“Josko Gravner ha ripercorso la storia della vinificazione a ritroso, nello spazio e nel tempo, andando a riscoprire, nei luoghi dove la “vitis vinifera” è stata domesticata, metodi produttivi che risalgono a migliaia di anni addietro e consentono di realizzare vini che non temono gli anni. Insieme a questo ha riproposto una attenzione colturale per cui oggi, con orgoglio, può dire che nelle sue vigne sono ritornati a vivere i lombrichi. Rispetto per la natura e i suoi ritmi sono alla base del riconoscimento che Slow Food e Gambero Rosso hanno voluto attribuirgli”. Così ha deciso Slow Food e Gambero Rosso, nella “Guida ai Vini 2007”, che sarà presentata al Salone del Gusto di Torino (28 ottobre), che conferma il Friuli Venezia Giulia, terza regione italiana a vocazione vinicola di qualità, dopo Toscana e Piemonte. Protagonista assoluto della guida, oltre ai soliti grandi rossi ed ai terroir d’eccellenza del vino italiano, il Tocai: “non è un premio alla memoria - tiene a sottolineare il governatore regionale Slow Food, Renato Tedesco - ma un premio che guarda con speranza al futuro perché, seppur con in rammarico di non poter più chiamare il tocai con il suo storico nome, resta la concreta speranza che il Friulano, grazie alla qualità assoluta dimostrata anche quest’anno, si possa affermare sempre di più non solo sul mercato italiano ma ben figurare anche tra i migliori vini bianchi del mondo”.
Antonio Boco
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