Bollicine Kosher, una piccola nicchia che cresce: dal Piemonte al Lazio (dalla laziale Cantina Sant’Andrea alle piemontesi Le Piole, Batasiolo e Araldica vini Piemontesi con il suo Asti Spumante Docg), in Italia ci sono esempi anche di spumanti prodotti seguendo le specifiche regole di Kasherut, il corpus di norme che regolano l’alimentazione ebraica, e che si aggiungono alle etichette di tutte quelle griffe italiane che producono vini Kosher bianchi e rossi. L’ultima novità è una special edition di Prosecco Doc, prodotto nel rispetto delle regole kosher, da Val d’Oca-Cantina Produttori di Valdobbiadene.
Al di là degli aspetti strettamente legati all’osservanza della dottrina in materia di alimentazione, cibi e vini kosher stanno conoscendo negli ultimi anni una diffusione e apprezzamenti via via crescenti anche presso i consumatori “evoluti, per i quali kosher food è sinonimo di purezza e di prodotto sicuro, messo in vendita solo dopo una miriade di controlli”. Nel caso del Prosecco, una parte delle migliori uve Glera raccolta nell’area della denominazione, durante l’ultima vendemmia è stata lavorata da personale ebraico opportunamente assistito da tecnici della cantina, al fine di produrre uno spumante di qualità nel pieno rispetto dei dettami kosher. Il controllo di ogni fase - dalla pulizia degli impianti alla spremitura, dalla lavorazione degli acini alla bollitura, dalla filtrazione all’imbottigliamento finale - è stato seguito da Oup, Rabbinato di Padova e Sova con il coordinamento tecnico di Fish Kosher Delight.
“Il vino kasher e i prodotti gastronomici ebraici sono oggi sinonimo di grande qualità e per questo i consumatori stanno tributando loro una crescente attenzione - spiega il direttore della cantina Val d’Oca Aldo Franchi - e consideriamo anche l’ottimo momento vissuto dalle bollicine italiane, è lecito pensare che questa operazione possa consentirci di avvicinare nuovi wine-lovers all’eccellenza del Prosecco”.
Info: www.proseccokosher.com
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