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IL VINO ITALIANO CONQUISTA IL GIAPPONE ... LA PRINCIPESSA IMPERIALE TAKAMADO DICHIARA: “IL VINO ITALIANO HA IL GUSTO PIU' PULITO E DECISO DEL MONDO, UN GUSTO CHE RIFLETTE TUTTA LA SCHIETTEZZA E LA GENEROSITA' DELLA GENTE”

Il vino italiano piace enormemente anche in Giappone perché è il “più sincero e generoso del mondo”: parola della Principessa Imperiale Takamado. Cugina dell’imperatore Akihito, Hisako Takamado è stata oggi l’ospite di onore ad un ricevimento dedicato al vino italiano in una delle sue più raffinate accezioni femminili, quella di otto produttrici in visita in Giappone nel nome del Vino delle donne (Francesca Planeta di Planeta, Alessandra Boscaini di Masi, Francesca Cinelli Colombini della Fattoria dei Barbi, Teresa Lungarotti della Lungarotti, Emanuela Stucchi Prinetti di Badia a Coltibuono, Beatrice Contini Bonacossi di Tenuta di Capezzana, Elda Felluga di Livio Felluga e Maria Chiara Clerici di Valfieri). Ad un ricevimento offerto nella residenza dell’ambasciatore d’Italia Mario Bova, la principessa si è soffermata a degustare alcuni dei vini presentati assieme ai piatti regionali che meglio li accompagnano e si è rivelata una vera intenditrice.
Nota per il suo amore per la Penisola e per l’Europa, dove è stata diverse volte assieme al marito, Hisako Takamado ha dichiarato di aver un sentimento tutto paricolare per l’enogastronomia italiana: “Il vino - spiega - lo apprezzo soprattutto per le sue tonalità pulite e decise: c’é chi, come in Francia, riesce a produrre qualità molto elaborate e complesse ma il vino italiano ha il gusto più pulito e deciso del mondo, un gusto che riflette tutta la schiettezza e la generosità della gente”.
A chi le chiede quale doc preferisca, la principessa risponde evitando di sbilanciarsi in qualsiasi forma di parzialità: “per pasteggiare - osserva - sono certamente migliori i rossi, ma come decidere fra un Sassicaia e un Brunello di Montalcino? Generalmente però - aggiunge con uno splendido sorriso - preferisco i bianchi, specie quelli più leggeri e vivaci”.
La visita del gruppo di imprenditrici, battezzato appunto Onna no wine, è stata organizzata dall’importatore specializzato Japan European Trade per le manifestazioni della Primavera Italiana in Giappone: comprende un giro di una settimana a Tokyo e altre cinque città, in una serie di degustazioni che prenderà il via con il primo concorso nazionale per sommelier giapponesi sul vino italiano. Oltre che fungere da giuria del concorso, le otto ambasciatrici enogastronomiche hanno deciso di farsi madrine di un’iniziativa di cui parleranno anche al presidente del Consiglio Romano Prodi nella sua imminente visita nel Sol levante: l’istituzione di una giornata del vino italiano nel mondo il 2 giugno, Festa della Repubblica. In Giappone, in quella data, in 600 locali su tutto il territorio nazionale, sarà offerto a chi sceglierà vino italiano un calice di cristallo.

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