02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

8 MESI E 15.000 CHILOMETRI TRA LE ACQUE DEL POLO NORD A BORDO DI UNA NAVE, PER SCOPRIRE CHE IL VINO, VIAGGIANDO, MIGLIORA. O ALMENO, IL CABERNET FRANC DI OLIVIER COUSIN, VIGNERON DI MARTIGNÉ-BRIAND (ANJOU) CHE FA SOLCARE GLI OCEANI ALLE SUE BOTTI

Far viaggiare a lungo il vino vuol dire metterlo alla prova, “stressarlo”, e a volte metterne persino a rischio la qualità. O almeno, così ci è stato sempre raccontato, ma in Francia un produttore di Martigné-Briand (Anjou), Olivier Cousin, la pensa diversamente, ed ha fatto fare ad una botte del suo Cabernet Franc il giro del Polo Nord a bordo della nave Tara, tra la Scandinavia ed il Nord America. 8 mesi e 15.000 chilometri per scoprire che la lunga traversata, finita a dicembre a Lorient, ha decisamente giovato: la “magia del ghiaccio”, come l’ha definita lo stesso vigneron, ha reso il vino “più chiaro, più rotondo in bocca, persino più fruttato, con delle note legnose, ma nel complesso più contratto dal freddo artico. È un 2011, e per quasi due anni è stato in cantina, dove le temperature non scendono mai sotto i 12 gradi. Abbiamo dimostrato che, anche a temperature abbondantemente sotto lo zero, il vino può evolvere senza soffrire, è perfetto per il 2015”. Adesso, intanto, la special edition verrà imbottigliata, altre botti prenderanno la via del mare, mentre altre sei sono già state imbarcate, qualche settimana fa, e sono in viaggio sulle acque dell’Atlantico.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli