Il vino è un ottimo affare, sicuramente uno degli investimenti più solidi del momento, tanto che l’economista inglese Joe Roseman sostiene con forza che gli investitori dovrebbero alimentare i loro portafogli con nuovi asset, come il vino, che, negli ultimi 10 anni, ha dato prova di una robusta redditività, con performance più interessanti delle azioni. Un prodotto legato ad attività tangibili, dall’ottima longevità, senza oneri debitori eccessivi, proprio come l’oro, ecco perché numerosi fondi di investimento di tutto il mondo hanno deciso di puntare sui première crû di Bordeaux e Borgogna per guadagni sicuri. L’ultimo arrivato si chiama Uzes Grands Crus, il primo fondo totalmente francese (regolato dalle autorità d’Oltralpe e rivolto agli investitori francesi) dedicato al vino, nato dalla società di gestione immobiliare Uzes Gestion, che risponde alla necessità di puntare su qualcosa di diverso e più sicuro del mercato azionario percorrendo la strada aperta dagli americani e seguita dai cinesi, che dal 2011 puntano forte sul Dinghong Fund, fondato da Ling Zhijun, manager del Pacific Asset Management in Shanghai, e Zhang Yanzhi, della Jean-Pierre Moueix, produttore e distributore di Bordeaux.
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