Una vita dedicata al vino toscano e a “interpretare” quello che è il suo vitigno principe, il Sangiovese, dopo aver imparato il mestiere sotto la guida di un maestro d’eccezione, quel Tancredi Biondi Santi, autore di una delle bottiglie forse più rappresentative del vino italiano, il Brunello di Montalcino Riserva 1955, ed una carriera fatta di collaborazioni di prestigio come “maestro assaggiatore” praticamente in tutte le cantine più importanti della Toscana: nasce il premio nazionale “Giulio Gambelli” al “giovane enologo che più si sta ispirando alla maniera di fare vini di Giulio Gambelli”, promosso da Aset, la nuova Associazione Giornalisti Enogastroagroalimetari Toscani, in collaborazione con i Consorzi di Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano.
Assegnato ogni anno, andrà al giovane enologo under 35 che più si mostrerà vicino all’“idea di vino” dell’indimenticabile Giulio Gambelli: massimo rispetto per la materia prima e prodotti che esprimano in maniera chiara e netta sia i vitigni di provenienza che il territorio di origine.
Affiancheranno l’iniziativa i tre Consorzi di Tutela toscani con cui Gambelli ha collaborato per anni (Consorzio Chianti Classico, Consorzio del Brunello di Montalcino e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano), nonché alcune delle aziende vinicole a cui era più affezionato e i cui vini devono molto alla sua “mano”.
La scelta del premiato sarà affidata a giornalisti del settore, e riceverà un premio in denaro offerto dalle aziende e dai Consorzi aderenti all’iniziativa. La proclamazione avverrà per le Anteprime dei vini toscani, in una sede a rotazione tra i tre Consorzi.
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