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IL METANOLO FA TREMARE L’EUROPA: IN REPUBBLICA CECA IL GOVERNO VIETA LA VENDITA DEGLI ALCOLICI SOPRA I 20°, DOPO CHE IL MINISTERO DELLA SANITA’ HA ACCERTATO LA MORTE DI 20 PERSONE INTOSSICATE DAL METANOLO. E IN ITALIA, A GELA, MUORE UNA DONNA

Era il 1986 quando l’Italia fu sconvolta dallo scandalo del vino al metanolo: 23 persone morirono intossicate. Da allora le regole, i controlli e la sicurezza in enologia, in Italia ed in Europa, hanno fatto passi da gigante. Eppure, il fantasma del metanolo è tornato a minacciare il Vecchio Continente. Tutto inizia in Repubblica Ceca, dove il Governo, dal 14 settembre, ha messo al bando ogni bevanda che abbia più del 20% di volume alcolico, dopo che il Ministero della Salute ha certificato la morte di 20 persone, e l’avvelenamento di altre 36 causata dall’assunzione di alcolici “al metanolo”. Il “contagio”, poi, è arrivato in Polonia, dove il Parlamento ha imposto lo stop alle importazioni di bevande alcoliche dalla vicina Repubblica Ceca per un mese. E l’ultimo capitolo di una vicenda ancora tutta da definire, di cui si dovranno, al più presto, capire la portata e la vastità del contagio, arriva proprio dall’Italia, dove una donna di 43 anni è morta dopo aver bevuto il fatidico vino al metanolo. Non c’è da saltare a conclusioni affrettate, anche se dall’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela non trapela alcun dubbio a proposito del tipo di intossicazione che ha colpito la badante.

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