I microrganismi del vino, benefici in tutta la filiera di produzione, dal vigneto, dove sono parte integrante del terroir, alla tavola, passando per la cantina, protagonisti all’Expo 2015 a Milano: il 21 luglio il Padiglione Italia racconta l’eperienza tutta italiana del “Gruppo di Microbiologia del Vino” (Gmv) a cui partecipano ricercatori di 18 Università italiane (Basilicata, Bologna, Firenze, Foggia, Politecnica delle Marche, Milano, Modena, L’Aquila, Napoli “Federico II”, Padova, Palermo, Perugia, Pisa, Reggio Calabria, Sassari, Teramo, Torino, Udine, Verona) e due Enti di ricerca (Cnr-Lecce, Istituto Vite e Vino Palermo), comprendenti i colleghi che attualmente sono accademici a vario titolo nell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, nato per promuovere e far conoscere meglio la microbiologia del vino nei suoi aspetti innovativi.
All’evento di scena all’Expo - sponsorizzato dalla Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università italiane e coordinato dalla giornalista Sylvie Coyaud - parteciperanno i maggiori esponenti della microbiologia del vino italiana, come Monica Agnolucci e Annita Toffanin, ricercatrici del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, che esporranno le loro ricerche. In particolare, le due ricercatrici pisane parleranno della biodiversità dei microrganismi presenti nel vigneto e della loro influenza sulla crescita della vite e sulla qualità del vino.
Questi microrganismi sono parte integrante di quello che i francesi definiscono “terroir” e contribuiscono grandemente allo sviluppo degli aromi e delle caratteristiche organolettiche dei vini tipici delle diverse aree di produzione.
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