiale delle manifestazioni giubilari, intende sottolineare con la nuova bottiglia l’importante avvenimento. "Anno Domini 2000" è un vino Colli Albani Superiore, prodotto principale dell’azienda, selezionato e curato in tutti i suoi dettagli. Da un’accurata scelta vendemmiale e un’attenta lavorazione, la Cantina Cerquetta ha ottenuto questo particolare Frascati Superiore "Antico Cenacolo", per la della produzione aziendale, dal sapore morbido e vellutato con delicato aroma di fruttato e leggermente floreale.
Ha proposto inoltre il "Grotta del Cenacolo", vino rosso frutto di un’attenta selezione delle migliori produzioni di vini rossi laziali, con il blend dei più particolari cru, e dopo opportuno invecchiamento ed affinamento.
La cooperativa Casal Bordino (Chieti) ha presentato Badia dei Miracoli Montepulciano d’Abruzzo Doc ’97 e Castel Verdino Cahrdonnay Igt ’98.
La cooperativa Cantina Locorotondo ha presentato la nuova linea di vini Roccia: Primitivo Doc di Manduria "Terre di Don Peppe", linea Cummerse, Primitivo del Salento "Arcate" e linea Casalia. La Pasqua Vigneti e Cantine (Verona) ha presentato la nuova linea "Di Notte", ottenuta da uve raccolte in una sperimentale vendemmia notturna, che hanno offerto profili aromatici più eleganti e fruttati rispetto alla vendemmia diurna.
Altra novità proposta quest’anno è la linea "Mezzogiorno", prodotto di una joint-venture con l’azienda siciliana Fazio Wines di Erice, che utilizza i grandi vitigni autoctoni del Sud Italia. L'Azienda Agricola Cecilia Beretta (Verona) ha partecipato con l’Amarone della Valpolicella Classico "Terre Di Cariano" ‘95, che ha avuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi internazionali, esaltandola, la genuinità dei prodotti, valorizzando vini e vitigni tipici.

Padiglione 15
La Distillerie Roner (Bolzano) ha presentato la sua nuova produzione di vini grazie all’acquisto della cantina Ritterhof; mentre la Casa Maschio (Treviso) ha rinnovato l’immagine e il contenuto e ha presentato la linea di punta dei propri spumanti: "Maschio dei Cavalieri". Vini "Classici" e vini "delle Riserve" sono le linee di produzione della azienda Colutta (Udine) che ha offerto in degustazione i Doc più classici e conosciuti dei colli orientali. Tra i vini delle Riserve si segnalano: Prarlon, Ribolla Gialla, Riesling, Pinot Nero, Frassinolo, Rosler e Picolit.
Vini e spumanti delle zone doc delle Grave del Friuli Lison Pramaggiore, in particolare il Refosco dal Peduncolo rosso "Titanus", sono le novità proposte dalla azienda Principi Porcia di Brugnera (Pordenone).
La Bidoli Vini (Udine) ha presentato un nuovo Chardonnay, affinato in botte di rovere, ed ha migliorato la qualità del suo prodotto più importante, il rosso Briccolo, pluripremiato in concorsi enologici nazionali ed esteri.
Alla Vide, Donatella Cinelli Colombini (Trequanda - Siena) ha presentato la microvinificazione dell’antico vitigno "Foglia tonda": vitigno autoctono senese, abbandonato per circa un secolo, è caratterizzato da elementi simili al Merlot.
Sempre alla Vide è presente il Movimento del Turismo del Vino, che rappresenta l’enoturismo: un comparto economico in forte ascesa e che sta incontrando l’interesse dei buyers di tutto il mondo. Il Movimento organizza anche il Wineday, l’evento mondiale del vino di qualità in programma il 28 maggio in Italia ed in altri 8 Paesi. L’Associazione Nazionale Città del Vino ha presentato la Guida 2000 alle Città del Vino, nella quale sono indicate le principali manifestazioni di carattere enogastronomico e folcloristico delle 351 città e paesi associati.

Padiglione 16
La Umani Ronchi (Ancona), con tenimenti nel territorio del Rosso Conero e del Verdicchio, l’azienda che ha creato il Pelago, firmato dall’enologo Giacomo Tachis, un cru da meditazione e da grandi piatti. Vino che, nella sua breve vita (la prima annata è del ‘94), ha ricevuto importanti riconoscimenti in concorsi enologici internazionali. La filosofia dell’azienda è quella di un’accurata selezione delle uve, ridotte rese per ettaro, controlli severi in laboratorio e continua ricerca in vigna ed in cantina.
