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ANCHE INTERPOL CON I NAC CONTRO FALSI BAROLO, CHIANTI, VALPOLICELLA, MONTEPULCIANO E NERO D’AVOLA PRODOTTI IN UK. SEQUESTRATI ANCHE 3.500 KG DI FALSI PRODOTTI ITALIANI E OLTRE 1 TONNELLATA DI PRODOTTI EST EUROPA PERICOLOSI PER LA SALUTE DA NAS MILANO

Italia
Contro falsi Barolo, Chianti, Valpolicella, Montepulciano e Nero d’Avola, arriva anche l’Interpol

Erano etichettati come limoni di Sorrento Igp, ma venivano dall’Argentina e sono solo alcuni tra i 3.500 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli, lattiero caseari e gastronomici con falsi marchi di qualità sequestrati dai Nac (Nuclei Antifrodi dei Carabinieri) in verifiche disposte in tutta Italia dal Comando Carabinieri Politiche Agricole a tutela dei consumatori. Contestati anche 2 milioni e 500.000 euro di sanzioni amministrative in materia di finanziamenti comunitari illeciti nel settore ortofrutticolo. Le indagini, in collaborazione con l’Ispettorato Centrale per la Tutela della Qualità e per la Repressione delle Frodi (Icqrf), hanno riguardato anche il falso made in Italy prodotto all’estero, e, a scendere in campo, è stata anche l’Interpol, per contrastare, tra le altre, la contraffazione dei vini a denominazione “Barolo, Chianti, Valpolicella, Montepulciano e Nero d’Avola” prodotti in Gran Bretagna in “wine-kit”, preparati solubili in acqua e spacciati come italiani.
I Carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazioni) di Milano hanno invece sequestrato oltre una tonnellata e mezza di alimenti di varia natura, pericolosi per la salute pubblica, insudiciati ed in cattivo stato di conservazione provenienti dai Paesi dell’Est europeo, denunciando 13 stranieri. “L’impegno dei nostri organismi di controllo nella lotta contro la contraffazione e il falso made in Italy prosegue attraverso attività costanti e capillari - sottolinea il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania - particolarmente importante in questo senso è stata l’attivazione della rete di cooperazione internazionale di polizia dell’Interpol. Queste attività di controllo sono fondamentali per garantire il rispetto delle norme e per tutelare la qualità e la sicurezza dei prodotti che ogni giorno arrivano sulle nostre tavole, ma anche i nostri produttori onesti che devono essere difesi dagli illeciti che si verificano sempre più di frequente, sia all’interno dei confini nazionali che all’estero”.
I controlli straordinari, effettuati dagli organismi di controllo in queste ultime settimane, spiega il Ministro Catania, sono stati mirati soprattutto a verificare la tracciabilità e il made in Italy dei prodotti agroalimentari, con una specifica attenzione all’osservanza dei disciplinari di produzione e delle norme sull’etichettatura dei prodotti con marchi di qualità, Dop, Igp, Stg. “L’agroalimentare italiano è sempre più sotto assedio - sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori - e a finire nel mirino delle frodi sono spesso i prodotti più pregiati, contrassegnati dai marchi Dop e Igp, che dovrebbero offrire assoluta garanzia di sicurezza”. Nel nostro Paese, ricorda la Cia, i sequestri di prodotti contraffatti superano il valore di un miliardo di euro l’anno, con cifre che tendono a crescere (triplicate le operazioni di controllo nel 2011). E a pagare il prezzo di questo business illegale, conclude l’associazione, sono i consumatori e le aziende italiane, alle quali vengono sottratti ogni giorno 3 milioni di euro.
