16.820 euro: questa è la cifra dell’Asta dei Vini “Pro Molise”, raccolti con i 163 lotti (962 bottiglie), donati da produttori e collezionisti di tutta Italia, che hanno dato vita ad una gara di solidarietà senza precedenti per il mondo della vitivinicoltura del nostro paese. “E’ la dimostrazione che i vignaioli ed i cultori di vino sono capaci di grande generosità quando le emergenze chiamano a raccolta - ha commentato il conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli, battitore dell’asta - e che anche un mondo edonistico e lussuoso come quello del vino può contribuire ad alleviare disagi e creare le condizioni per lo sviluppo attraverso le risorse territoriali”. L’iniziativa è nata all’indomani del terremoto che ha sconvolto il Molise da un’idea del quotidiano locale “Corriere di Siena”, prontamente raccolta dai presidenti della Provincia e della Camera di commercio di Siena, Fabio Ceccherini e Vittorio Galgani.
Il lotto, dal valore più alto, è stato quello “Gli Amici di Winenews”, uno dei siti più cliccati dagli enonauti italiani, comprato dal presidente della Camera di Commercio Vittorio Galgani per 4.000 euro: 40 bottiglie, che erano state valutate dagli esperti 3.700 euro, con etichette di Arnaldo Caprai (una magnum di Sagrantino “25 anni” edizione speciale), Biondi Santi (tre Brunello ’97), Sassicaia (una magnum 1998), sei bottiglie di Brunello di Montalcino ’97 con l’etichetta disegnata da Fernando Botero, un doppio magnum di Castello di Fonterutoli ’99, un magnum di “Lupicaia” 2000 del Castello del Terriccio, la bottiglia speciale del Centenario delle famose “bollicine” Ferrari, un magnum di Brunello di Montalcino Riserva 1995 Eredi Fuligni, un doppio magnum di Merlot 1998 della siciliana Planeta, un imperiale di Levia Gravia 2000 della Tenuta Caccia al Piano, un magnum di San Leonardo 1997 della Tenuta Guerrieri Gonzaga. Ed ancora importanti etichette di Livio Felluga, Jacopo Biondi Santi, Castello Banfi, Tenuta Sette Ponti (l’imprenditore Antonio Moretti, amico e socio di Patrizio Bertelli di Prada, su richiesta di WineNews, aveva anche inviato sei bottiglie di “Vigna di Pallino”, un Sangiovese prodotto in esclusiva per l’equipaggio di “Luna Rossa” all’American’s Cup), Castello d’Albola (la tenuta toscana di Gianni Zonin), Corsini, Badia a Passignano/Antinori, Venica & Venica, Cantina La Vis.
Ottime quotazioni per il Brunello di Case Basse di Gianfranco Soldera, produttore “cult” di Montalcino (1.300 euro per 6 bottiglie: tre di Riserva 1993 e tre di Riserva 1995), per la doppia magnum di Solengo ‘97 della Tenuta di Argiano per 600 euro, per la doppia magnum della Fattoria La Massa di Chianti Classico Giorgio Primo per 370 euro, tutte comprate dall’Enoteca I Terzi di Siena di Michele Incarnato. Bene anche per l’Acquavite d’Uva di Brunello di Montalcino ‘97 di Italo Maschio (racchiusa in originalissime bottigliette da farmacia di colore marrone con tappo chiuso a ceralacca, una serie irripetibile mai messa in commercio) comprata a 450 Euro dall’imprenditore aretino Antonio Moretti, socio in affari con Prada; la jeroboam di spumante di Ribolla Gialla 1976, l’anno del terremoto in Friuli, della “maison” Collavini, che l’onorevole Manlio Collavini ha voluto sottrarre alla sua collezione personale, comprata per 550 euro da Leandro Gualtieri, proprietario della splendide Terme di San Casciano dei Bagni; i magnum di Chianti Classico dogc 1999 di Castello di Ama, insignite con i tre bicchieri del “Gambero Rosso”, donate dal suo papà Marco Pallanti, “enologo dell'anno”. Una vera e propria curiosità una bottiglia di Rosso della Val Tiberina aretina con etichetta dedicata al Grembiule massonico, acquistata da un appassionato collezionista per 100 euro. I lotti invenduti - una cinquantina, ma di etichette non troppo blasonate - potranno essere acquistati on line sul sito internet dell’Enoteca www.enoteca-italiana.it.
Prima dell’asta, premiazione da parte del presidente della Camera di Commercio di Siena Vittorio Galgani del “maestro assaggiatore” (come ama definirsi) Giulio Gambelli, grande difensore dei vitigni autoctoni (soprattutto del sangiovese). Gambelli è uno dei nomi di riferimento della Toscana del vino e da “vecchio” ragazzo del 1925 (ha imparato il mestiere da un maestro d’eccezione: quel Tancredi Biondi Santi che ha creato le migliori Riserve della Tenuta Il Greppo e ha fatto conoscere il Brunello di Montalcino nel mondo) ha creato, in sessanta vendemmie in Chianti ed a Montalcino, etichette storiche: dai Brunello di Soldera ai Chianti Classici di Lilliano alle Pergole Torte di Montevertine (Radda in Chianti). Ed è proprio Sergio Manetti, morto qualche anno fa, che ha riconosciuto l’alto valore professionale di questo “assaggiatore di vini”, citandolo addirittura sull’etichetta delle sue bottiglie.
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