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GLI USA CELEBRANO ENOTRIA, CON IL TOUR DI “WINE SPECTATOR’S”, CHE PORTERA’ A WASHINGTON (27 APRILE), NEW YORK (1 MAGGIO) E LAS VEGAS (5 MAGGIO) I MIGLIORI VINI ITALIANI, E I CONSIGLI PER UNA CANTINA DA SOGNO DI SNOOTH.COM

Se c’è un Paese in grado di apprezzare fino in fondo l’Italia del vino, sono gli Usa, che celebrano a modo loro i grandi vini tricolore. Innanzitutto con il “Wine Spectator’s Gran Tour” 2012, il tour enoico del magazine più letto dai wine lovers d’oltreoceano, che porterà a Washington (27 aprile), New York (1 maggio) e Las Vegas (5 maggio) 200 tra i migliori vini d’alta gamma del mondo, tra cui spiccano le grandi griffe di casa nostra, da Allegrini ad Antinori, da Castello Banfi a Marchesi di Barolo, da Bisol a Marchesi de’ Frescobaldi, da Masi a Planeta, da Zenato a Ferrari, da Tasca d’Almerita a Rocca delle Macìe, da Ornellaia a Ruffino (la lista completa è su www.winespectator.com/micro/show/id/41513
Ma oltre all’investitura del gigante della comunicazione enoica, c’è il web: Snooth.com, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere in Usa, dà consigli sui vini che non possono mancare in una cantina da 5.000 dollari e, ovviamente, una cantina senza le grandi denominazioni del Belpaese, dal Barolo al Brunello, dal Barbaresco al Chianti Classico, e le migliori bottiglie, come il Rubesco Riserva di Lungarotti o il San Leonardo, perderebbe buona parte del proprio appeal. Almeno dall’altra parte dell’Oceano, l’Italia non teme confronti, perché se è vero che la capacità di coniugare qualità e quantità dei cugini d’Oltralpe è ancora irraggiungibile, è altrettanto vero che le “4 B”, quelle di Bordeaux, Borgogna, Barolo e Brunello, vanno sempre più a braccetto nei grandi eventi internazionali, e le nostre bollicine, Prosecco e Franciacorta in testa, pur non rappresentando un territorio unico come lo Champagne, incontrando alla perfezione il gusto dei consumatori di tutto il mondo, specie dei più giovani.

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