"Più risorse ai piccoli Comuni per garantire adeguati servizi pubblici ad abitanti e turisti": dalle strade all’illuminazione, dai trasporti all’arredo urbano, i municipi di minore dimensione spesso “faticano” a mettere insieme i fondi necessari per garantire la qualità della vita sul proprio territorio. A volte si tratta di territori a bassa densità di popolazione, altre volte di aree più popolate, ma in entrambe i casi servono soldi per la manutenzione delle strade, per i servizi sociali, le iniziative culturali, il turismo, e così via. Ma un piccolo Comune, rurale e a bassa densità di popolazione, come fa a soddisfare adeguati servizi con bilanci comunali insufficienti? Le problematiche dei Comuni minori saranno al centro di un convegno dal titolo “Comuni: piccolo è bello … ma chi paga ? Nuove risorse per la qualità nei Comuni rurali”, in calendario a Montalcino il 15 novembre nella “Convention d’Autunno” delle “Città del Vino”.
A parlarne saranno, tra gli altri, Giacomo de Ghislanzoni Cardoli (presidente della commissione Agricoltura della Camera), Rosy Bindi (commissione Affari Sociali della Camera), Giuseppe Torchio (presidente della Consulta nazionale Anci- Comuni di minore dimensione demografica); Giuseppe Mussari (presidente della Fondazione Monte dei Paschi), Carlo Cambi (giornalista de “I Viaggi di Repubblica”). L’iniziativa ha l’obiettivo “di riaprire il dibattito sulla recente proposta di legge di Ermete Realacci (Legambiente) n. 1174 denominata “Misure per il sostegno delle attività economiche, agricole, commerciali e artigianali e per la valorizzazione del patrimonio naturale e storico-culturale dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti”.
Nel commentare l’iniziativa, il presidente delle Città del Vino, Paolo Saturnini spiega che “le situazioni di bilancio sono estremamente diversificate. Il problema delle risorse accomuna tanto il Nord quanto il Sud del Paese ed è trasversale alle amministrazioni, piccole o grandi che siano. La tassa di scopo per un prelievo sul turismo a favore dei Comuni minori è solo un’ipotesi, anche perché il fenomeno turistico non è uguale dappertutto. E’ chiaro invece che la strada maestra per affrontare il problema rimane quella di un sano federalismo fiscale. C’è bisogno di far rimanere maggiori risorse sul territorio, attraverso la compartecipazione dei Comuni ai grandi tributi nazionali, come Irpef, Irpeg e Iva”.
Convention “Città del Vino”: gli argomenti
1 - introduzione ticket d’ingresso e/o tassa di soggiorno per favorire l’acquisizione di risorse da parte dei Comuni da destinare al miglioramento dei servizi e delle infrastrutture per i cittadini e i turisti;
2 - certificazione ambientale per garantire standard minimi di qualità nei territori dei piccoli Comuni a vocazione turistica ed enogastronomica;
3 - misure di salvaguardia dei servizi essenziali (uffici postali, trasporto pubblico, scuole, servizi sociali ...) nei piccoli Comuni;
4 - misure di sostegno al tessuto commerciale locale per garantire l’acquisto di beni di prima necessità ai consumatori dei Comuni molto piccoli, dove spesso mancano gli esercizi commerciali più elementari, negozi e pubblici esercizi storici.
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