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ITALIA ENOICA TRA GERMANIA E BRASILE: NEL MERCATO TEDESCO, N. 1 IN EUROPA PER IL VINI DEL BELPAESE, MUOVE I PRIMI PASSI UFFICIALI LA “RISORTA” ICE, IN VISTA DI PROWEIN 2013 (24-26 MARZO, DÜSSERDOLF). MA DAL SUD AMERICA ARRIVANO CATTIVE NOTIZIE

Italia
Italia del vino tra Germania e Brasile

Difficile immaginare due Paesi più agli antipodi di Germania e Brasile, dove il pragmatismo teutonico è quanto di più lontano dalla voglia di far festa dei sudamericani. Eppure sono due mercati importanti per il vino del Belpaese. La Germania, per esempio, è il mercato europeo top per l’Italia enoica, che nel 2011 ha bevuto 7 milioni di ettolitri di vino italiano, per 919 milioni di euro (+8,2%), e rappresenta il 21% dell’export made in Italy, secondo solo agli Stati Uniti. E dove, di fatto, la nuova Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (info: vini@ice.it), muove i primi passi ufficiali dopo la “rivoluzione” degli ultimi mesi, organizzando una collettiva italiana (arrivate in questi giorni le lettere di invito ai produttori) a Prowein 2013, la più importante fiera del vino in Germania, di scena dal 24 al 26 marzo a Düsserdolf. Dal Brasile, dove negli ultimi anni il vino italiano è cresciuto molto, soprattutto grazie al boom del Lambrusco, invece, non arrivano buone notizie per il Belpaese: se l’import enoico del Paese, nella prima metà del 2012, è cresciuto del 14,93% in valore e del 12,61% in volume, l’Italia ha perso l’11,41% in valore ed il 15% in quantità, come ci segnala Roberto Actis, area Manager Latin America & The Caribbean di Granvini (www.granvini.com). Effetto delle misure protezionistiche messe in atto dal Brasile e dal provvedimento di “salvaguarda” che WineNews aveva annunciato in marzo?

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