La vicenda è di quelle “glocal”, perché nel concreto riguarda un territorio specifico, ma nel concetto porta con sé temi e riflessioni di portata più ampia. Il territorio in questione è il Piemonte, tra i più importanti per il vino in Italia e nel mondo, e in particolare la zona dell’astigiano, ma non solo. La vicenda è quella della flavescenza dorata, malattia della vite con cui, in Piemonte, si fanno i conti da anni, ma che sembra ad un punto critico. Tanto che, per Confagricoltura, “in certi appezzamenti il 90% delle piante sono infette o morte. Se continua così, al vigneto Piemonte restano pochi anni prima di un tracollo irrecuperabile. Colpa anche di una distorta sensibilità ambientalista. La legge da una parte ha abbassato l’uso dei prodotti chimici nei campi, limitando abusi e storture, dall’altra, però, ha permesso un vero agro-lassismo che ha esposto molte colture, all’attacco di malattie, come la flavescenza dorata che, fino a 20 anni fa, erano sotto controllo”. Un allarmismo eccessivo, forse, ma il problema esiste, come confermano i Consorzi piemontesi. A partire da quello dell’Asti Docg, da cui fanno sapere che “la situazione è abbastanza preoccupante, soprattutto per alcune tipologie come il Moscato, ma anche come la Barbera, e si sta espandendo ad aree e varietà che si pensavano più resistenti”. E per questo proprio il Consorzio, con la Regione Piemonte, sta investendo in progetti di ricerca e di intervento. Come il Consorzio di Alta Langa, “dove qualche problema c’è - spiega il presidente Lamberto Vallarino Gancia - soprattutto per varietà come Chardonnay e Moscato - ma parlare di “tracollo” è esagerato”. E se nelle Langhe, soprattutto per Barolo e Barbaresco, la situazione è sottocontrollo, “qualche problema in più c’è nel Roero, ma, pur mantenendo la guardia alta, non è il caso di essere apocalittici. Semmai va detto che molti vigneti, stanno sparendo più per motivi economici e perché certi vini fanno più fatica di altri sul mercato, che per le malattie della vite”, commenta il direttore del Consorzio di tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Ferrero. “Ecologismo”, mercato e gestione del territorio che si mescolano nella quotidianità, e cercano il loro equilibrio. In Piemonte e nel mondo.
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