Non è ancora entrata nel vivo la vendemmia 2012 nel Soave, dove i prossimi 15 giorni saranno comunque strategici per delineare le caratteristiche aromatiche della stagione 2012 e la raccolta comincerà non prima della metà di settembre, con qualche giorno di ritardo sul 2011. La Garganega, infatti, il vitigno locale che caratterizza il celebre bianco veneto, è tendenzialmente tardiva e la sua raccolta non di rado si colloca a settembre inoltrato come accade per molte varietà a bacca rossa. Ma, nel Soave, il ritardo ha anche un altro perché: qui, un’ulteriore difesa dallo straordinario caldo di quest’anno e da anticipi di vendemmia troppo radicali arriva dalla antica forma di allevamento a Pergola, che come già segnalato da WineNews (http://www.winenews.it/news/28019/e-se-nella-tradizione-viticola-italiana-fosse-una-risposta-al-global-warming-dai-pareri-di-molti-esperti-raccolti-nel-tempo-ed-elaborati-da-winenews-il-cambiamento-climatico-e-non-solo-spinge-verso-una-revisione-profonda-del-vigneto-italia), si colloca come uno dei metodi agronomici migliori per contrastare l’ormai sempre più minaccioso global warming.
Come sarà la vendemmia? “Quella di quest’anno - afferma Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave - ha tutte le premesse per essere una vendemmia di grande qualità e tra i produttori si respira ottimismo. Dopo aver applicato la politica della riduzione delle rese per tre anni consecutivi, la nostra denominazione gode oggi di un ritrovato equilibrio produttivo e alla luce delle prime stime ipotizziamo che per la vendemmia 2012 verranno prodotti circa 680.000 quintali di garganega pari a 470.000 ettolitri di Soave”.
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