Come anticipato a più riprese, si prospetta un 2013 da record per il vino italiano all’estero, con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro, grazie ad un +9% dell’export sul 2012. È quanto emerge dalle proiezioni della Coldiretti sulla base dei dati Istat dei primi 7 mesi dell’anno, presentati al “vernissage” dell’”Atlante dei territori del vino italiano”, di scena oggi a Roma con il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo.
A realizzare le migliori performance sono stati gli spumanti, che mettono a segno un aumento in valore del 18%, togliendo anche spazi di mercato allo champagne. Per i vini italiani la maggioranza del fatturato all’estero viene realizzata sul mercato statunitense, dove l’export in valore aumenta del 10%, mentre al secondo posto si classifica la Germania che mette a segno un positivo aumento del 9%. Un aumento del 10% si registra anche in Russia e una crescita record (+23%) in Australia. Un dato significativo se si considera che lo stato oceanico è oggi il primo Paese esportatore di vino tra quelli extraeuropei, e il quarto a livello mondiale dopo Francia, Italia e Spagna. Positivo anche il dato sui mercati asiatici, con una crescita complessiva del 3%, con un apprezzabile aumento del 6% in Cina, che è il Paese con maggiore crescita dei consumi. Negli Stati Uniti, i vini più amati sono il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco, che va forte anche in Germania, insieme all’Amarone della Valpolicella ed al Collio, mentre in Russia sono apprezzati Chianti, Barolo, Asti e Moscato d’Asti, ed in Inghilterra Prosecco, Chianti e Barolo.
In generale sono i vini del territorio a fare registrare il maggiore incrementi della domanda, sia all’estero che a livello nazionale, dove, a fronte di una stagnazione dei consumi, è boom per gli acquisti di vini autoctoni, con un aumento del 24% di bottiglie stappate per il Pecorino, ma anche del 14% per il Pignoletto fino al 10% di incremento fatto segnare da Falanghina e Negroamaro, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Symophonyiri group del 2012. Nel tempo della globalizzazione gli italiani preferiscono bere “local”, con il vino “chilometri zero” che è il preferito nelle scelte di acquisto in quasi tutte le realtà regionali, dal Piemonte, dove la Barbera e il Dolcetto sono i più gettonati, alla Toscana, dove in tavola si versa soprattutto Chianti e Morellino, fino alla Sicilia, con il Nero d’Avola e l’Alcamo in testa. Il forte legame del vino con il territorio di produzione, le abitudini di consumo, ma forse anche una maggiore attenzione dei cittadini al sostegno dell’economia locale in un momenti di crisi ha come risultato il fatto che le bottiglie più richieste sono quelle prodotte a livello regionale, da Sud al Centro fino al Nord del Paese.
Percorrendo la Penisola dall’alto in basso spicca come i veneti diano la loro preferenza ai Cabernet e ai Merlot, manifestando una certa simpatia per il Lambrusco dell’Emilia-Romagna. Vino quest’ultimo che domina incontrastato nelle preferenze degli emiliano-romagnoli,che mettono al secondo e al terzo posto, rispettivamente,il Sangiovese e il localissimo Pignoletto. Nelle Marche impera il Verdicchio, mentre in terza posizione per quanto riguarda le preferenze c’è l’autoctona Passerina. Molto territoriali anche gli abruzzesi, che acquistano preferibilmente Montepulciano, Trebbiano e Pecorino. Solopaca e Aglianico sono i vini particolarmente graditi dai campani, mentre i pugliesi mettono in tavola, oltre al Primitivo e al Negroamaro, anche il Sangiovese toscano o emiliano. Infine, i sardi dimostrano un grande attaccamento alle proprie vigne riempiendo i bicchieri degli autoctoni Cannonau, Vermentino e Monica di Sardegna.
Focus - I vini preferiti, Regione per Regione
Valle d’Aosta-Piemonte
Barbera
Dolcetto
Bonarda
Lombardia
Barbera
Lambrusco
Bonarda
Liguria
Bonarda
Barbera
Lambrusco
Veneto
Cabernet
Merlot
Lambrusco
Trentino Alto Adige
Teroldego
Merlot
Marzemino
Friuli Venezia Giulia
Merlot
Cabernet
Friulano
Emilia Romagna
Lambrusco
Sangiovese
Pignoletto
Toscana
Chianti
Morellino
Sangiovese
Umbria
Trebbiano
Sangiovese
Montepulciano
Marche
Verdicchio
Trebbiano
Passerina
Lazio
Chianti
Montepulciano
Vermentino
Abruzzo e Molise
Montepulciano
Trebbiano
Pecorino
Campania
Solopaca
Aglianico
Lambrusco
Puglia
Sangiovese
Primitivo
Negroamaro
Basilicata e Calabria
Cirò
Nero d’Avola
Aglianico
Sicilia
Nero d’Avola
Syrah
Alcamo
Sardegna
Cannonau
Vermentino
Monica di Sardegna
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