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POGGIO DI SOTTO, VALENTINI, TERLANO, CA DEL BOSCO, CISA ASINARI, CONTERNO, GIACOSA, ROAGNA, MASCARELLO, RINALDI, AMA, ISOLE E OLENA, MONTENIDOLI, MONTEVERTINE, SAN GUIDO, FERRARI, QUINTARELLI: LE “3 STELLE” ESPRESSO. I MIGLIORI ASSAGGI 2013 SONO ...

Italia
La Guida I Vini d’Italia 2013 de L’Espresso

Valentini (Abruzzo), Produttori Terlano (Alto Adige), Ca’ del Bosco (Lombardia), Cisa Asinari, Conterno Giacomo, Giacosa Bruno, I Paglieri - Roagna, Mascarello Giuseppe e Figlio, Rinaldi Giuseppe (Piemonte), Castello di Ama, Isole e Olena, Montenidoli, Montevertine, Poggio di Sotto, Tenuta San Guido (Toscana), Ferrari (Trentino), Quintarelli Giuseppe (Veneto): ecco le “3 Stelle” de “I Vini d’Italia” 2013 de “L’Espresso”, da domani in libreria (la presentazione ufficiale l’11 ottobre a Firenze, nel Mercato di San Lorenzo).
I migliori assaggi? “Sul podio più alto - spiegano i curatori della Guida, Ernesto Gentili e Fabio Rizzari (il direttore delle guide de L’Espresso, compresa quella più famosa dei ristoranti, è Enzo Vizzari) - alla quota massima di 20/20, è lo strepitoso Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Poggio di Sotto. Lo tallonano da vicino, a 19,5/20, altri due vini eccezionali come il Barbaresco Montefico Vecchie Vigne 2007 di Roagna e il d’Alceo 2008 del Castello di Rampolla. Appena un gradino sotto, a quota 19/20, si è distinto un nutrito gruppo di vini dolci di antica tradizione, come il Vino Santo trentino 2001 di Francesco Poli, i Vin Santo toscani di Castell’in Villa (1995) e Poliziano (2004), le Malvasie di Bosa di Columbu e dei Fratelli Porcu, rispettivamente dell’annate 2005 e 2009”.
“Pari valutazione - spiegano ancora Gentili e Rizzari - hanno ottenuto diversi grandi classici dell’enologia nostrana: il Barolo Cascina Francia 2008 di Giacomo Conterno, il Barolo Ca’ Mia 2008 dei Fratelli Brovia, il Barbaresco Asili 2009 di Bruno Giacosa, il Brunello Riserva 2006 di Fuligni, l’Amarone della Valpolicella Classico 2005 di Bertani, il Montevertine 2009 dell’azienda omonima e, infine, il Fiano di Avellino 2011 di Pietracupa, miglior bianco italiano e capofila di una straordinaria performance dei vini bianchi della Campania”.
Nel complesso il Piemonte, con 48 vini da “5 bottiglie”, conferma la propria leadership e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia delle denominazioni, con 21 vini che si sono fregiati della massima valutazione. Non è stata da meno la Toscana che, con ben 46 eccellenze, una in più dello scorso anno, resta un punto di riferimento dell’enologia nazionale, grazie anche alla consistente presenza ad alto livello del Brunello di Montalcino (15 i vini piazzati quest’anno sul podio). Molto positivo anche il riscontro ottenuto dai vini del Trentino Alto Adige (27 le eccellenze).
Ma in tempi di crisi, chi si occupa delle guide deve pensare anche a chi vuol bere bene senza svuotarsi il portafoglio: e, così, il premio qualità/prezzo (dove è valutata anche la reperibilità del vino scelto), va all’Alto Adige Pinot Bianco Plattenriegl 2011 di Produttori Cornaiano (valutazione 18.5/20, in enoteca a 9-10 euro).

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