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LA TOSCANA, REGIONE “CAMPANILISTA” PER ANTONOMASIA, PROVA A FARE SISTEMA: ARRIVA “BUY WINE” A RIDOSSO DELLE ANTEPRIME … SI CERCA DI PIANTARE IL SEME PER UN EVENTO FUTURO DI PROMOZIONE DI TUTTA LA PRODUZIONE REGIONALE RIVOLTO AL CONSUMATORE

Nell’Italia in cui tutti dicono che si deve fare sistema, a provarci è una delle Regioni più campaniliste per antonomasia: la Toscana. L’organizzazione da parte dell’agenzia regionale Toscana Promozione dell’evento “Buy Wine” (16-17 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, oltre ai tour: si parte con il Nobile di Montepulciano, dal 18 febbraio, passando per la Vernaccia di San Gimignano il 19 febbraio, per il Chianti Classico dal 20 febbraio, al Brunello di Montalcino, dal 24 febbraio) a ridosso delle Anteprime delle più importanti denominazioni della Regione, che alcuni vedono come un rischio di cannibalizzare gli eventi dei Consorzi, è in realtà un tentativo di fare sinergia anche nella prospettiva di organizzare, in futuro, un evento in cui “la Toscana parla al mondo come terra del vino unita”, spiega a WineNews il direttore dell’agenzia di promozione regionale Stefano Giovannelli “e non parlo tanto di unire le Anteprime dei Consorzi che hanno una loro dinamica, ma un evento più avanti nell’anno, che combini un messaggio verso il consumatore, che coinvolga il vino, ma anche il turismo e la cultura”.

Un investimento importante quello della Regione Toscana nel vino, che metterà in campo 1,6 milioni di euro per 24 iniziative in tutto il mondo tra workshop e incoming, partecipazione a fiere e road-show. Il primo appuntamento in agenda è proprio il “Buy Wine”, una “borsa vini con 180 aziende toscane, per fare trattative commerciali con i buyer invitati, 110 buyer da 20 Paesi stranieri, dal Nord America all’Europa e con una grossa delegazione cinese e asiatica (Giappone, Singapore e Corea), ma anche da India e Brasile, e altri selezionati dall’Italia - spiega la responsabile Marta Javarone - per un evento fatto per incontri commerciali per le aziende di tutta la Regione, e con un’area gratuita dedicata ai Consorzi di Tutela che potranno far assaggiare i loro vini ai buyer internazionali. Per le aziende il costo è irrisorio, 270 euro per le “due giornate” in Leopolda, con i buyer stranieri ospitati gratuitamente”.

“Il rischio di cannibalizzare gli eventi non c’è, perché il “Buy Wine” in febbraio (e non più in novembre come era previsto in origine) nasce proprio - continua la responsabile Marta Javarone - in accordo con i Consorzi, venendoci incontro perché le date combinassero, perché ci fosse un educational tour dei buyers di “Buy Wine” attraverso le Anteprime dei Consorzi (di scena il 19 febbraio per la Vernaccia di San Gimignano , il 20-21 febbraio per il Chianti Classico, il 22-23 febbraio per il Nobile e il 24-25 febbraio per il Brunello di Montalcino). È venuta fuori questa opportunità di unire queste Anteprime con la borsa vini, e spero che la cosa abbia successo, anche per consolidare l’idea di poter organizzare, in futuro un progetto un po’ più grande, che unisca sia la parte commerciale che le Anteprime, per tutte le aziende del vino toscane, al di là del territorio di provenienza”.

E chissà che in Toscana, la terra del 1.000 campanili, non germogli il seme della condivisione. Almeno nel vino.

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