La Val di Maggio/Caprai (Perugia) produce il Sagrantino di Montefalco, da anni consacrato, quello dell’azienda, dalle guide dei vini tra i migliori vini italiani. Il Sagrantino, creato come vino da messa dai seguaci di San Francesco nel Medioevo, dopo la conquista nel ‘92 della docg, sta conquistando i palati più raffinati ed è ormai entrato a far parte della ristretta cerchia dei top wines molto richiesti nei migliori ristoranti ed enoteche da tutto il mondo. Da aprile 2000, prima azienda in Italia, la Caprai ha messo in vendita solo on line (www.arnaldocaprai.it) 1.000 bottiglie di Pinot Nero (da 1,5 litri), subito venduto.
Ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario del Premio letterario Nonino. La distilleria friulana ha promosso questo premio per salvare i vitigni autoctoni. Al Vinitaly 2000, la Distillerie Nonino ha presentato le grappe Cru Monovitigno e il distillato di uva UE, che ha creato per prima nel 1984.
La Cantine Lungarotti (Perugia) ha presentato "Giubilante 1997", un nuovo vino rosso riserva, fine alchimia di vitigni autoctoni e innovativi con un leggero passaggio in rovere francese nuovo. L’azienda presenta anche l’ultima annata dei prestigiosi bianchi Torre di Giano, Brezza, Chardonnay e Pinot Grigio.
La Martini (Cuneo) ha proposto i propri prodotti vinicoli di punta: Asti Docg e tutti i più caratteristici vini piemontesi doc e docg che trovano ottimi riscontri in Germania, USA e Gran Bretagna.
La Cantina Formentini (Brescia) ha proposto due nuovi prodotti: Lugana Doc 1998 Barricato "Podere Selva Capuzza" e il Garda Classico Doc Superiore "Made’r". Prima azienda vitivinicola pugliese a produrre vini biologici, l’azienda Colli della Murgia (Bari) ha presentato i vini Erbaceo bianco e Selvato Rosso. E’ un Lugana Superiore vqprd la novità proposta dalla Visconti, mentre la Campari International (Francia) presenta la Cinzano, l’ultima acquisizione del gruppo, una delle marche più conosciute nel mondo e simbolo del way of life italiano.
La Brown Brown Lines (Inghilterra) è una delle aziende leader nella produzione di vini in Australia, dove è stata fondata nel 1885, e dove oggi produce 45 varietà di vini.
Oro di Mazzetti: è stata la novità presentata dalla Mazzetti d’Altavilla (Alessandria). Si tratta di un liquore a base di grappa contenente microscaglie in oro, consigliato in tempi antichi come rimedio ad ogni male ed oggi conosciuto come afrodisiaco nella medicina tradizionale indiana.
Si chiama "Uva&Fragola" il liquore a base di grappa veneta e fragole selvatiche di bosco. E’ stata la novità presentata dalla Genziana Distillati (Treviso).
Chardonnay, Sauvignon, Montepulciano, Negramaro, Malvasia: sono i vitigni dai quali vengono prodotti i vini Don Carmelo, Felicità, Nostalgia, Mediterraneo della azienda Libra (Brindisi) del celebre cantante italiano Al Bano.
La Distilleria Bottega (Treviso) ha presentato il suo prodotto "best seller": Grappa Alexander Cru, in un elegante packaging, frutto di un blend di grappa di Prosecco e di Moscato, prodotta con le vinacce provenienti da Veneto e Piemonte.
"Inno al Terzo Millennio" è il vino dalle eccezionali caratteristiche organolettiche, prodotto in quantità limitatissima (3000 bottiglie) dalla Cantine Romagnoli che lo ha presentato in anteprima per poi immetterlo sul mercato.

