Grazie ai grandi progresssi scientifici e tecnologici degli ultimi anni, gli agronomi hanno a disposizione strumenti che consentono di affrontare, con gran rigore, il problema della vocazione ambientale delle diverse coltivazioni: nel campo vitivinicolo, i ricercatori, anche per il desiderio di formalizzare le conoscenze sull’ecologia della vite, hanno insistito sulla comprensione degli effetti dell’ambiente pedologico e climatico sulla produttività quantitativa e qualitativa della vite. Ne è derivato un lavoro di creazione di modelli che, applicati sul territorio, costituiscono le "zonazioni", cioè l’individuazione di zone sufficientemente omogenee in rapporto al comportamento vegetativo e produttivo della vite. Ed a Verona, in un convegno specializzato di Vinitaly (al quale hanno partecipato il professor Mario Fregoni, massimo esperto di zonazione vitivinicola dell’Office Internationale de la Vigne et du Vin di Parigi, il professor Attilio Scienza dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università degli Studi di Milano) si è riflettuto nuovamente sui dati dei diversi studi sulla zonazione in viticoltura. "La zonazione, anche su diverse scale (dalla continentale alla nazionale, dalla regionale e di consorzio a quella di vigna) - è stato detto al convegno - evidenzia le diverse finalità che si possono perseguire in relazione al grado di dettaglio di lavoro, sottolinea alcuni aspetti metodologici legati ai rilievi del terreno e del paesaggio, alla raccolta dei dati viticoli ed enologici, all’elaborazione dei dati e alla presentazione dei risultati ed evidenzia, attraverso una serie d’esemplificazioni, alcuni dei risultati più interessanti tra quelli recentemente ottenuti nell’ambito del rapporto tra ambiente e viticoltura. Per completare in modo concreto l’analisi, sono stati presentati e degustati vini ottenuti in aree oggetto di zonazione: Franciacorta, Trentino (Lavis) e Bolgheri. L’importante convegno è stato poi anche un momento di sintesi sulle tendenze del mercato e sulle esigenze dei produttori, dalla vivaistica alla meccanizzazione della raccolta, dalle tecniche di vinificazione all’imbottigliamento, dal trasporto alla commercializzazione, non trascurando i servizi ed i prodotti collegati (basti pensare che, solo per il settore vino, si stima in circa 2.500 miliardi di lire il valore di questa industria).
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