Le cantine cooperative del Friuli Venezia Giulia imbottiglieranno tutta la produzione del Tocai prima del 31 marzo 2007, e quindi commercializzeranno il vino con il nome "che gli spetta di diritto". Lo hanno reso noto ieri i produttori friulani, in risposta alla decisione della Commissione Europea contraria alla richiesta di deroga all'uso del nome del vino, che scade, appunto, il 31 marzo prossimo.
Secondo Noé Bertolin, presidente di Fedagri, associazione del comparto agricoltura di Confcooperative Fvg "la motivazione adottata da Bruxelles si basa sulla scelta di procedere fin d'ora all'adozione del nome Friulano, anziché attendere l'esito del secondo ricorso ancora pendente davanti alla Corte di giustizia. Come avevamo ampiamente previsto - sottolinea - una scelta del genere è stata letta come un segnale di resa". Per Fedagri "l'unica consolazione è l'accoglimento da parte del Tar del Lazio della richiesta di sospensione all'utilizzo del nome Friulano. Non si capisce oltretutto - conclude Bertolin - come sia possibile usarlo prima dell'iscrizione all' Albo delle varietà nazionali".
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