Padiglione 37
A cominciare dal Consorzio del Vino Brunello (Montalcino, Siena), che rappresenta uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina ed, in 33 anni di vita, è stato un autentico protagonista del coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi. Il Consorzio ha ottenuto ufficialmente, nel 1979, dal Ministero dell'Agricoltura, l'incarico di vigilare sul rispetto del disciplinare di produzione e sviluppa iniziative in Italia e nel mondo nella promozione dei vini e del territorio di Montalcino. La Castello Banfi, l’investimento più grande, innovativo e rivoluzionario dell’enologia italiana di qualità, è stata, in questi anni, fondamentale per il rilancio generale del vino di Montalcino: l’obiettivo della Castello Banfi è quello di continuare a creare grandi vini legati alla cultura del territorio, in primis il Brunello, ma allo stesso tempo di produrre vini innovativi come il Summus e l’Excelsus. La Biondi Santi di Montalcino cerca di coniugare la tradizione con le nuove esigenze del mercato: questa la filosofia di Jacopo Biondi Santi, alla guida di un’insieme di aziende: Biondi Santi Tenuta Il Greppo, griffes storica del Brunello di Montalcino e del vino italiano di grande prestigio; Villa Poggio Salvi; Jacopo Biondi Santi Fibs, proprietaria della Tenuta del Castello di Montepò a Scansano. Jacopo Biondi Santi ha presentato lo Schidione III Millennio, un super Tuscans da mito (è un blend di Sangiovese, Cabernet, Merlot): 1,5 milioni a bottiglia, etichetta in oro 23 kts, tiratura limitata a 13.987 magnum, certificato d’autenticità. La Tenuta di Valgiano (Lucca) ha presentato "Rosso di Palistorti" 98'(Sangiovese 70% Syrah 20% Merlot 10%): questo vino rappresenta per l’azienda una grande soddisfazione: è infatti il primo anno di produzione del nuovo vigneto "Orfeo" che, nonostante la giovane età, ha prodotto un vino di ottima purezza aromatica e concentrazione notevole. L’azienda Giunti ha proposto la Rocca Tedalda 1995, un super Tuscany Igt in una produzione limitata a12 mila bottiglie. La Empson & Co. Spa (Milano) ha presentato la nuova acquisizione del gruppo: la Monti di Monforte produttrice del Barbera d’Alba che sta già imponendosi sui mercati internazionali. La Tenuta il Corno (Firenze) ha presentato il nuovo staff aziendale con in prima linea l’enologo Stefano Chioccioli. Ciò sta a significare un aumento dell’attenzione nello sviluppo della qualità dei prodotti, dalla vigna alla cantina. Attenzione testimoniata dall’arrivo di un nuovo prodotto: Cornorosso Igt, Chianti Calssico Riserva, che affianca il Chianti Docg. Luca Maroni Editore ha presentato l’Annuario dei Migliori Vini italiani 2000 e la novità Guide to Italian Wines 2000 e La Piacevolezza del Vino. La Tenuta di Ghizzano (Pisa) ha presentato l’annata 97 del vino Veneroso. Nasce con l’annata 1985 e prende il nome da uno degli avi della famiglia, che visse nella Tenuta nella seconda metà del Trecento. E’ prodotto con uve Cabernet Sauvignon (50%), Sangiovese (40%) e Merlot (10%) selezionate dalle migliori vigne dell’Azienda esposte prevalentemente a sud a 150 metri sopra il livello del mare. Chianti Classico Quercivale Docg e Chianti Classico Pontignanello Docg sono le proposte dell’azienda Losi Quercivalle di Siena; mentre la Vecchia Cantina di Montepulciano (Siena) ha proposto un nuovo vino: "Argo". Si tratta di Sangiovese di Toscana, vinificato con moderne tecniche enologiche. L’azienda Capannelle (Siena) ha esordito al Vinitaly in occasione dei suoi 25 anni. Con l’acquisto dell’azienda da parte di James B. Sherwood - proprietario fra l’altro della catena Orient express hotels - Capannelle punta ad accrescere la diffusione internazionale dei suoi grandi vini. Da sempre sinonimo d’alta qualità, innovazione, ricerca costante in vigna ed in cantina, l’azienda supera se stessa presentando la sua gemma: il Solare di Capannelle. La società Barone Ricasoli (Siena) ha presentato il suo nuovo vino di punta, il Castello di Brolio vendemmia 1997, che segna una svolta nella filosofia dell’azienda: non si tratta di un Super tuscan, ma di un Chianti Classico. Una scelta forte che vuole significare fiducia in un territorio, nel suo vitigno storico, il Sangiovese, e nella sua denominazione, il Chianti Classico appunto, la cui prima definizione risale ad oltre un secolo fa grazie agli studi del Barone Bettino Ricasoli.

