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L'EXPORT DI ITALIA E SPAGNA FA TREMARE LA FRANCIA: IL PRESTIGIOSO QUOTIDIANO "LE MONDE" LANCIA L'ALLARME SUI RITARDI NEL MERCATO GLOBALE

La Francia teme la globalizzazione del vino. E teme anche il rimbalzo sui mercati mondiali di Italia e Spagna le cui esportazioni, a differenza di quelle dei cugini d'oltralpe, vanno a gonfie vele. Un timore forte e diffuso, tanto da portare il prestigioso quotidiano "Le Monde" a lanciare un vero e proprio allarme dedicando al tema un'intera pagina.
D'altronde si sa che il vino è per la Francia argomento quasi sacro. Tra Bordeaux e Champagne sono proprio i francesi a considerarsi da sempre i custodi dell'enologia elegante, gli inventori della cultura più elitaria legata al mondo del vino. Il traballare dell'economia legata al nettare di Bacco, dunque, é ovviamente motivo di non poca preoccupazione.
Non ci sono dubbi per "Le Monde": la Francia è in grave ritardo. Il Paese dei grandi cru e di 450 denominazioni di origine controllata, per lungo tempo accecato dalla sua stessa potenza, non si è accorto dell'arrivo della concorrenza dei vini del Nuovo Mondo né ha avuto modo di valutare e anticipare il rimbalzo sui mercati esteri di Italia e Spagna. I problemi non vengono certo dal mercato interno: la Francia resta il primo Paese consumatore al mondo con 33 milioni di ettolitri.
Nonostante un generalizzato calo di consumi negli ultimi venti anni, il valore delle vendite è cresciuto grazie a una sempre maggiore attenzione dei consumatori alla qualità. Anche i francesi, come gli italiani, oggi preferiscono dunque bere meno ma meglio, spendendo ovviamente qualcosa in più.
Molto diversa la situazione sul fronte delle esportazioni, passate dal 23% del 2001 al 18% del 2005 a fronte di una crescita dei consumi nel mondo di un milione di ettolitri all'anno negli ultimi dieci anni.
Ma lo smacco per la Francia non viene tanto dai Paesi emergenti come Australia e Cile, bensì dai vecchi cugini del Vecchio Continente.
Negli ultimi due anni il volume dei vini francesi esportati è risultato in discesa, al contrario di quello dei due grandi rivali europei: Italia e Spagna. E proprio dal fronte spagnolo è arrivata nel 2005 anche la sorpresa quando, per la prima volta, il Paese iberico ha sorpassato la Francia relegata così alla terza posizione mondiale degli esportatori.
Con una superficie vitata pressoché costante, dal 1995 al 2005 la Spagna ha più che raddoppiato le proprie esportazioni di vino. Parallelamente a quanto avvenuto nel Nuovo Mondo, dove l'Australia ha trascinato l' offensiva quintuplicando l'export in dieci anni, la Spagna si è dotata nello stesso periodo di una potente industria vinicola concentrandosi fortemente sulla commercializzazione.
Tutto questo mentre la Francia fa i conti con la sovrapproduzione e si prepara a destinare a distillazione di crisi anche una parte delle sue migliori denominazioni di origine.

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