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CONVEGNO “IL VENETO AL 300 X 100” - IL VINO, UN’OPPORTUNITA’ DI LAVORO ANCHE IN TEMPO DI CRISI. I SOMMELIERS PARLANO DI OCCUPAZIONE. IL VINO SI DIMOSTRA ANCORA UN SETTORE IN BUONA SALUTE, CHE DÀ LAVORO A 1,2 MILIONI DI PERSONE

Quando si pensa al vino, spesso, la mente va a qualcosa di piacevole, quasi ludico. Il vino, però, è, a tutti gli effetti, “una cosa seria” , che crea posti di lavoro anche in tempo di crisi. Se ne è parlato oggi nell’ambito del convegno “Il Veneto al 300 x 100”, manifestazione organizzata d’Associazione Italiana Sommeliers (Ais Veneto) nel Castello di San Salvatore di Susegana (Treviso) in collaborazione con Amorim Cork Italia e Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma Crédit Agricole).

Basti pensare che i neo diplomati o laureati nel settore enologico trovano lavoro per il 61% dei casi in meno di 3 mesi, il 29% tra 3 e 12 mesi. Come spiegato dal prof. Vasco Boatto. Ciò è ancor più vero per il Veneto, ai vertici della classifica delle regioni italiane che, nel 2011, ha prodotto un miliardo di bottiglie, corrispondenti a 1, 2 miliardi di euro di fatturato (dati Cirve). A rafforzare questo concetto è stata Carlotta Pasqua, presidente di Agivi-Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani, che ha evidenziato come oggi il settore dia lavoro a 210.000 addetti, di cui 50.000 sono giovani. In Italia sono 100.000 le aziende guidate da giovani under 35 e il 25% di queste aziende è gestito da donne e, complessivamente, il settore dà lavoro a 1.200.000 persone, se si considera anche l’indotto.

In questo senso, tra i comparti più importanti vi è quello del sughero, rappresentato al convegno da Carlos Santos, ad Amorim Cork. Il comparto ha certamente un ruolo rilevante: oltre a dare lavoro a 100.000 addetti, concorre a scongiurare il pericolo di desertificazione sociale e delle foreste dove il sughero si produce. Grazie alla capacità innovativa di Amorim Cork, inoltre, oggi il sughero dà nuove opportunità di lavoro grazie ad utilizzi nel mondo del design, dell’arredamento, del riciclo e molto altro.
Altro settore strategico è quello delle botti. A rappresentarlo è stato Piero Garbellotto, ultima generazione di una famiglia di bottai la cui tradizione inizia nel 1775: “la nostra non è un’azienda famigliare ma, a tutti gli effetti, una famiglia aziendale”.

Oggi il mondo del vino prevede anche nuove figure, come spiegato da Andrea Sinigaglia, direttore Wine Academy di Alma, la scuola internazionale di Cucina Italiana, che vede rettore Gualtiero Marchesi. Il presidente di Ais Umbria Sandro Camilli ha riportato i numeri della crescita dei giovani che ambiscono a divenire sommeliers.

“Quella veneta è una realtà variegata e brillante dal punto di vista enologico - ha spiegato l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Franco Manzato - e il settore registra di anno in anno una crescita economica, un andamento positivo in controtendenza rispetto ad altri comparti”.

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