Ci sarà il meglio della produzione italiana e francese di “fine wines”, nella “sfilata” di lotti, 215 in totale, che saranno battuti all’incanto in una delle aste più attese della stagione all’incanto del Bel Paese: l’“Asta di vini pregiati e da collezione” di Pandolfini, di scena il 13 marzo, al Palazzo Ramirez Montalvo di Firenze. Tante le etichette, tutte molto prestigiose, dai Supertuscans di varie annate e formati (dal Solaia al Tignanello, dall’Ornellaia al Masseto, fino al “re” dei toscani Sassicaia), ma non mancheranno i classici dell’enologia piemontese (da Conterno a Gaja e Bruno Giacosa) e alcuni lotti di Brunello (Biondi Santi). I “top lot” francesi provengono sempre da Bordeaux, ma la crescita della Borgogna sembra attualmente davvero inarrestabile.
In uno scenario, in cui il costante interesse per il settore vino sembra battere i venti di crisi, e ha permesso che nelle ultime aste ci fosse una diversificazione e un ampliamento degli acquirenti con un’apertura soprattutto ai mercati asiatici, consentendo l’acquisizione dei lotti con aggiudicazioni superiori talvolta anche del 100% sulla base d’asta, tra i lotti tricolori più indicativi e senz’altro da segnalare, troviamo: 6 bottiglie di Solaia 2005 della griffe Antinori (base d’asta a 600/700 euro), 6 bottiglie di Sassicaia 2005 della Tenuta San Guido (prezzo di base fissato a 500/700 euro), 6 bottiglie di Messorio 2004 de Le Macchiole (base d’asta a 900/1.000 euro), una selezione di 6 bottiglie di Barolo Riserva di Bruno Giacosa di varie annate, Rocche del Falletto 2004-2001-2000, Falletto 1990-1989 (base d’asta 1.400/1.500 euro), 2 magnum di Barolo Cascina Francia 2007 di Giacomo Conterno (base d’asta 300/400 euro), una selezione di 4 bottiglie del millesimo 2005 di Angelo Gaja, Sorì Tildin, Sorì San Lorenzo, Costa Russi (base d’asta 600/700 euro), 1 bottiglia di Masseto 2002 della Tenuta dell’Ornellaia (base d’asta fissata a 150/250 euro), 1 magnum di Alzero 1997 di Quintarelli (prezzo di partenza 350/450 euro), 6 bottiglie di Ornellaia 1992 della Tenuta dell’Ornellaia (base d’asta 380/480 euro), 12 bottiglie di Tignanello 1988 di Antinori (prezzo di partenza 800/900 euro), 1 magnum di Sassicaia 1987 della Tenuta San Guido (base d’asta 200/300 euro), 1 magnum de I Sodi di San Niccolò 1986 del Castellare di Castellina (base d’asta 1.000/1.100 euro), 1 doppia magnum di Tignanello 1982 di Antinori (prezzo di avvio d’asta 250/350 euro), 1 bottiglia di Brunello di Montalcino Riserva 1955 di Biondi Santi (base d’asta 400/500 euro).
Nella sezione francese sono come sempre protagonisti i vini di Bordeaux, ma, probabilmente, l’interesse (e anche le quotazioni) sono sempre più in crescita per i vini di Borgogna. E proprio da questa straordinaria zona, ci sono da segnalare: una bottiglia di Echézeaux grand Cru 2003 di Romanée-Conti (base d’asta 400/400 euro), una bottiglia di La Tâche Grand Cru 2004 e una del millesimo 2007 prodotte da Romaée-Conti (la prima con base d’asta fissata a 700/800 euro e la seconda 800/900 euro), una bottiglia di Corton-Charlemagne Grand Cru 2006 di Coche Dury (base d’asta 850/950 euro), una bottiglia di Musigny Grand Cru 2005 di Roumier (base d’asta 2.500/3.000 euro), una bottiglia di Montrachet grand Cru del Domaine Leflaive 2009 (base d’asta 2.400/2.800 euro), una magnum di Chambertin Clos de Bèze Grand Cru di Armand Rousseau (base d’asta 1.500/1.600 euro), 2 bottiglie di Romanée-Conti 1970, Echézeaux e Grands Echézeaux (base d’asta 500/600 euro), 2 bottiglie di Romanée-Conti 1967, La Tâche e Romanée-Saint-Vivant (prezzo di partenza 1.000/1.100 euro), 3 bottiglie di Gevrey-Chambertin Clos St. Jacques di Rousseau, 1991-1990-1985 (base d’asta 1.100/1.200 euro).
Per quanto riguarda i “bordolesi” le “chicche” più interessanti sono: una bottiglia di Petrus 1994 (base d’asta 600/700 euro), una bottiglia di Château Lafite Rothschild 2000 (base d’asta a 700/800 euro), il lotto formato da due bottiglie di Château Haut-Brion 1989, “rouge” e “blanc” (base d’asta fissata a 1.600/1.700 euro), la cassa da 12 bottiglie di Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande 1986 (prezzo di partenza 2.500/3.000 euro), 12 bottiglie di Château Lafite Rothschild 1986 (base d’asta 13.000/14.000 euro), senza dimenticare il lotto da sei bottiglie del 1975, sempre di Château Lafite Rothschild (prezzo di partenza 1200/1.300 euro) e la cassa da 12 bottiglie di Château Mouton Rothschild 1986 (base d’asta 9.000/10.000 euro).
Dal Rodano, invece, lotto importante quello formato da 1 magnum di Châteauneuf-du-Pape Hommage à Jacques Perrin 1989 prodotta da Château de Beaucastel (base d’asta 1.300/1.400 euro). Infine, fra gli Champagne, 1 bottiglia di Krug, Champagne Clos du Mesnil 1996 (base d’asta 550/750 euro).
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