Padiglione 38
Si inizia chiaramente dall’Arcigola Slow Food con sede a Brà. L’azienda Villa Lanata (Cuneo) ha presentato i propri vini: Moscato d’Asti, Gavi di Gavi, Dolcetto d’Alba, La Bianchera Chardonnay, Chardonnay Langhe, Langhe Favorita, Barolo, Re Noir (mariage tra Barbera e Pinot Nero), Barbera d’Alba. L’azienda Gozzellino (Asti) ha presentato un vino speciale, il Barbera d’Asti Superiore Doc 1997 "Selezione Lorenzo Gozzellino", che proviene da una vigna, il cui anno d’impianto risale al 1940. La Tenuta La Tenaglia (Alessandria) ha proposto il "Giorgio Tenaglia" Barbera d’Asti Doc che deve il suo nome al grande condottiero che fu il primo ad impiantare i vigneti nel 1600. E’ un Barbera di corpo con un bel colore rosso carico. Ha proposto inoltre due Barbera d’Asti: il Bricco Crea e Emozioni. L’azienda Gagliardo (Cuneo) ha presentato l’omonimo Chinato, ottenuto da un infuso di corteccia di china calissaja ed altre erbe in Nebbiolo da Barolo di prima qualità, viene poi aggiunto alcool e zucchero. Storica ricetta dei farmacisti piemontesi, è consigliabile come aperitivo e come digestivo o come drink da conversazione, dove si colloca al pari di Marsala, Porto e Vermut. Il passito La Vinsa annata 1997, ottenuto da uve Pigato passite, è stata la novità presentata dalla azienda Lupi (Imperia). L’azienda Cascina Fonda (Cuneo) è specializzata nella produzione di Moscato d’Asti. Da questa grande esperienza è nato l’anno scorso Driveri, la prima e unica azienda agricola a produrre l’Asti Metodo Classico, ovvero il Moscato Spumante dolce fermentato in bottiglia per dieci mesi. Grignolino d’Asti vendemmia ‘99, Barbera d’Asti Doc vendemmia ‘98, Monferrato Rosso ma soprattutto Grignolino Spumante Metodo Classico Vendemmia ‘98, ottenuto con tecniche di vinificazione ottocentesche è stata la proposta dell’azienda Spertino (Asti). L’azienda La Scolca ha presentato la linea D’Antan: vini bianchi che nascono solo da grandi annate e grandi uve e che riposano nella penombra della cantina per dieci anni.

Padiglione Attrezzature
La Kelermes (Roma) ha presentato una serie di scatole in radica per confezioni regalo che dopo l’uso si possono trasformare in scatole per sigari con relativo umidificatore.
La Arir (Asti) ha presentato articoli per la promozione dello spumante, dei vini e delle grappe (dai secchielli alle grappiere in alluminio e acciaio inox).
La Elettromec (Venezia) è stata presente con la propria produzione di attrezzature alberghiere in regola con la normativa europea.
La Chilla (Inghilterra) ha presentato innovativi prodotti, nelle diverse linee dall’uso domestico alla grande distribuzione, passando dal canale della ristorazione e della mescita, per il raffreddamento delle bottiglie.
La UR (Bologna) ha proposto la sua linea di serbatoi in acciaio inox da 100 a 2000 litri coibentati e refrigeranti. La azienda Fabbro (Udine) ha presentato il nuovo cavatappi elettronico Big Grillo, brevettato a livello mondiale dall’enologo Alberto Fabbro, che ha trovato il modo di stappare le bottiglie in maniera veloce, semplice e sicura.
L’Etichettificio Senese (Siena) ha presentato le etichette autoadesive in bobina, stampate fino a sette colori con procedimento rotativo tipografico, serigrafico e digitale.
La Patrick (Pordenone) ha proposto i cavatappi professionali per camerieri, apribottiglie ed articoli per sommelier. A quest’ultimi è dedicata la novità Soft Touch: cavatappi dotato di una speciale impugnatura brevettata.
La Rapanelli Fioravante (Perugia) ha presentato la sua linea d’impianti d’estrazione di olio di oliva, decanters di ultima generazione con brevetto ecologico e ad alto rendimento e ridotto impatto ambientale.
Prevenzione, sicurezza, asetticità degli ambienti legati all’alimentazione è il contributo che l’azienda Giarretta Italia (Vicenza) dà al settore ed agli operatori, salvaguardando al salute collettiva e quella dei professionisti, grazie agli standard europei ed alla assoluta qualità delle proprie pavimentazioni .
La Indel B (Pesaro) è leader nel settore dei minibar per albergo ed ha presentato in anteprima assoluta la sua nuova Cantina per vini rossi da 36 bottiglie.
La Dunaker (Ungheria) ha presentato la sua linea di produzione d’attrezzature di supporto alla fase di coltivazione in vigna.
La Silikal (Germania) ha presentato la pavimentazione con resine resistenti agli agenti atmosferici, all’invecchiamento, agli acidi, alle liscive e a molte altre sostanze chimiche particolarmente presenti nelle lavorazioni delle industrie alimentari.
Da oltre duecento anni la famiglia Gamba, titolare della Fabbrica Botti Gamba (Asti), tramanda di padre in figlio l’antica arte del mastro bottaio. E’ stata presente con i suoi prodotti: tino, botti, barrique.
La ditta Renzi (Modena) ha presentato le proprie botti in rovere per vini e distillati.
La Bloster (Bergamo) si è proposta come la più importante azienda mondiale nella sterilizzazione industriale di dispositivi medicali, cosmetici e alimentari: ha presentato un sistema di trattamento del sughero e del tappo di sughero finito.

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