Sul territorio nazionale i Nuclei Antifrodi dei Carabinieri di Roma, Parma e Salerno hanno controllato 92 imprese agricole e alcuni punti vendita. Sono stati sequestrati oltre 3.500 kg di prodotti, tra cui paste alimentari, prodotti ortofrutticoli, lattiero-caseari e preparati gastronomici. In provincia di Napoli sono stati sottoposti a sequestro 6 quintali di limoni provenienti dall’Argentina e commercializzati illegalmente con la denominazione di origine protetta “Limoni di Sorrento Igp”. Nella provincia di Foggia sono state verificate invece le produzioni vitivinicole presso alcune aziende del settore: è stata riscontrata la non corrispondenza della giacenza fisica e contabile della produzione e sono state contestate oltre 100.000 euro di sanzioni. In provincia di Salerno sono state inoltre sequestrate oltre 300 kg di pasta fresca per irregolarità riscontrate in etichetta e nella provincia di Macerata sono state sequestrate oltre 1.300 kg di pizze, evocanti indebitamente in etichetta marchi a denominazione. Nel settore ortofrutticolo i Nac hanno infine contestato 2 milioni e 500.000 euro di sanzioni amministrative a carico di organizzazioni di produttori del settore destinatari di illeciti finanziamenti comunitari.
Le indagini dei Nuclei Antifrodi Carabinieri sulla contraffazione dei prodotti di qualità hanno poi riguardato anche il falso made in Italy prodotto all’estero: è stata infatti attivata la rete di cooperazione internazionale di polizia di Interpol per contrastare la contraffazione dei vini a denominazione “Barolo, Chianti, Valpolicella, Montepulciano e Nero d’Avola” prodotti in Gran Bretagna in “wine-kit”, preparati solubili in acqua che il consumatore straniero è indotto a considerare come vino nazionale di qualità. La stessa iniziativa è stata presa anche per contrastare la produzione in Germania del falso “Aceto Balsamico di Modena Igp”. Per Confagricoltura “la stretta vigilanza del Nac sulle denominazioni d’origine e sul made in Italy sta portando a risultati significativi, a tutela dei consumatori e dei produttori”. A fronte di questi risultati Confagricoltura auspica che si prosegua la lotta contro le frodi internazionali, che causano enormi danni commerciali e d’immagine al nostro Paese.
Buona parte dei prodotti sequestrati invece dai Nas di Milano, spiegano i militari, era costituita da salumi, carne, pesce e formaggi (per i quali è necessaria la conservazione in frigorifero per scongiurare pericolose proliferazioni di microrganismi patogeni), ed è stata trovata a temperatura ambiente. Sono stati sequestrati anche circa 100 kg di alimenti di provenienza ignota, tra i quali un distillato alcolico ad alta gradazione di produzione artigianale. I carabinieri dei Nas, spiegano gli stessi militari, effettuano costantemente servizi tesi ad individuare illecite importazioni di alimenti ad opera di soggetti che introducono nel territorio nazionale prodotti non sicuri, ponendoli in vendita, nella maggior parte dei casi, in mercati rionali. In questo settore il Nas dei Carabinieri di Milano, in collaborazione con militari dell’Arma territoriale, con personale dell’Asl, della Questura e della Polizia Annonaria, ha effettuato una serie di ispezioni igienico sanitarie nei confronti di venditori ambulanti dell’Est europeo, accertando che tali soggetti avevano importato dai rispettivi Paesi di origine cospicui quantitativi di alimenti. I prodotti, trasportati in veicoli non idonei a garantirne la sicurezza, caratterizzati da sporco diffuso e muffe, erano venduti in un mercato in un parcheggio a Milano (frequentato anche da cittadini italiani) ed erano riposti in cassette di plastica senza l’utilizzo di apparecchiature refrigeranti, in assenza di procedure igieniche, ed erano stoccati accanto a materiale non alimentare. “Dopo le oltre 20 vittime causate dalla vodka-killer al metanolo in Repubblica ceca - ricorda la Coldiretti - l’operazione del Nas è importante per tutelare la salute dei cittadini italiani”. Nel 2012, sottolinea l’associazione, le importazioni di liquori dalla Repubblica Ceca in Italia sono aumentate di cinque volte: negli ultimi sei mesi sono arrivati in Italia 2,8 milioni di kg tra vodka, acquaviti ed altri liquori. In espansione anche le spedizioni dagli altri Paesi dell’Est Europa come la Polonia, la Romania e la Bulgaria: con quasi mezzo milione di kg, gli arrivi sono aumentati di ben dieci volte negli ultimi sei mesi sullo stesso periodo del 2011.

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