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STUDIO “LABORATORIO DELLE IMPRESE” - BANCO POPOLARE: DAI BILANCI DEI LEADER 2008-2010 GLI EFFETTI DELLA RIPRESA: IL FATTURATO PIÙ ALTO NEL PROSECCO, MA L’UTILE PIÙ ELEVATO È FRANCIACORTA. RECORD PER LA TOSCANA NEL MARGINE OPERATIVO NETTO

Qual è stato l’impatto della ripresa della domanda sui bilanci di molte fra le imprese vitivinicole del Bel Paese nel triennio 2008-2010? A questo quesito ha dato una risposta il “Laboratorio delle Imprese” del Banco Popolare che, prendendo in esame i bilanci di un campione composto da 400 cantine italiane, il cui fatturato aggregato rappresenta oltre il 30% del totale del settore vinicolo italiano, ha verificato l’incidenza sul conto economico soprattutto dei buoni risultati dell’export.

Tra le diverse regioni esaminate, la Toscana ha beneficiato della ripresa in modo più sensibile ed ha visto crescere il Margine Operativo Netto al valore record del triennio, pari al 10%. Ma, gli elevati valori delle attività fisse, solo parzialmente coperti con i mezzi propri e con i finanziamenti a medio lungo termine, hanno obbligato molte imprese toscane ad utilizzare i debiti a breve, generando il rischio di qualche disequilibrio patrimoniale. Al contrario, altre Regioni, come il Veneto ed il Piemonte, presentano una struttura patrimoniale più equilibrata e il ricorso a capitali di terzi a breve termine in queste regioni è basso, favorendo così una minore incidenza degli oneri finanziari sul conto economico. Per l’equilibrio economico, ovvero la capacità dell’impresa di generare margini adeguati per remunerare il costo delle fonti di capitale, il 2010 rivela una diffusa redditività del capitale investito non in grado di coprire tutti gli oneri finanziari, originando così un effetto leva negativo.

Fatturati in crescita generalizzata, più marcata per il Prosecco (+21,8%) e l’Alto di gamma (+13,0%). Il valore più basso, comunque pari ad una crescita del 6%, si riscontra nei vini entry level. Valore Aggiunto più alto per le aziende delle fascia alta qualitativa. Se nel cluster del totale Italia si arriva al valore del 18,9%, in Franciacorta si raggiunge quasi il 42% e per l’alto di gamma il 32%. Tra i cluster esaminati, il Basso di gamma si pone ultimo con un dato pari all’11,2%. L’utile corrente delle imprese posizionate nella fascia alta della piramide qualitativa è il più elevato. La Franciacorta, con il 14,7%, ha ottenuto un risultato cinque volte superiore rispetto alla media nazionale (2,7%) e quasi tre volte rispetto l’Alto di gamma (5,4%), che tuttavia registra un’incidenza degli ammortamenti immateriali pari all’8%, valore quasi assente negli altri campioni.

Da rilevare che la redditività del 2010 è stata nel complesso migliore sul 2009. La redditività rapportata al capitale investito (Roa) ci indica Franciacorta (5,5%) come cluster leader. L’alto di gamma ha ottenuto un valore più basso (3,2%) in conseguenza del maggior utilizzo di capitali fissi in questo campione. La patrimonializzazione è leggermente diminuita in tutti campioni per effetto di un tasso di crescita del passivo superiore a quello registrato dal Patrimonio Netto, tuttavia la copertura delle attività fisse è adeguata e l’indice rivela un miglioramento nel corso del 2010. L’indice di misurazione della liquidità immediata misura una posizione critica per tutti i campioni salvo che per l’alto di gamma ed il Prosecco. I prodotti di alta qualità generano più cassa. Per ogni 100 euro di fatturato viene creata cassa dalla gestione corrente, pari a 11,3 euro nell’Alto di gamma, 19,1euro in Franciacorta e 11,8 euro in Trento doc.

L’analisi per cluster ha selezionato le imprese su sette criteri di appartenenza: Alto di gamma (rappresentate dalle griffe più prestigiose del vino italiano), Basso di gamma (realtà che producono vini generici, talvolta senza denominazione), pluriregionali (imprese presenti con realtà produttive tra loro differenziate in più regioni), produttori autoctoni (cantine focalizzate solo su singole denominazioni nazionali con forte contenuto territoriale), alcune tra le più importanti realtà della spumantistica nazionale quali Franciacorta, Prosecco e Spumanti del Trentino Alto Adige.

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