Che la perenne lotta tra i produttori ed i tappi di sughero difettosi (che colpiscono il 4% delle bottiglie) stia arrivando a conclusione? Secondo la “Diam Bouchage”, azienda francese del settore, grazie al loro ultimo brevetto, sì. La “terza via”, come spiega il direttore generale Dominique Touneix, è “l’incontro tra le opzioni sintetico e naturale: non è sintetico, ma utilizza una granella hi-tech di sughero naturale. Da oggi, non ci sarà più bisogno di compensazioni con la solforosa”.
“Abbiamo fatto di questo acquisto, un tempo vissuto come una commodities, un atto enologico - ha detto il direttore generale Dominique Touneix - cambiando il modo di fare il vino, senza più compensazioni con la solforosa”. La produzione mondiale di sughero tocca quota 300 milioni di tonnellate l’anno, ed è una coltura tipicamente concentrata nel bacino mediterraneo.
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